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Si corre domenica la Maratona di Berlino, caccia al record di maratona


La 44ª edizione della Maratona di Berlino è in programma domenica 24 settembre. Le notizie che rimbalzano sulla prova maschile, dicono di 3 uomini candidati a portare il record mondiale sulla distanza sotto il limite attuale di 2h02’57” di Dennis Kimetto. Eliud Kipchoge, olimpionico a Rio e colui che sta subendo la maggior pressione in vista del tentativo-record, il pluriprimatista mondiale (in pista) Kenenisa Bekele, che il record l’ha sfiorato di 6 proprio a Berlino un anno fa, e Wilson Kipsang, che deteneva il primato mondiale prima dell’impresa di Kimetto. Anche questi due record a Berlino, il tempio delle frontiere inesplorate.

Esito impronosticabile. Il buon senso suggerisce che il favorito potrebbe essere Kipchoge, a condizione che la pressione e le troppe aspettative sul suo conto, soprattutto dopo l’evento sul circuito monzese, non gli arrechino più danni che vantaggi, che il Bekele di quest’anno ha patìto un ritiro a Dubai e ha già fallito un tentativo di record col secondo posto di Londra, e che il vecchio marpione Wilson Kipsang potrebbe avere in canna il colpo che mette tutti d’accordo. A patto che, come insegna la prestazine record di Kimetto, il record venga scritto in progressione e non su ritmi da mezza maratona nei primi chilometri, alla lunga insostenibili. La maratona, sia di Berlino sia di qualsiasi altra metropoli, è lunga, lunga fino a sfiancare.

Lo spot che anticipa la corsa di Berlino è 3 Champions, 2 Hours, 1 Dream. A Berlino, che vanta sia il record mondiale che sei delle migliori sette prestazioni all-time, sono stati realizzati sei record mondiali ufficiali: 2h04:55 di Paul Tergat, 2h04:26 e 2h03:59 di Haile Gebrselassie, 2h03:38 di Patrick Makau (pure lui al via domenica), 2h03:23 di Wilson Kipsang e 2h02:57 di Dennis Kimetto, e quattro world best: 2h06:05 di Ronaldo da Costa, 2h20:43 della kenyana Loroupe e 2h19:46 della giapponese Takahashi, oltre al 2h34:47, vecchio di 30 anni ma atleticamente di 4-5 epoche fa, della tedesca federale Christa Vahlensieck.

Le protagoniste di quest’anno, sulla carta, sono le due kenyane Gladys Cherono (prima due anni fa) e Valary Aiyabei, e le tre etiopi Amane Beriso, Gulume Tollesa e Meseret Mengistu. Nel mirino c’è il record della corsa, fissato a 2h19:12 da Mizuki Noguchi dodici anni fa. Oltre al tris di campionissimi, nella supermaratona uomini ci sono l’altro ex-recordman Makau, un campione del mondo (Luke Kibet) e l’etiope Geremew (seconda 42 km della carriera e 59:11 sulla mezza). Fondamentale il compito dei pacemakers su cui spicca il nome di Sammy Kitwara.

In gara anche le azzurre Anna Incerti e Catherine Bertone. Tra gli uomini invece sarà impegnato il  valdostano René Cuneaz (Cus Pro Patria Milano), terzo nelle graduatorie italiane del 2016 con 2h15:32 alla maratona di Francoforte.

Fonte fidal

Giancarlo Costa

Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006.