Sentiero delle Grigne Trofeo Scaccabarozzi: la finale mondiale di skyrunning ad Emanuela Brizio e Tom Owens
Di Giorgio Pesenti
“Noi pur t’amiamo d’un amor fedel, montagna, che sei bella e crudel!”
La pioggia e la grandine hanno reso questa 11^ edizione una corsa in montagna epica, i runner sono stati accolti dal pubblico di Pasturo come degli eroi. Le corone d’alloro dei vincitori delle Grigne finiscono all’aquila Valetudo Rosa Brizio Emanuela e all’Inglese Tom Owens. Mentre i colori dell’iride finiscono alla Kortazar e Hernando Alzaga. Bravi agli organizzatori e il personale di servizio.
Per la Valetudo, 4^ Mora Cecilia e 9° Berlinghieri Clemente. Brizio Emanuela e Mamleev Mikhail conquistano l’argento nel mondiale di skyrunning 2011. Medaglia di bronzo per il team Valetudo.
Nella mezza, 2° l’aquila Valetudo il messicano Ricardo Mejia.
Una leggenda della Grigna e Grignetta racconta:
“Alla guerriera bella e senza amore un cavaliere andò ad offrire il cuore; cantando: Avere te o morir. Lei dalla torre lo vide salire e disse alla sentinella: Tira una freccia in fronte a quello che vien su’. Il cavaliere cadde fulminante, ma Dio punì l’orribile peccato e la guerriera diventò la Grigna, una montagna ripida e ferrigna. Anche la sentinella fu trasformata in monte e diventò la Grignetta. “Noi pur t’amiamo d’un amor fedele, montagna, che sei bella e crudel”. Noi ti scaliam o bella, e facciamo la croce in fronte, perché non ci farai morir.”
Scrivere sulla skymarathon delle Grigne è un argomento molto articolato perché la corsa Lariana di Pasturo presentava originariamente un percorso tra i più difficili da affrontare e quindi da preparare, sia a livello fisico e sia per la preparazione mentale. Poi oggi 18 settembre questa 11^ skymarathon Trofeo Scaccabarozzi, ultima prova del Campionato Mondiale di skyrunning, è diventata una corsa in montagna dal percorso alternativo di quello alternativo. Infatti gli impeccabili e solerti organizzatori del Cai di Missaglia, a gara in corso, per salvaguardare l’incolumità dei partecipanti, hanno dovuto sacrificare causa grandine 7 km di tracciato e la corsa partita da Pasturo alle ore 09,30 è diventata di 28 km con un dislivello complessivo di 2600 metri., anzichè di 43 km. I 188 corridori del cielo che hanno portato a termine questa corsa, oltre alle difficoltà di equilibrio causate dal fango, hanno dovuto sgranare gli occhi per intravedere nella nebbia la tracciatura del sentiero. In queste condizioni meteo negative è’ stato inevitabile che alcuni atleti, per errori di percorso, hanno dovuto abbandonare anzitempo la loro gara. La skymarathon per due terzi di gara è stata interpretata dai migliori con estrema prudenza, al comando si è formato un gruppetto con i corridori Lariani Golinelli e Butti il vincitore Owens il nuovo campione mondiale di skyrunning Hernando Alzaga e l’aquila della Valetudo Mamleev, la vera rivelazione di questo mondiale. Nella sky rosa sono partite come fulmini la Francese Corinne Favre e la nuova campionessa mondiale di skyrunning la Basca Kortazar Oihana. Dietro le due fuggitive Emanuela Brizio controllava a vista le due leader provvisorie mentre l’altra aquila rosa Valetudo Mora Cecilia era leggermente attardata. La gara è entrata nel vivo quando gli atleti hanno capito che erano arrivati sul discesone finale verso Pasturo, gli ultimi 10 km sono diventati incandescenti nonostante una pioggia torrenziale. Nella competizione della dame Emanuela Brizio ha tentato l’impossibile e ha tirato una discesa esagerata. La prima a pagare dazio è stata Corinne Favre, e la fatica accumuIata nel forcing iniziale con la Kortazar, ha prodotto nelle leve di Corinne un inesorabile rallentamento e la campionessa Francese ha abbandonato i sogni di gloria per la scalata dei primi due gradini del podio finale nella classifica finale World Series ISF. Quando Manu Brizio ha visto che la Kortazar era in difficoltà ha accelerato al massimo e si è involata verso il nastro d’arrivo. Emanuela è arrivata sotto l’arco di trionfo accompagnata da una nuvoletta di pioggia con il crono finale di 2h 57’52”, un ennesimo successo mondiale che sigilla il suo terzo argento nel mondiale di skyrunning per cui, Brizio Emanuela raggiunge quota otto, perché oltre ai 3 argenti ha già collezionato 5 ori; inoltre nel suo palmares ci sono 12 titoli Italiani. Con il tempo di 2h59’13” ha staccato la seconda posizione la Basca iridata Kortazar Oihana, 3^ la Catalana Dominguez Azpeceta Nuria 3 05’23”, 4^ l’aquila rosa Valetudo la vice campionessa mondiale di ultra trail 2011 Mora Cecilia 3h06’31”, (per Cecilia una prestazione molto buona dato che predilige gare di oltre 50 km), 5^ la Basca Maiora Maite 3 06’41”. Nella skyrace lunga maschile Butti Stefano tenta il colpaccio nella discesa finale ma come un jet Tom Owens prima lo raggiunge e poi in poche centinaia di metri prende un’incolmabile vantaggio su tutti i pretendenti alla vittoria finale. Sul traguardo di Pasturo l’Inglese ferma i cronometri in 2h23’54”, 2° Butti Stefano Osa Valmadrera 2h24’13”, 3° Hernando Alzaga Luis Alberto 2h24’31”, al 4° posto l’aquila Valetudo Mikhail Mamleev 2h25’13”, quinto il Basco Olabarria Jabi 2 25’49”. Per “Micha” un’annata di risultati ad altissimo livello, dopo i due titoli Italiani in 24 ore della scorsa settimana, una medaglia d’argento nel campionato mondiale di skyrunning, insomma l’Italia ha trovato un campione di skyrunning nato a San Pietroburgo Russia. Al 9° posto la rivelazione Valetudo del 2011 Berlinghieri in 2h40’36”, Clemente oggi ha fatto il suo miglior capolavoro sportivo della sua breve carriera di corridore del cielo, infatti è risultato terzo degli Italiani e in una gara mondiale con 51 stranieri e 13 nazioni rappresentate, Berlinghieri di Colere oggi qui in Valsassina, è stato proprio bravo.
Nel trofeo comune di Pasturo, mezza maratona delle Grigne, sui 21 km, si sono classificati 195 runner. La loro gara è partita sotto un mezzo diluvio alle ore 09.00, i vincitori della prova corta provengono dall’alta Valtellina, Rossi Raffaella ha vinto con il tempo di 2h40’19” e Zerboni Daniele in 2h06’58”, medaglie d’argento due atleti che senza ombra di dubbio sono due personaggi con la P maiuscola; nelle dame Daniela Gilardi, nonostante una collisione con la capoccia con un ramo di un albero, è riuscita a stampare il tempo di 2h49’53”, mentre nei maschi, la leggenda mondiale dello skyrunning il Messicano trapiantato nella Valetudo Ricardo Mejia ha fermato le lancette a 2h08’29”. Ricardo mentre tentava il recupero su Zerboni vicino all’arrivo è stato vittima di una rovinosa caduta che però, dopo una medicazione, non ha causato grossi problemi fisici al buon Ricardo.