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Risultati K42 Italia sul Monte Terminillo


Il caldo sin dalle prime ore della mattina ha accolto gli oltre 260 corridori provenienti da 9 nazioni alla linea di partenza della sesta edizione della K42 Italia sul Monte Terminillo, con un record di presenze se si esclude l’anno post Covid. Valida anche per accumulare punteggi del circuito ITRA, la gara ha dato il via alla stagione 2024 della K42 Series Adventure Marathon, di cui è l’unica tappa italiana, e ha visto anche quest’anno la distanza regina, la 45km, confermarsi tra le più dure del circuito internazionale  sia per il tracciato, tanto sfidante quanto spettacolare, che per il clima torrido che ha impegnato i corridori più del previsto.

Dopo due edizioni dominate dagli stranieri, torna a vincere un atleta italiano, Patrizio Bartolini, che si impone nella K42 Italia con il tempo di 6h03’08’’. Lato femminile, la spagnola Ana Laura Moro Martin si aggiudica il confronto con la connazionale Ester Puig Vilanova e chiude con il tempo di 8h07’32’’. Veronica Del Grosso torna al Terminillo dopo 3 anni e vince la K15 con 2h04’12’’, mentre il triestino Martino Di Nardi, alla sua prima esperienza su questo tracciato, conclude con 1h36’23’’. Nella nuova distanza della K10 Cardito vittoria in famiglia per Elisa Persi, prima in 55’37’’, e per Umberto Persi, fratello e campione europeo Master sulla distanza dei 10.000 mt., che taglia il traguardo in 40’57’’. L’edizione 2024 ha assegnato ben 4 titoli nazionali anche per il Campionato Nazionale dell’Associazione Italiana Cultura Sport -2 maschili e 2 femminili – sulle distanze del trail lungo (K42 Italia) e del trail corto (K15 Terminillo).

Il circuito internazionale K42 Series nasce in Patagonia nel 2003 e, oltre a configurarsi tra le competizioni più dure al mondo, sceglie come punto di forza il gareggiare nei luoghi più incontaminati e suggestivi del pianeta, diffondendo un unico messaggio condiviso dalla comunità: il profondo legame con la natura unito allo spirito di conoscenza e al rispetto per l’ambiente. Forti di questa caratteristica imprescindibile che i tracciati devono garantire, sia la K42, un anello di 45 km e 3310 mt di dislivello positivo con partenza e arrivo a Pian de’ Valli al Terminillo, e la K15 Terminillo con un percorso di 15 km e 1160 mt di dislivello positive, sono stati inseriti tra gli itinerari di cammino segnalati da Anima Reatina, ente di promozione turistica della Provincia di Rieti per l’alto valore di promozione territoriale che esprimono a livello internazionale. Alle due impegnative competizioni con passaggi molto tecnici, fra i più selettivi di tutte le maratone off-road in programma, quest’anno si è aggiunta quest’anno la K10 Cardito, adatta anche ai neofiti del trail, che si è dipanata lungo un tratto in comune con le altre due distanze per un totale di 10 km e 360 mt di dislivello positivo.

K42 Italia

La partenza a Pian de’ Valli a 1614 mt alle 7.30 ha visto subito in testa Patrizio Bartolini e Mario Maresca (ASD Aequa Trail Running), che hanno imposto già dopo la partenza il ritmo. Bartolini ha sempre mantenuto la testa con Maresca che ha tentato di recuperare il piccolo gap di vantaggio ottenuto dopo un ristoro. Sulla finish line il distacco tra i due è stato di soli 4’ minuti con Mario Maresca che ha chiuso in 6h07’35’’. A completare il podio Maurizio D’Andrea dell’Atletica Venafro in 6h34’56’’.

Gara a due anche in campo femminile con le spagnole Ana Laura Moro Martin (SSD Tenno) e Ester Puig Vilanova, che hanno primeggiato per tutta la gara. Ana Laura Moro Martin è riuscita nell’impresa di vincere con il tempo di 8h07’32 e soli 3’ di vantaggio sulla connazionale, che ha chiuso in 8h10’44’’. Terza l’ultrarunner abruzzese Annalisa Fitti della ASD Tocco Runner, che ha cercato di tener testa alle spagnole ed ha terminato la propria fatica con il crono di 8h48’21’’.

È un percorso incredibilmente duro e sfidante, anche dal racconto degli atleti, quello della K42 Italia: dopo la partenza in piazza Pian de’ Valli si imbocca subito la salita verso la Sorgente Acquasanta e Selletta Vall’Organo a 1834 mt, per poi entrare nel bosco e valicare il Passo del Lupo. Ripida discesa verso i prati di San Bartolomeo tra radure e zone boscose, fino ad arrivare al borgo di Leonessa, punto centrale della gara. Dopo il giro di boa si torna a salire verso il Santuario di San Giuseppe, quasi un vertical con 700 mt D+ in circa 2 km, probabilmente il tratto più impegnativo di tutta la gara. Ultime due risalite: la prima attraverso la Cresta Sassetelli, che con alcuni passaggi molto tecnici, conduce fino a poche decine di metri dalla vetta (km 41,7 – 2190 mt), la seconda dopo lo stretto del Passo del Cavallo, brevissima e ripida per giungere al Rifugio Rinaldi a 2018 mt. E poi a capofitto giù lungo le piste da sci che riportano all’arrivo a Pian de’ Valli.

K15 Terminillo

Stessa partenza e un inizio di percorso in comune fino quasi al quinto chilometro poi, la K15 si inerpica verso la cresta e dopo Sella Sassetelli a 2080 mt, si ridiscende dal versante opposto verso Prato Sassi, per poi prendere un sentiero ghiaioso che costeggia la parete nord del Terminillo. Strappo per arrivare a Sella di Leonessa e al Rifugio Sebastiani fino in cima al Monte Terminillo a 2108 mt, dove poco oltre si riunisce alla parte finale del tracciato della K42.

K10 Cardito

La novità dell’edizione 2024, un tracciato veloce e dinamico che fino a 2,5 km ha visto atlete e atleti sullo stesso tracciato delle altre gare per poi tagliare a sinistra nel bosco e immergersi in discesa nella faggeta. All’uscita dalla vegetazione (1430 mt) inizia il tratto in pianura che conduce, sempre circondati dalla vegetazione, al passaggio in prossimità del Colle di Mezzo (1579 mt). La svolta a sinistra coincide con l’unico tratto impegnativo in salita che porta prima verso la pista da sci delle Carbonaie e, dopo il passaggio della Sella del Vento (1629 mt), a ricongiungersi con i percorsi delle altre gare all’arrivo in piazzale Pian de Valli.

Fonte Fluida Comunicazione

Giancarlo Costa

Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006.