Uno scenario incomparabile ed il respiro del Monviso per la prima del TourMonvisoTrail con le vittorie di Paolo Bert e Daniela Bonnet
Di Carlo Degiovanni
Nato come Tour del Monviso e divenuto, per cause esterne (benedette!), Tour nel Monviso ieri ha fatto il suo esordio nel mondo del Trail il TourMonvisoTrail. La sorte (leggasi: i divieti francesi) ha “costretto” gli organizzatori ad una felicissima scelta : rinunciare al Queyras e sviluppare l’intiero percorso in territorio italiano scoprendo scenari montani incomparabili alcuni dei quali sconosciuti, ad oggi, ai più.
Complice una giornata inaspettatamente perfetta dal punto di vista meteo, il “Re di Pietra” per una volta almeno non ha fatto il timido ed ha potuto assistere, dai suoi 3842 metri di quota, all’opera allestita dai 325 iscritti che alle 6 del mattino gia popolavano Crissolo, comune montano in alta Valle Po di sole 162 anime.
Della “platea” che osservava da lassù facevano parte altre autorità, sia pure di rango inferiore: le punte Venezia, Udine, Roma, Gastaldi, il Visolotto più altre ancelle. Il Coulour del Porco ed il Passo Calatà (inedito) hanno fatto da contorno assieme ai rifugi disseminati sul tracciato: Pian Regina, Pian del Re, Giacoletti, Sella, Bagnour ed Alpetto: tutti uniti a godersi lo spettacolo inconsueto della prima del TourMonvisoTrail.
Ci aveva già provato, nei tempi andati, il Monviso a conquistare il cuore degli appassionati di fatiche sui monti: era la fine degli anni ’80 e per due edizioni si svolse, con grande successo, il classico giro del Monviso con partenza ed arrivo a Pontechianale. Allora i campioni si chiamavano Elio Ruffino, Silvio Calandri, Dario Viale, Gabriele Barra, Paolo Didero, Lantelme Pier Luigi, Andreolotti Mario ecc…
Partenza ed arrivo erano in Valle Varita (Pontechianale). Distanze e dislivelli inusuali per l’epoca. Poi alla Federazione Italiana di Atletica Leggera venne a meno il coraggio: costrinse gli Organizzatori a dividere l’”opera” in due tempi ed il fascino del Giro del Monviso andò a farsi benedire!
Ventiquattro anni di ripensamenti e ieri, in versione riveduta e corretta, sulla scena è tornato il Monviso a proporre il Tour Monviso Trail.
E’ stato il Parco del Po Cuneese, con una intuizione davvero felice, ad individuare le potenzialità promozionali dell’iniziativa. La regia tecnica affidata ad un apposito Comitato ed alla Podistica Valle Infernotto. La Federazione di riferimento la IUTA presente con Federico Marchi in veste di Atleta e Rappresentante ufficiale.
Due le proposte agli appassionati:
Il Tour Monviso Trail molto “muscolare” sulla distanza di 43 Km (il notaio afferma 43,5) con dislivello di 3060 metri più o meno precisi.
La Camminata Piccolo Tour sulla distanza di 20 Km per gli Organizzatori (23 per la questura!) e circa 1400 metri di dislivello.
Sono stati 325 gli appassionati che hanno risposto all’appello della “prima”: un numero inaspettato se si pensa che la manifestazione è nata nel mese di marzo ed ha avuto pochissimo tempo per crescere!
Alla partenza 290 hanno confermato l’impegno: 202 sulla lunga distanza ed 88 sulla breve.
A dire il vero la cosiddetta “breve” era nata su richiesta dei Camminatori di Fit e Nordikwalking ma si è trasformata in un contenitore unico ospitando anche fior di trailer.
Lo splendore scenico del gruppo del Monviso (inferiore per suggestione e bellezza solo al versante svizzero del Cervino) potrebbe fare dimenticare l’aspetto agonistico che, seppure in “spirito Trail”, c’è stato: le classifiche (allegate) raccontano la fine dell’avventura che è iniziata con una partenza spettacolare dei migliori. In otto si sono presentati al controllo del Pian del Re: Paolo Bert (La Sportiva) in meno di 40 minuti seguito da Danilo Lantermino (Lafuma), Massimo Depetris (Valle Infernotto), Claudio Garnier (Valetudo), Maxim Ioan (Valle Varaita), Fabio Cappelletti (Genzianella), Wilhem Bonato e Franco Aglì (Angrogna).
La gara si è fatta più selettiva al passaggio tecnico del Coulour del Porco dove Paolo Bert, transitato al Rif. Giacoletti in 1 ora e 15 minuti, ha acceso i motori ed ha allungato la fila dei migliori: a resistergli da vicino Lantermino , Garnier e Depetris.
Dicesa e risalita al Quintino dove il vantaggio di Paolo Bert (1.57 circa il passaggio) si è fatto più consistente: quattro i minuti di vantaggio su Lantermino, 8 su Claudio Garnier e 12 sulla coppia Maxim – Depetris.
Il successivo passaggio al Bagnour ha scavato un solco anche nel gruppo dei primattori: ancora Bert a fare la gara (passaggio in 3 ore e 4 minuti circa) con Lantermino a 4 minuti, Garnier a 12, Ioan a 16 ancora a Depetris. Sulla testa della gara, complice una discesa con i fiocchi, si è affacciato Fabio Cappelletti in compagnia di Franco Aglì.
Il vallone dei Duc con annesso Passo Calatà (2940 mt. la vetta del Tour) ha fatto ulteriore selezione con Bert che ha segnato la differenza transitando al Passo S. Chiaffredo in 4 ore e 14 minuti. A seguire Lantermino (14 i minuti di distacco), Garnier (20 minuti), Ioan Maxim (27 minuti), Depetris (31 minuti), la new entry Domenino Massimo (33 minuti) e Cappelletti (35 minuti).
La discesa finale (14 Km) ha registrato la marcia trionfale di Paolo Bert fino al traguardo di Crissolo (5 ore 15 minuti e 30 il suo tempo/record), il forte recupero, in termine di tempo e non di posizione, di Claudio Garnier su Lantermino , complice un leggero infortunio di quest’ultimo sulla parte più facile del tracciato, il ritiro di Massimo Depetris e l’exploit di Massimo Domenino autore di una prova costante ed autorevole che lo ha condotto a ridosso delle prime posizioni.
Le protagoniste femminili sono state 28 con il dominio assoluto di Daniela Bonnet (GASM Torre Pellice). La sua forza l’ha dimostrata conquistando la 14 piazza assoluta in 6 ore 27 e spiccioli. Protagonista di decine di vittorie in manifestazioni simili scrive il proprio nome nell’albo d’oro accanto a quello del vincitore maschile Paolo Bert. Si attendono circa 55 minuti per registrare l’arrivo della forte atleta cuneese Sara Marino (Dragonero) . Distacchi notevoli anche per le altre protagoniste: Stefania Albanese (ASD Star – 8.00.38) e Sandra Casellato (SD Baudenasca 8.02.27).
Testimomial dell’evento crissolino Dario Viale, campione indiscusso negli anni passati ed attuale detentore del record di salita al Monviso in 1 ora 48 minuti e poco altro.
Buona la prima? A sentire i commenti dei protagonisti diremmo di si ma non sta a noi questa valutazione.
Alla prossima!!!!