A Susa prima giornata dei Mondiali Master di corsa in montagna
Prima giornata della 17ma edizione dei Campionati Mondiali Master di Corsa in Montagna a Susa, 28ma edizione del Memorial Partigiani Stellina. Oggi e domani saranno 27 le nazioni e oltre 700 gli atleti che si daranno battaglia sui sentieri alle pendici del Rocciamelone. Susa, o come la chiamavano gli antichi romani Segusium, baciata dal sole e da un cielo terso come solo la montagna nei giorni migliori sa regalare, offre uno scenario naturale che lascia senza fiato. La partenza, posizionata sotto l’Arco di Augusto (costruito nell’ 8 a.C. per volere del re dei Cozi Marco Giulio in onore dell’Imperatore romano Ottaviano Augusto a celebrazione di un patto di non belligeranza stipulato nel 13 a.C.) proietta dal primo sguardo gli atleti nella storia. Alla partenza si inizia una corsa non solo in salita ma anche attraverso i secoli, sino ad arrivare alla II Guerra Mondiale e alla Battaglia delle Grange Sevine del 26 agosto 1944 nella quale il gruppo di partigiani guidato dal Comandante Aldo Laghi, alias Giulio Bolaffi, sconfisse un plotone dell’esercizio nazista.
Quest’oggi hanno preso il via 164 donne (tutte le categorie, dalla MF35 alla MF75) e 196 uomini (le fasce d’età comprese tra i 55 e i 65 anni età) con arrivo a Chiamberlando nel territorio del comune di Mompantero. 6.550m la lunghezza del percorso con un dislivello di 780 metri. I primi a partire sono stati però i protagonisti della gara open aperta a tutti cui hanno preso parte in 26: menzione particolare per Renzo Bello (Atl. Susa), classe 1934, il più over tra tutti gli atleti al via (ricordiamo che da regolamento internazionale il limite massimo di età per la gara ufficiale valida per l’assegnazione del titolo è mondiale è 79 anni).
Oggi l’Italia porta a casa 8 titoli iridati di cui 3 femminili (F35, F45, F65); dominio azzurro invece nelle classifiche di squadra, dove l’Italia si aggiudica il titolo in tutte le categorie in gara oggi eccetto nella MF40, appannaggio della Gran Bretagna.
Ritorno a casa per il campione dei trail Marco Olmo (Roata Chiusani), classe 1948, specialista delle competizioni più dure: basti pensare che è reduce da ben 19 edizioni consecutive della temibile Maraton de Sable, corsa estrema di 240km attraverso il Sahara: “Correre nel deserto è un’emozione che non si può descrivere (ed è davvero così visto che Olmo quasi si commuove mentre scorrono nella sua mente le immagini delle sue imprese); quando sei da solo, al comando della gara, e intorno a te c’è solo un’unica distesa di sabbia, non pensi a nulla se non a goderti lo spettacolo di luci e colori che la natura ti offre”. Cosa ha significato per te correre un campionato mondiale di corsa in montagna qui in Italia?. “E’ stato bello tornare sui sentieri dove tutto è cominciato. Mancavo dal 1996 quindi da vent’anni. Essere alla Stellina è stato un tuffo nei ricordi, ho ritrovato tanti amici e mano a mano affioravano alla mente tanti episodi del passato legati a questa storica gara. È un tracciato che si adatta a me perché prediligo le gare in salita; forse però per le mie caratteristiche, abituato come sono alle lunghe distanze, avrei preferito l’arrivo a Costa Rossa (dove sarà il traguardo della gara di domani, a 1945m di altezza dopo 11.033m di tracciato).” Al suo attivo Olmo ha anche un libro, “Il Corridore”, scritto con Gaia de Pascale edito da Ponte alle Grazie; un altro è in cantiere (l’uscita è prevista entro fine anno) e l’obiettivo è spingere tutti non lasciarsi andare ma continuare a fare attività fisica a qualsiasi età. Per la cronaca Olmo oggi chiude 6° tra gli M65.
Un’altra bella storia è quella di Claudio Amati (Atl. Valli Bergamasche), laureatosi campione mondiale M55 al primo anno di categoria. Anche per lui non è la prima volta qui allo Stellina. “Ho corso qui molte volte e molti anni con la maglia azzurra nella categoria assoluta. Anche per me è stato un ritorno a casa. La corsa in montagna è la mia passione da sempre, continuo a frequentare l’ambiente anche ora, siamo una grande famiglia, ed è bello ritrovarsi a gareggiare oggi da over avendo come avversari i nostri ex compagni della nazionale, anche di altri paesi.” Amati ha già un titolo mondiale nel palmares, quello della categoria M50 conquistato a Paluzza nel 2011.
