Sui sentieri di Chamonix i re della corsa sono Kilian Jornet Burgada e Jonathan Waytt, le regine italiane Antonella Confortola, Silvia Serafini e Christiane Nex
Weekend di corsa ad ampio respiro quello trascorso Chamonix, con il Km Verticale venerdi, il Cross du Mont-Blanc sabato e la Marathon du Mont Blanc la domenica. Grandi protagonisti internazionali ed ottime prove degli italiani con le ragazze in prima fila.
Ma andiamo con ordine iniziando dal Km Verticale. Venerdi 29 giugno l’asso spagnolo Kilian Jornet Burgada strapazza la concorrenza con una vittoria in 36’07”, seguito sul podio dallo svizzero Emmanuel Vaudan 2° in 38’09” e dal francese Christophe Perrillat 3° in 39’01”. In questa gara ottima prova di Marco Moletto 6° in 40’24”. Tra le donne due italiane sul podio, vince alla grande Antonella Confortola in 45’26”, campionessa italiana in carica di corsa in montagna, che rifinisce così la preparazione per i prossimi campionati Europei, seconda la francese Corinne Favre in 48’09” e terza la valdostana Christiane Nex in 50’05”.
Sabato 30 giugno è l’ora del Cross du Mont Blanc, gara storica di Chamonix, che esisteva prima di tutte le altre UTMB compreso. Sui 23 km e 1300 metri del percorso, con arrivo al Brevant, il più forte scalatore di tutti i tempi con 6 titoli mondiali di corsa in montagna in bacheca, vince in 1h54’42”. Il nome, una leggenda: Jonathan Wyatt dalla Nuova Zelanda. Lo accompagnano sul podio i francesi Laurent Vicente 2° in 1h57’59” e Guillaume Fontaine in 1h58’39”. Per l’Italia buona prova di Giuliano Cavallo in 2h07’56”. Nella corsa rosa s’impone la francese Stephanie Duc in 2h20’16”, seconda Axelle Mollaret in 2h29’20” e terza Anouk Faivre-Picon in 2h32’29”.
Domenica 1 luglio tocca alla Marathon, 42 km e 2400 metri di dislivello. Qui Kilian doppia la vittoria del venerdì in 3h38’24” sul connazionale Tofol Castegner Bernat 2° in 3h45’55” e sul francese Greg Vollet 3° in 3h52’42”. Miglior dei nostri Lorenzo Trincheri 13° in 4h11’49”.
Ma è nella gara femminile che vengono le più grosse soddisfazioni per i colori azzurri, infatti la vittoria va alla svizzera Maude Mathys in 4h28’17”, ma sul secondo gradino del podio sale Silvia Serafini in 4h33’53”, che precede Maud Gobert terza in 4h39’12”.
In allegato le classifiche complete