Sylvain Bazin: il “Forrest Gump” della Via Francigena, sulle orme di Sigerico
Di Carmela Vergura
Je partirai donc avec mon balluchon (enfin mon sac à dos hyper technique plutôt), depuis Canterbury (Angleterre) pour espérer rallier Rome (à pied, bien entendu!) en 44 à 46 jours. Sylvain Bazin
Occhi limpidi, sinceri, sorridenti e sereni, nascosti dagli occhiali sportivi trasparenti. La barba incolta da giorni. I capelli spettinati dal vento, protetti da una bandana. Le braccia scoperte e abbronzate a metà, così come le gambe, protette dai pantaloncini corti. Calze compressive e anonime scarpe da trekking, di quelle non sicuramente leggere, tutt’altro. Il sorriso, solare, tranquillo e amichevole di questo ragazzo 36 enne francese di Aix Les Bains. Sylvain Bazin. Queste sono state ai miei occhi, le prime immagini fotografiche di Sylvain.
Gli sono andata incontro in un bar di Issogne, in Valle D’Aosta, dove stava meritatamente facendo una pausa assieme a Roberto e Stefano, i suoi due accompagnatori dal tratto di Chatillon. Il mio primo pensiero guardando Sylvain? Assomigliava simpaticamente a Forrest Gump, proprio quello del film americano, film che a me era piaciuto tantissimo proprio per la particolarità del tema trattato. In comune i due personaggi hanno solo la barba, Sylvain Bazin, è un ultra runner/reporter francese che sta percorrendo 2200 km sulla via Francigena, partito da Canterbury, il suo desiderio è di arrivare in piazza del Vaticano a Roma.
Su di lui sapevo poco o niente. La prima volta che ho letto il suo nome è stato tramite il mio amico Stefano, il quale invitava gli appassionati di corsa a fare dei tratti di via Francigena e far compagnia a Sylvain.
In questi giorni ho continuato a documentarmi sul francese e mi perdo nel suo blog….ma quanto viaggia, cammina, corre, esplora, scrive, fotografa, questo francese?
http://sylvainbazin.blogspot.it/ .
Mi perdo nei suoi occhi quando parla dei suoi viaggi, delle sue avventure, non tutte positive perché ha passato anche dei momenti drammatici in Nepal.
La sua passione, camminando e correndo in mondi incredibili, è anche il suo lavoro. Ma non sempre ha fatto questo, sino a pochi anni fa Sylvain lavorava in una grande biblioteca di Parigi, nella stessa piazza della Torre Eiffel.
Sylvain è un giornalista specializzato (Wider, Endurance Mag …) al suo attivo ha 19 maratone in tutto il mondo nel 2009, 1000 km di mountain bike in Mongolia, seguita da 1000 km a piedi in Himalaya durante la famosa gara Himal nel 2010, 20 Ultra-maratone nel 2010 in quattro continenti.
Una grande avventura che è iniziata nel 2012, attraversando i sentieri escursionistici : il World Tour Trail. Ha camminato sulla strada da St Jacques d’Aix-les Bains a Fistera 1950 km in 40 giorni. Ha percorso il trekking degli 88 templi di Shikoku in Giappone, 1350 km in 25 giorni, solo con uno zaino. L’idea del Trail World Tour è di condividere i suoi viaggi: ogni giorno scrive sul suo blog, quando la rete lo consente sui momenti più particolari del cammino. Questa condivisione riesce a trasferirla anche per la Via Francigena .
L’idea di Sylvain di percorrere la Via Francigena è nata per conoscere questo cammino che ,come quello di Santiago in Spagna, è stato anticamente un cammino di fede dei pellegrini verso Roma, sede della fede cristiana. Non è il cammino di Santiago, molto più famoso, più conosciuto nel mondo. La Via Francigena è segnato solo in parte, molto bene nella parte italiana, molto meno nella parte francese. 40/50 km la distanza che Sylvain pensa di percorrere ogni giorno, trasportando sulle spalle uno zaino di 8/9 kg. E’ convinto che in Italia sarà ben accolto, perché la via Francigena è conosciuta da qualche anno ed è percorsa da molte più persone rispetto alla parte francese.
La mia ignoranza sulla storia della Via Francigena mi porta a documentarmi e, scopro che la Via era anticamente un itinerario seguito dai pellegrini di tutta l’Europa del centro nord per raggiungere Roma, sede del papato. Anticamente si indicava una lunghezza di 1600 km. Nel 990 fu percorso, annotato e descritto dall’Arcivescovo Sigerico tornando da Canterbury a Roma, in 79 giorni. Nel 2004 la via Francigena è stata dichiarata dal Consiglio d’Europa “Grande Itinerario Culturale Europeo”, analogamente al Cammino di Santiago de Compostela in Spagna. Sylvain Bazin, partito il 15 ottobre da Canterbury, prevede di arrivare a Roma entro la fine di novembre.
Sylvain nel tratto francese ha percorso più di mille km in solitaria, se non per alcuni momenti condivisi da amici. Giungendo e scollinando in Italia, attraverso il Grande San Bernardo ha trovato la grandissima disponibilità di Stefano, che lo ha preso per mano come un amico di vecchia data. In poco tempo, tramite contatti e disponibilità dei paesi attraversati, Sylvain è stato ospitato, accolto e conosciuto. Mentre sto scrivendo, Sylvain e Stefano sono già nella pianura delle risaie tra Vercelli e Pavia.
Sylvain è ripartito da Ivrea lunedì mattina con un bellissimo sorriso, ha trovato tanti amici, che lo hanno accompagnato per alcuni tratti di questa sua bellissima avventura da Pellegrino di fede e di conoscenza del territorio.
Il suo non è un cammino da record del mondo, percorrere la Via Francigena gli consentirà di riportare una forte testimonianza di conoscenza di persone e paesi differenti in tradizioni, natura, cultura, tutto questo andrà a far parte di un reportage giornalistico e anche di un libro. Di sicuro sarà una grande novità quando, a cammino completato, si dovrà organizzare tutto il lavoro raccolto e con molta probabilità ispirerà tanti altri a percorrere questo antichissimo cammino di storia e di fede, di cui ho avuto modo di percorrerne alcuni tratti tra il Piemonte e la Valle D’Aosta. Sino a pochi mesi fa, la via Francigena che passa anche a pochissimo da casa mia non aveva nessuna importanza per me, da due giorni, grazie al giovane Sylvain, ha preso forma questo desiderio …perché non farne un viaggio trekking la prossima primavera? Forse anche molto …molto prima!
Bonne route, Sylvain!