“Nonostante abbia tante gare alle spalle però non ci si abitua mai all’emozione, è sempre grande. Un mondiale è sempre tale, indipendentemente dall’età”. Conferma che arriva anche da Luigi Bortoluzzi (SC Alpago), terzo classificato oggi ma parte della storia dello Stellina di cui ha vinto numerosi edizioni passate a staffetta. Oggi è il mio primo mondiale, non ho parole per descrivere quello che provo, aver potuto correrlo in Italia, in una gara che amo non ha prezzo.
Non possiamo poi dimenticare Mario Andreolotti (Atl. Susa), recordman della salita e discesa allo Chaberton, ed Elio Ruffino (GSPT75 Cuore da Sportivo), che detiene il record di salita e discesa del Rocciamelone con partenza da Susa. Nella gara di oggi Ruffino chide 16mo tra gli M65 mentre Andreolotti è 25mo tra gli M60.
Campionati Mondiali Master di corsa in montagna
Susa (TO), 27-28 agosto 2016
Medagliere italiano della prima giornata
ORO (20)
M55: Claudio Amati (Atl. Valli Bergamasche Leffe)
M60: Gian Paolo Englaro (Pol. Timaucleulis)
M65: Pierino Barbonetti (Runners Chieti)
M70: Vincenzo Imbrosci (Gsa Valsesia)
M75: Giuseppe Monini (Orecchiella Garfagnana)
W35: Flavia Boglione (Atl. Saluzzo)
W45: Simonetta Menestrina (Atl. Trento)
W65: Annamaria Vaghi (Atl. Pavese)
squadra M55: Claudio Amati (Atl. Valli Bergamasche Leffe), Luigi Bortoluzzi (Sc Alpago), Stefano Valotti (Atl. Rebo Gussago)
squadra M60: Gian Paolo Englaro (Pol. Timaucleulis), Marino Portigliotti (Gsa Valsesia), Alberto Aimar (Pod. Buschese)
squadra M65: Pierino Barbonetti (Runners Chieti), Adolfo Accalai (Atl. Avis Castel S. Pietro), Aurelio Moscato (Pol. Lib. Cernuschese)
squadra M70: Vincenzo Imbrosci (Gsa Valsesia), Claudio Milan (Atl. Susa), Carlo Marino (Baudenasca)
squadra M75: Giuseppe Monini (Orecchiella Garfagnana), Eugenio Bocchino (Cus Torino), Sergio Deagostini (Gsa Valsesia)
squadra W35: Flavia Boglione (Atl. Saluzzo), Lara Mustat (Circolo Minerva), Angela Serena (Free-Zone)
squadra W45: Simonetta Menestrina (Atl. Trento), Marta Santamaria (Atl. Brugnera Friulintagli), Nives Carobbio (Runners Bergamo)
squadra W50: Rita Lilia Quadri (Bergamo Stars Atletica), Luigina Menean (Pol. Timaucleulis), Paola Borio (Pod. Tranese Unione Industriale)
squadra W55: Maria Giovanna Cerutti (Gsa Valsesia), Elisa Pellicioli (Atl. di Lumezzane), Daniela Bonaiti (Atl. Valle Brembana)
squadra W60: Annamaria Galbani (La Michetta), Marlene Zipperle (Asc Berg), Maria Alda Manzone (Team Marathon Torino)
squadra W65: Annamaria Vaghi (Atl. Pavese), Gianna Annita Vaccari (Atl. Lessona), Valentina Bottarelli (Atl. di Lumezzane)
squadra W70: Maria Grazia De Colle (Gs Quantin), Graziella Stefani (Baudenasca), Fiorella Fretta (Romatletica Footworks)
ARGENTO (7)
M60: Marino Portigliotti (Gsa Valsesia)
M65: Adolfo Accalai (Atl. Avis Castel S. Pietro)
M70: Claudio Milan (Atl. Susa)
W35: Lara Mustat (Circolo Minerva)
W45: Marta Santamaria (Atl. Brugnera Friulintagli)
W55: Maria Giovanna Cerutti (Gsa Valsesia)
W65: Gianna Annita Vaccari (Atl. Lessona)
BRONZO (8)
M55: Luigi Bortoluzzi (Sc Alpago)
M65: Aurelio Moscato (Pol. Lib. Cernuschese)
M70: Carlo Marino (Baudenasca)
W35: Angela Serena (Free-Zone)
W45: Nives Carobbio (Runners Bergamo)
W50: Rita Lilia Quadri (Bergamo Stars Atletica)
W60: Annamaria Galbani (La Michetta)
squadra W40: Nadia Re (Valli di Lanzo), Sabrina Viel (Gs Quantin), Anna Piazza (Gpa La Lughesina)
Fonte organizzazione Stellinarace