Poker e record per Franco Collè al Tor des Geants
Ormai rimane solo il dubbio se Franco Collè sia progettato per Tor o il Tor sia stato progettato per Franco Collè. Il successo odierno, dopo quelli del 2014, 2018 e 2021, ne fa indubbiamente l’uomo simbolo del Tor des Geants e della Valle d’Aosta tutta. La piccola regione delle grandi montagne regala una gloria planetaria a un atleta che in 9 anni l’ha vinta 4 volte, con anche un terzo posto, con 2 ritiri per microsonno traditore e tendine d’achille infiammato. Sicuramente questo per Franco è stato quello più sofferto, perché dato per gran favorito, s’è ritrovato a duellare con un francese poco conosciuto ma molto forte con il quale ha fatto corsa parallela per quasi 200 km, piegato solo nella salita/discesa al col Brison in Valpelline, con tanto di nuovo record della gara 66h39’16 che migliora il suo precedente record di 66h43’57.
Secondo gradino del podio per il fortissimo francese Romain Olivier, a lungo il serio e leale antagonista di Franco Collé, giunto a Courmayeur appena dopo l’alba, in 69h49’38”, un tempo comunque eccezionale. Dopo tanti km corsi fianco a fianco con Franco Collè, ha perso contatto dal valdostano nel tratto di percorso che porta al Rifugio Magià, da qui in poi pur tentando di recuperare, ha poi perso terreno chiudendo con un distacco di circa 3 ore.
Al terzo posto del Tor des Géants si piazza il canadese Galen Reynolds in 71h22’30”, che conquista un altro podio dopo i 2 secondi posti al Tor 2018 e 2019. Nel tratto finale, dal rifugio Frassati in poi, ha staccato il gruppetto di corridori con il quali ha praticamente corso tutto il Tor: Damian Hall, Gianluca Galeati e Corneliu Buliga.
Nella gara femminile è sempre in testa la britannica Emma Stuart, seconda la francese Jocelyne Pauly e terza l’australiana Sophie Grant.