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Si corre domenica in Bulgaria il Campionato Mondiale di corsa in montagna, l’Italia difende il titolo a squadre


Gli azzurri si preparano a scalare ancora una volta le vette iridate. Nei Campionati Mondiali di corsa in montagna, domenica 11 settembre a Sapareva Banya (Bulgaria), l’Italia arriva da una stagione ricca di successi con il record di 10 medaglie conquistate agli Europei di Arco, in Trentino, e forte di una solida tradizione. Ma soprattutto il team maschile si presenta da campione in carica, dopo la splendida vittoria della scorsa stagione in Galles arricchita dall’argento individuale per Bernard Dematteis. Invece quest’anno Martin Dematteis si è messo al collo l’oro continentale, arrivando insieme al gemello in un emozionante finale di gara. Molto agguerrita anche la formazione femminile, a sua volta campione d’Europa, che schiera tra le altre Valentina Belotti e l’argento europeo Alice Gaggi, entrambe iridate nel recente passato. L’obiettivo per le donne è riscattare il quarto posto mondiale del 2015, stesso piazzamento ottenuto dodici mesi fa dalle due compagini juniores. Però in quest’occasione, nella 32esima edizione della rassegna, il percorso è di sola salita anziché a pendenze miste. In palio quattro titoli individuali e altrettanti a squadre, equamente ripartiti tra le categorie senior e under 20, sia al maschile che al femminile. Scenderanno in gara 18 atleti italiani convocati dalla Direzione Tecnica federale: 10 uomini e 8 donne, che nelle ultime settimane hanno svolto un raduno a Sestriere (TO). Per aiutare chi è stato colpito dal terribile terremoto del centro Italia, la Nazionale di corsa in montagna metterà all’asta le maglie azzurre utilizzate ai Mondiali.

IL PERCORSO – Si torna in Bulgaria, nella stessa località del Nord-Ovest che ha accolto gli Europei nel 2010 (con l’argento per Martin Dematteis e Valentina Belotti), ma quella manifestazione prevedeva salita e discesa. Stavolta si corre su un tracciato “only up”, perciò quasi completamente diverso rispetto a quella gara: soltanto i primi due chilometri sono in comune. Nel Parco Nazionale di Rila, il traguardo per entrambe le prove maschili e di quella senior donne sarà posto ai 2108 metri del rifugio Rilski Ezera, mentre le under 20 arriveranno a Panichishte (1420 metri), la stessa zona in cui scatteranno i coetanei maschili e le donne senior, invece la gara senior uomini partirà dalla stazione termale di Sapareva Banya (posta a 750 metri di altitudine). Sarà un’ascesa da correre sul ritmo, con la difficoltà maggiore nel tratto finale lungo 1,5 chilometri sotto la seggiovia, anche se il dislivello è indubbiamente notevole. Per la prima volta la Bulgaria ospita i Mondiali, dopo aver organizzato gli Europei anche nel 2013 (in quel caso a Borovets).

SENIOR UOMINI – La prova maschile (start alle ore 11:30 locali, 10:30 in Italia) è quella caratterizzata dalla maggiore partecipazione, con 149 atleti, e il percorso si articola per 12,7 km con un dislivello di 1468 metri. Su questo terreno, i favori del pronostico vanno all’Uganda che ha dominato l’ultima edizione di sola salita, monopolizzando il podio nel 2014 a Casette di Massa. Gli atleti italiani cercheranno di difendere il titolo, ma un successo a squadre negli anni pari manca dal 2008 e quindi sarebbe una vera impresa. Per molti azzurri gli Europei in casa hanno rappresentato un momento importante della stagione, da finalizzare nel miglior modo possibile, però cercheranno anche stavolta di presentarsi al massimo.
Al via un quartetto di specialisti di alto livello, per maturità e valore tecnico: Bernard Dematteis (Corrintime), che l’anno scorso a Betws-y-Coed ha coronato il sogno della medaglia iridata individuale dopo tre quarti posti, è dato comunque in buone condizioni di forma e sarà affiancato da Martin Dematteis (Corrintime), campione europeo, quarto nella scorsa edizione e bronzo nel 2011. Insieme ai due gemelli piemontesi, l’Italia punta sul valdostano Xavier Chevrier (Atl. Valli Bergamasche Leffe), tricolore di lunghe distanze per indossare poi la maglia azzurra anche ad Amsterdam nella mezza maratona, e sul bergamasco Alex Baldaccini (Gs Orobie), bronzo continentale nel 2015 su questo format. Quindi il giovane Francesco Puppi (Atl. Valle Brembana), 24enne comasco, in grande spolvero nelle ultime gare con la vittoria del titolo italiano di trail corto a Borno e il terzo posto nella classica Sierre-Zinal. Completa la formazione il trentenne bellunese Nicola Spada (Atl. Valli Bergamasche Leffe), sesto nella prova tricolore di Cortina e al debutto in Nazionale assoluta, ma già brillante da junior (decimo ai Mondiali under 20 nel 2003). L’uomo da battere potrebbe essere l’ugandese Robert Chemonges, ma attenzione agli statunitensi Joe Gray (quinto nel 2015) e Andy Wacker, al turco Ahmet Arslan, sei volte campione europeo rientrato con il bronzo di Arco, e allo scozzese Andrew Douglas, invece non saranno in gara gli atleti dell’Eritrea.

