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Run Rome The Marathon: vince l’etiope Tefera in 2h06m48s, 11000 runner in gara


Gara da record all’Acea Run Rome The Marathon, la maratona della Capitale, tornata nella sua tradizionale data di inizio primavera. Al maschile c’è il nuovo primato della corsa con il successo dell’etiope Fikre Bekele Tefera in 2h06m48s. Dopo tredici anni cade il limite del keniano Benjamin Kiptoo (2h07:17) realizzato a Roma nel 2009. Il momento decisivo a un paio di chilometri dal traguardo dei Fori Imperiali, sui sampietrini dell’ultimo tratto, quando il vincitore riesce ad allungare nei confronti del connazionale Tadesse Mamo Temechachu, secondo con il personale di 2h07:04. Terzo posto in 2h07:16 per il marocchino Othmane El Goumri, favorito della vigilia, autore di un attacco che sfilaccia il gruppo dopo un’ora e mezza prima di rimanere staccato al 39esimo chilometro, ma in tutto nove atleti scendono sotto le due ore e dieci minuti.

Doppietta dell’Etiopia che si aggiudica anche la prova femminile. È un assolo trionfale per la trentenne Sechale Dalasa Adugna, al comando in solitaria per oltre metà gara, firmando il record personale con 2h26:09 (era di 2h26:27 stabilito nel 2012) nonostante una flessione nella parte finale. Completano il podio la keniana Gladys Kiptoo, 2h28:45 al debutto sulla distanza dei 42,195 chilometri, e l’altra etiope Nedi Tedelech Bekele (2h31:01 PB). In chiave italiana, il primo al traguardo è il romano Luca Parisi (Atl. La Sbarra), dodicesimo nella competizione maschile in 2h20:40, mentre in quella femminile chiude ottava Paola Salvatori (Us Roma 83) con il tempo di 2h49:17. A dare il via agli 11.000 partecipanti, di cui quasi 5000 stranieri, è stato l’assessore ai Grandi Eventi, Sport e Turismo di Roma Capitale, Alessandro Onorato, sventolando la bandiera della pace.
Un arcobaleno stampato anche sui pettorali dei top runner e dei pacer, con il Colosseo a fare da sfondo e l’Altare della Patria e la Colonna Traiana a stringere in un abbraccio gli atleti, in una giornata di festa per tutti.

LA GARA – Tre partenze, ognuna delle quali battezzata da coriandoli con i colori dell’Ucraina, e 102 nazioni presenti, a dimostrazione del carattere internazionale di questa gara. In una mattinata in cui anche il tempo è stato dalla parte dei maratoneti, con un cielo nuvoloso, che verso la fine ha fatto spazio a un pallido sole, e una temperatura ideale per correre. Il gruppo di testa al 30° km procedeva ancora compatto, dopo essere passato alla mezza in 1h02:47, con dieci atleti: Naibei, Tefera, El Goumri, Temechachu, Kogo, Ngeno, Bekele, Jacob, Mekonen e Tufa. “Al 35° chilometro ho capito che avrei vinto – commenta Fikre Bekele Tefera – e che avrei ottenuto il nuovo record. Ho sentito che era il momento giusto e non ho avuto paura di attaccare”. “Ho temuto di non farcela – le parole della vincitrice Sechale Dalasa Adugna – perché dopo 30 chilometri ho accusato un problema allo stomaco, ma ho resistito. In questo successo c’è quindi un po’ di tutto: entusiasmo, paura, stanchezza e tanta gioia”.

Fonte Fidal

Giancarlo Costa

Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006.