Quando le giunture vanno in panne


Una delle lesioni più comuni tra ex-sportivi e sportivi ultra quarantenni ancora in attività è l’usura delle cartilagini, in particolare a livello dell’articolazione del ginocchio.

Questa infiammazione prende il nome di “Osteoartrosi “e si differenzia in

1. primaria ( se causata da fattori genetici)

2. secondaria (se causata da fattori scatenanti quali traumi, interventi chirurgici o malattie reumatiche e da continue sollecitazioni da sforzi intensi).

L’osteoartrosi è caratterizzata da una progressiva usura e perdita della cartilagine con conseguente attrito tra le ossa, che porta a dolore e gonfiore fino ad impedire i movimenti. La terapia più comune si concentra sul trattamento dei sintomi, come la riduzione del dolore, ma non tratta la causa. L’obiettivo principale dovrebbe essere quello di ritardare la degenerazione della cartilagine e aiutarne la sua rigenerazione.

A questo proposito esistono in commercio molti integratori a base di glucosammina solfato, condroitina solfato e metilsulfonilmetano (MSM ), che sono dei nutrienti in grado di ridurre il dolore e incrementando la mobilità. Da un punto di vista nutrizionistico non si può negare che una corretta alimentazione svolge un ruolo importante; uno studio realizzato dall’università del

Meryland ha messo in evidenza , per esempio , che un deficit di lisina può ritardare la crescita del tessuto danneggiato.

La lisina è un aminoacido che si trova in:

• legumi

• baccalà

• carne rossa

• uova

• soia

• formaggio

• frutta secca

Ma madre natura ci mette a disposizione un piatto ricco di sostanze in grado di prevenire o migliorare l’infiammazione:

alcuni antiossidanti quali

• la vitamina C , in grado di mantenere la produzione di collagene ed è presente negli agrumi, nei pomodori, nei kiwi e nei frutti rossi

• la vitamina E, l’antiossidante per eccellenza nel danno cellulare, e presente nei vegetali a foglia verde, nei cereali , frutta secca e carni

• gli omega 3 , acidi grassi essenziali noti soprattutto per la loro presenza ed il mantenimento dell’integrità delle membrane cellulari.

Nello sportivo gli omega 3 intervengono nella performance atletica

• aumentando la circolazione ematica nei muscoli con maggiore apporto di ossigeno, glucosio e aminoacidi

• migliorando la performance aerobica e facilitando il recupero • riducendo il tempo di recupero dei muscoli affaticati eliminando più velocemente l’acido lattico.

Le fonti naturali dove trovare gli omega 3 sono i Tonni, Salmonidi e Pesci grassi dove le concentrazioni sono da 10 a 100 volte superiori rispetto a fonti terrestri quali gli oli animali o vegetali ( es. Olio di soia, olio di semi).

Di una certa utilità possono essere le vitamine del gruppo B ( B1,B6 e B12) che agiscono come catalizzatori di reazioni importanti per l’osso e si trovano nei pesci, nei legumi, nel pollame e frutta secca.

Di Emanuela Cedrino – D.ssa Farmacista e Consulente in nutrizione umana e alimentazione applicata allo Sport e Fitness

Giancarlo Costa

Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006.