Retrorunning: correndo come gamberi!
Retrorunning…una parola che fa un pò ridere la prima volta che la si sente e invece questa disciplina si è ritagliata uno spazio sempre maggiore sopratutto in Italia e negli Stati Uniti dove è nata e, dal 1992 ad oggi, i gamberi che si dedicano a questa disciplina sono aumentati sempre di più.
Il tutto è nato negli Stati Uniti come dicevamo con la Backwards Mile di New York, ma i veri leader siamo noi italiani che a partire dal 1992 abbiamo dato il via al movimento in modo ufficiale con la prima edizione del Gambero d’Oro Poviglio. Oltre questa gara esiste una vera e propria federazione con un calendario di circa 20 prove stagionali che si svolgono tutte nel centro nord Italia. La AIRR, la federazione che raggruppa gli appassionati della specialità annovera anche alcuni tra i migliiori gamberi attualmente in circolazione sulla scena mondiale: Stefano Morselli detentore di tre record del mondo di specialità sui 400, 800 e 3000m, vinse anche una Backwards Mile nel 1999, Gianmatteo Reverberi, Fabrizio Franceschini, Paolo Tartari, Luca Ginanni e Nicola Fabbiani. Tra le donne spicca Stefania Zambello.
Il retrorunning è molto semplice come idea, si corre all’indietro, certo ci sono delle regole che vanno rispettate come ogni disciplina podistica, la più importante è quella che durante l’azione i piedi e le gambe devono restare paralleli al senso di percorrenza, è possibile voltare la testa e le spalle per guardare il percorso, i migliori atleti però cercano di guardare indietro il meno possibile per non perdere il ritmo. Contrariamente alla corsa frontale il retrorunning non punta sulla velocità ma punta sull’equilibrio e sulla postura, bisogna cercare di avere una postura eretta ed equilibrio tale da far si di mantere la velocità il più costante possibile, bisogna allenarsi con attenzione e per chi è alle prime armi la cosa migliore è alternare parti in retromarcia a parti di corsa in avanti.
Sembra inoltre che siano molti i benefici che il retrorunning porta a livello fisico, innanzitutto le fasce muscolari sollecitate sono molte di più e si va a lavorare quindi su un potenziamento muscolare molto più completo, inoltre aiuta il miglioramento della coordinazione e della concentrazione, è noto che alcuni allenatori di basket e di football utilizzano il retrorunning per migliorare le prestazioni e il senso della posizione dei loro atleti. Inoltre sembrrebbe che la corsa all’indietro sia molto utile anche a chi ha problemi di asma, infatti se colpiti da un attacco camminare per circa venti metri all’indietro cercado di respirare profondamente aiuta a superare l’attacco. Aiuta la circolazione del sangue e per tutte le persone con problemi circolatori provare a salire le scale per qualche settimana all’indietro porterà di certo dei benefici ed infine fa aumentare lo sforzo; dalle statistiche si passa da un consumo di circa 60% di ossigeno nella corsa frontale ad un 84% nel retrorunning, dimuendo però il carico di lavoro su tendini, caviglie, ginocchia e legamenti.
Nel settembre 2008 a Camaiore si svolgerà la rassegna più importante della storia della disciplina.
Per ultetiori informazioni riguardante la corsa dei gamberi potete farvi al sito ufficiale.
Per ulteriori informazioni www.retrorunning.com