Philip Götsch e Laura Orgué vincono il Dolomites Vertical Kilometer
Philip Götsch ci ha preso gusto. Dopo il successo dello scorso anno, il primo in Val di Fassa, oggi il portacolori del Bogn Da Nia ha concesso il bis, vincendo a mani basse la nona edizione del Dolomites Vertical Kilometer, e anche questa volta ha raggiunto il risultato, per non farsi mancare nulla, polverizzando il record della gara, valida per il circuito Skyrunner World Series con 300 atleti in gara.
Un anno fa il meranese di Tirolo mise in ombra il 32’43” di Kilian Burgada con il suo 32’38”, che ha resistito appena un anno, dato che stavolta è arrivato al traguardo di Crepa Neigra in 31’34”, oltre un minuto in meno del 2015. Gli avversari hanno capito subito che avrebbero dovuto disputarsi le posizioni dalla seconda in poi, così la lotta per l’argento lungo i 2.400 metri del tracciato (1.015 i metri di dislivello), si è risolta in un derby fra i due atleti de La Sportiva Nejc Kuhar, primo nel 2012 e secondo nel 2011 e nel 2014, e Hannes Perkmann, il giovane atleta di Sarentino sempre più lanciato verso i vetrici della disciplina. Lo sloveno ha concluso ad appena 3 secondi dal precedente record di Götsch, dimostrando di essersi presentato a Canazei in grande forma, l’altoatesino a 1’27”, insidiato da vicino dal bellunese Manuel Da Col (Marciatori Calalzo), che lo ha tallonato da vicino senza sosta, senza mai riuscire a raggiungerlo. In generale la temperatura ideale per questo tipo di competizioni, più bassa rispetto a quella delle edizioni precedenti, ha favorito prestazioni importanti da parte di tutti gli atleti. Non ne hanno potuto approfittare il secondo e il terzo classificato di un anno fa, ovvero l’altoatesino Urban Zemmer e lo spagnolo Saul Padua Rodriguez, che non si sono presentati al via. Altri tre runner de La Sportiva si sono piazzati nelle posizioni comprese fra la quinta e la settima, ovvero l’ex ciclista di Roncone Patrik Facchini, il cuneese Marco Moletto e lo sloveno Luka Kovacic. Solo nono lo svizzero Remi Bonnet (Team Salomon), che ha preso il via nonostante un problema ad una coscia, preceduto dall’andorrano Ferran Teixido (Dynafit). Completa la top ten l’altoatesino David Thöni (Mammut).
Nella gara femminile ha vinto la favorita Laura Orgué Vila, catalana del Team Salomon di casa alla Dolomites Skyrace, che già aveva iscritto il proprio nome nell’albo d’oro nel 2014 e nel 2015 era giunta terza. Il suo record, 38’14”, rimane imbattuto, perché stavolta la spagnola si è dovuta accontentare di un 38’31”, comunque tempo di tutto riguardo se si considera che Laura corre con due placche nel perone fissate dopo l’infortunio in inverno. La bresciana di Temù Valentina Belotti (La Sportiva) è andata a prendersi il secondo posto a 35 secondi dalla vincitrice, dopo averla tallonata fino a pochi metri dalla Forcella, e chiudendo con altrettanti secondi sulla terza, la compagna di squadra bellunese Francesca Rossi. Un passo sotto al podio si è fermata la splendida corsa della fiemmese Beatrice Deflorian, che si è comunque presa la soddisfazione di tenersi alle spalle l’altra catalana Maite Maiora, anche loro del Team La Sportiva.
Per quanto riguarda la categoria juniores, si registra un dominio polacco in campo maschile: successo per Franciszek Rzasa, davanti a Jan Elantkowski e a Krzysztof Wojciechowski. Fra le ragazze vince la trentina Valeria Pasquazzo (Ski Team Lagorai).
Domani ci sarà spazio per i ragazzi under-17, che si sfideranno nella Mini Dolomites Skyrace, il cui percorso sarà tracciato nei dintorni di Canazei (start alle ore 15). In serata avrà luogo la presentazione della gara di domenica alla presenza dei quattro medagliati olimpici di fondo di Torino 2006, Giorgio Di Centa, Cristian Zorzi, Fulvio Valbusa e Pietro Piller Cottrer.
Fonte organizzazione