Sintayehu Vissa e Pietro Arese stabiliscono i nuovi primati italiani sul miglio indoor
Record femminile
Da oltre quarant’anni resisteva il record femminile del miglio: era il marzo del 1982, a Milano, e portava la firma di una leggenda del mezzofondo azzurro come Gabriella Dorio. È caduto a New York il primato italiano del miglio indoor, per merito di un’atleta in forte ascesa come Sintayehu Vissa, già in maglia azzurra ai Mondiali in Oregon della passata stagione. L’atleta friulana, che da quest’anno ha scelto la strada del professionismo con l’On Athletic Club negli Stati Uniti, ha firmato il crono di 4:28.71 al Dr Sander Columbia Challenge, migliorando di diciannove centesimi il primato italiano della Dorio (4:28.90) rimasto intatto dal 10 marzo 1982. Vissa ha chiuso la gara al quarto posto alle spalle di Alicia Monson (4:23.55), Whittni Morgan (4:23.97) e Katelyn Tuohy (4:24.26).
Tesserata in Italia con l’Atletica Brugnera Friulintagli, nel 2020 “Sinta” è volata oltreoceano alla Saint Leo University, in Florida, e dal 2021 ha frequentato l’ateneo del Mississippi con sede a Oxford per studiare da assistente sociale. Lo scorso anno ha conquistato il titolo Ncaa nei 1500 e si è guadagnata la convocazione per la rassegna iridata correndo in 4:04.64, dopo essersi portata anche a 2:01.06 negli 800.
“POSSO FARE ANCORA MEGLIO” – “Sono felice per il record, sapere di aver battuto un primato di Gabriella Dorio fa un bell’effetto – il commento di Vissa, ora di stanza a Boulder, in Colorado – ma non sono totalmente soddisfatta di come sia andata la gara. A tre giri dalla fine non sono riuscita a reagire al cambio di passo delle migliori. Comunque proverò a migliorarmi ancora nel miglio, tra due settimane ai Millrose Games (11 febbraio), su questa stessa pista dell’Armory Track: credo di valere un record più sostanzioso e un crono che non è lontano da quello fatto oggi da Alicia Monson, cinque secondi in meno. Dopodiché tornerò in Italia il 12 febbraio: il tempo di recuperare dal jet-lag e sarò in pista agli Assoluti indoor di Ancona (nel weekend del 18-19 febbraio) per giocarmi un posto nei 1500 agli Europei indoor di Istanbul. C’è tanta concorrenza, il momento del mezzofondo è favorevole per l’Italia ma voglio dimostrare che ci sono anch’io”.
PASSAGGIO AI 1500: 4:10.85 – Pubblicato anche il passaggio ufficiale ai 1500 metri, che per Sinta Vissa rappresenta il primato personale indoor di 4:10.85, un tempo che la colloca al sesto posto nelle liste italiane di sempre. Per quanto riguarda il miglio, il crono odierno migliora il 4:33.13 indoor dell’inverno passato e avvicina il 4:28.28 corso all’aperto a Zagabria nello scorso settembre.
Record maschile
Con rispetto, con ammirazione, ma anche con tanta voglia di consolidare la rinascita del mezzofondo italiano: i giovani azzurri riscrivono la storia e si sostituiscono ai miti nell’albo dei record. Era successo ieri nel miglio con Sinta Vissa capace di aggiornare il primato della Dorio, accade anche oggi nella stessa specialità con Pietro Arese, che addirittura dopo 50 anni supera il record di Gianni Del Buono (4:00.0 a Inglewood il 9 febbraio 1973) e scende per la prima volta sotto i quattro minuti, che quando si corre nel miglio è sempre una barriera evocativa. Qui si corre indoor, e non è la specialità che in Italia si frequenta più spesso, questo è chiaro, ma il 3:55.71 di Padova è una prestazione che va letta con ottimismo in prospettiva 1500 metri. Era nell’aria, per Arese, alla luce dei progressi della scorsa stagione, culminati nel 3:35.00 del quarto posto agli Europei di Monaco. Il 23enne torinese delle Fiamme Gialle, campione d’Europa con la staffetta mista del cross, appena rientrato da un periodo di lavoro a Patrasso (Grecia), beneficia nei primi mille metri del lavoro fatto da Marco Aondio e dal compagno d’allenamento Andrea Sambruna – al quale ieri a sua volta aveva fatto da ‘lepre’ nei 1500 – e poi sfida il cronometro negli ultimi cinquecento, braccato da Joao Bussotti (Esercito) che pure si dimostra in condizione con 3:56.45. Sotto i quattro minuti anche Mattia Padovani (Atl. Lecco Colombo Costruzioni) con 3:59.94.
VERSO ISTANBUL – “È andata meglio di quanto mi aspettassi, credevo di valere intorno a 3:56-3:57 – il commento post-gara di Arese – Gli ultimi quattrocento metri non finivano più, ma credo sia normale che a gennaio mi manchi ancora quella velocità nel finale: per come mi alleno io, sono più affine a un atleta da 1500-5000 che a uno da 800-1500 quale sono. È bellissimo essere il primo italiano sotto i 4 minuti indoor e devo dire che anche il risultato di venerdì di Federico Riva a Karlsruhe mi ha dato uno stimolo in più, sono stato contento per lui. A giocarci i posti per gli Europei indoor di Istanbul saremo in tanti”.
Fonte Fidal