SENIOR DONNE – Per una corsa lunga 7,3 km con 773 metri di dislivello (partenza alle 11:00 locali), confermata in blocco la squadra italiana che ha conquistato il titolo europeo. La campionessa nazionale Valentina Belotti (Atl. Alta Valtellina), lombarda di Temù, andrà in caccia di un altro risultato di prestigio: in carriera ha già vinto un oro e due argenti mondiali. Nella rassegna continentale, la migliore azzurra è stata la valtellinese Alice Gaggi (La Recastello Radici Group), seconda sul traguardo di Arco davanti all’emergente bresciana Sara Bottarelli (Free-Zone) che, oltre al bronzo europeo, quest’anno si è aggiudicata il tricolore di lunghe distanze e di trail corto. Poi la veterana Antonella Confortola, trentina della Forestale, capace di vincere l’argento agli ultimi Mondiali sulle lunghe distanze. In chiave individuale, potrebbe andare in scena l’atteso duello tra due big della specialità. Torna in gara l’austriaca Andrea Mayr, la più vincente di sempre nella storia con cinque successi di fila nelle ultime edizioni di sola salita, che ha corso a Rio la sua seconda maratona olimpica. A sfidarla ci sarà la britannica Emily “Emmie” Collinge, vicecampionessa mondiale e oro europeo, tesserata per l’Atletica Alta Valtellina. Da tenere d’occhio anche la ceca Pavla Schorna e la slovacca Silvia Schwaiger, rispettivamente quarta e quinta ad Arco, la norvegese Eli Anne Dvergsdal, argento europeo nel 2015, e la statunitense Addie Bracy, che ha un personale di 9:53 sui 3000 siepi. Per l’oro a squadre, in pole position le campionesse uscenti della Gran Bretagna, poi le altre avversarie saranno Stati Uniti, Austria e Francia.

UNDER 20 – Le due gare di apertura del Mondiale, con lo start alle ore 10:30 locali per gli uomini sullo stesso percorso senior femminile. Il ruolo di capitano azzurro spetta al trentino Davide Magnini (Ras Courmayeur), sesto nel 2014 e quarto nella scorsa stagione, mentre quest’anno ha fatto suo l’argento europeo. L’altro protagonista nell’evento continentale è stato l’altoatesino Daniel Pattis (Bozen Raiffeisen), con il quarto posto. Insieme a loro Riccardo Rabino e Andrea Rostan, due junior dell’Atletica Saluzzo che è presente in forze anche tra le donne. Favorita la Turchia con Ferhat Bozkurt, campione iridato ed europeo in carica, e Ramazan Karagoz, poi l’ugandese Albert Chemutai, lo statunitense Eduardo Herrera e il norvegese Stian Overgaard Aarvik, oro continentale nel 2015. La prova femminile under 20 prevede un dislivello di 531 metri, con una lunghezza di 3,6 km e la partenza alle ore 9:30. Non ci sarà Giulia Zanne, che ad Arco ha vinto l’argento (primo podio italiano tra le juniores nella storia della rassegna), a causa di un infortunio alla mano rimediato poco prima della gara tricolore di Cortina. Stesso metallo conquistato dalla squadra: era dal 2001 che le azzurrine non provavano la gioia di una medaglia internazionale. In gara la trentina Francesca Franchi (Valchiese), campionessa nazionale, con la gemella Federica Zanne (Atl. Brescia 1950) e le due portacolori dell’Atletica Saluzzo: Lorenza Beccaria e la figlia d’arte Valentina Gemetto (papà Maurizio è stato oro mondiale junior nel 1992), tuttora capolista italiana stagionale di categoria nei 5000 metri su pista. Da quest’anno possono partecipare quattro atlete per ogni team under 20, anche al femminile. La ceca Michaela Stranska, campionessa europea, ha l’intenzione di salire un altro gradino del podio, dopo la terza posizione del 2014 e la seconda del 2015. Se la vedrà con l’ugandese Belinda Chemutai e la britannica Heidi Davies, ma anche con la tedesca Sarah Kistner, argento nel 2014 e sesta agli ultimi Europei di cross.

ASTA PER I TERREMOTATI – La Nazionale di corsa in montagna gareggia anche nella solidarietà, per contribuire alla ricostruzione dopo il terremoto in Centro Italia. Le maglie azzurre utilizzate ai Mondiali dai 10 atleti senior (6 uomini e 4 donne), accompagnate dal pettorale di gara autografato o da una foto di gara con dedica e autografo, sono state messe all’asta su eBay (http://www.ebay.it/usr/corsainmontagna). Chi se le aggiudicherà potrà riceverle a mezzo postale oppure, se geograficamente possibile, direttamente a mano dal campione o dalla campionessa. L’idea nasce dai ragazzi che, solo poche ore prima dell’evento sismico, avevano partecipato alla corsa su strada Amatrice-Configno. I fondi raccolti verranno interamente destinati alle popolazioni colpite attraverso l’Associazione Configno, società che organizza la manifestazione sportiva.
Fonte fidal.it

Giancarlo Costa

Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006.