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Sergio Bonaldi e Luisa Rocchia trionfano nell’Ivrea – Mombarone


La 47ma edizione della storica corsa in montagna Ivrea – Mombarone, corsa in montagna nata 103 anni fa’, nel 1922, ha vissuto una giornata particolare. La gara regina del Canavese e del Piemonte, una “classica monumento”, per il prestigio e perché l’arrivo è al monumento del Redentore a quota 2371 metri di quota sul Mombarone, quest’anno è stata modificata per la prima volta. Tanta neve caduta in settimana, neve rigelata nella parte alta del percorso nelle giornate di venerdì e sabato, hanno consigliato prudenza al comitato organizzatore, composto dal Presidente Antonio Zoppo, dagli Amici del Mombarone e da tanti volontari ben distribuiti sul percorso. Quindi niente arrivo in vetta, per evitare soprattutto problemi in discesa ai 380 concorrenti in gara (ai quali si aggiungono i 70 della non competitiva fino ad Andrate) in una giornata comunque spettacolare per il sole e la neve sulle pendici del Mombarone. La gara è stata modificata con arrivo al Pian Curtassa, a quota 1700 metri, con un dislivello di 1500 metri e uno sviluppo di 16 km, in pratica è stata tagliata la parte montana del percorso, diciamo quella più adatta agli scalatori puri.

Questa modifica non ha scombussolato più di tanto il vincitore Sergio Bonaldi, che correva qui per la prima volta e quindi non conosceva il percorso. Campione di sci di fondo, con la vittoria nella Coppa del Mondo marathon di sci di fondo nel 2013, olimpionico nel biathlon a Torino 2006, negli ultimi anni vincitore di numerose gare di skyrunnig, fin dalla partenza è stato nel gruppetto di testa, per poi prendere il comando nei pressi di Andrate e procedere controllando la prima posizione, anche nella parte finale molto corribile. Sarebbe stato interessante vedere il suo tempo finale, visto che da Pian Curtasa alla vetta sarebbe entrato in sentiero e pietraia, il suo terreno preferito. Classe 1978 diventa il meno giovane tra i vincitori presenti nell’albo d’oro dell’Ivrea Mombarone. “Non conoscevo la gara – dice Bonaldi – avevo timore di sbagliare quando ero in testa ma complimenti all’organizzazione perché era segnata benissimo e al pubblico per il tifo sul percorso e all’arrivo. Peccato che non siamo andati in vetta mi toccherà tornare per fare il percorso integrale.”

Per Sergio Bonaldi, bergamasco tesserato per il Marathon Imperia, successo in 1h34’18”, ottimo secondo posto per Simone Girodo in 1h35’42”, Andrea Negro completa il podio in 1h36’43”. Top 10 di livello nell’ordine con Francesco Nicola, Niccolò Biazzetti, Enzo Mersi, Franco Chiesa, Nicolas Statti, Fabien Champretavy e Matteo Biolcati Rinaldi.

“Sono emozionata e non so cosa dire – racconta la vincitrice Luisa Rocchia del Pont Saint Martin – Avevo timore che il percorso modificato fosse troppo corribile per me, ma alla fine è andata bene. Grazie agli organizzatori e a tutti quelli che hanno fatto il tifo sul percorso”. Per Luisa Rocchia, che negli ultimi due mesi sta dominando la scena delle corse in montagna in Canavese e Piemonte, successo in 1h50’13”, seconda l’ottima Tania Rosa in 1h57’31”, quindi completa il podio Margherita De Giuli in 1h59’33”, quarta Elisa Arvat e quinta Giorgia Ganis.

Il finale si è invece disputato al salone pluriuso di Andrate dove con pasto e premiazioni si è conclusa la giornata.

Una giornata con un finale triste, perché è giunta la notizia che un concorrente della Non Competitiva Ivrea – Andrate, ha avuto un malore e nonostante i tempestivi soccorsi e i tentativi di rianimazione del 118, ha perso la vita. Cordoglio degli organizzatori e di tutti i concorrenti.

In allegato qualche foto e la classifica.

Giancarlo Costa

Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006.