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Tavagnasco di corsa nella storia della corsa in montagna


Tavagnasco è pronta ad accogliere i corridori di montagna per la gara che, domenica 22 luglio, assegnerà le maglie di Campione e Campionessa Italiana di corsa in montagna. Tavagnasco vuol dire storia e tradizione della corsa in montagna, con le sue 67 edizioni che ne fanno la gara più longeva d’Italia e d’Europa.
Fin dalla prima edizione del 1952, la corsa dal ponte sul fiume Dora fino alla chiesa di Santa Maria Maddalena ai Piani, è diventata una classica che non può mancare nel curriculum di un corridore di montagna.
I promotori della prima edizione furono Cesare Franchino e Vittorio Elli, ma il patrocinio, e i soldi, per la prima edizione furono dati da colui che segnò la storia del Canavese e dell’industria italiana: Adriano Olivetti.
In quel lontano 1952 gli atleti si diedero appuntamento sul ponte della Dora ed il vincitore fece fermare il cronometro sui 45 minuti.

Da allora, ogni anno, grazie all’impegno di numerosi tavagnaschesi che si sono avvicendati nel tempo per non lasciar morire la montagna e le tradizioni, podisti sempre più preparati e sempre più numerosi si presentarono per cimentarsi su questo difficile e selettivo percorso che è rimasto invariato fino al 2003, un vero Km Verticale. Su questo percorso il record cronometrico appartiene a Piergiorgio Chiampo con 37’36” conquistato nel 1982, mentre il numero record di vittorie appartiene a Marco Morello con 6, uomo simbolo della corsa in montagna di Tavagnasco.
Pur non essendoci un albo d’oro ufficiale, questi sono alcuni dei vincitori, alcuni una sola volta altri per più edizioni, delle 66 edizioni della corsa maschile di Tavagnasco: Gabriele Abate, Massimiliano Belli, Mauro Boglino, Ettore Champretavy, Piergiorgio Chiampo, Paolo Coda, Giancarlo Costa, Carlo Dalmasso, Angelo De Tommasi, Silvio Enrico, Remo Franchino
Marco Gaiardo, Maurizio Gemetto, Giuseppe Gianotti, Enzo Mersi, Domenico Morello
Marco Morello, Raimondo Morello, Franco Naitza, Erminio Nicco, Felice Oria, Delfino Orlassino
Massimo Pagnotti, Edo Ruffino, Scaini, Scalandris, Jean Pellissier, Paolo Bert, Giovanni Bosio e Max Di Gioia.

Nel 2006 la gara fu Campionato Italiano di Corsa in Montagna, seconda prova di sola salita, su un percorso che non è quello tradizionale di 1050 metri di dislivello per 4,3 km, ma molto simile a quello su cui si correrà il prossimo 22 luglio, cioè 10,4 km con 1050 metri di dislivello. Gli atleti iscritti erano 393 provenienti da diverse regioni d’Italia. Nella gara Senior maschile vinse Marco Gaiardo su Marco De Gasperi 2° e Gabriele Abate 3°, nella gara Senior femminile Maria Grazia Roberti su Vittoria Salvini 2a e Monica Morstofolini 3a , il primo Junior maschile fu’ Niccolò Roppolo e la prima Junior femminile Anna Laura Mugno.

Dopo questo amarcord sulla storia della corsa di Tavagnasco, la prossima settimana torneremo all’attualità presentando i protagonisti dell’edizione 2018, che si giocheranno il titolo italiano e la maglia azzurra per i prossimi Campionati Mondiali di corsa in montagna nel Principato di Andorra.

Per altre informazioni sulla gara, le iscrizioni e sul percorso, consultare il sito www.corsapiani.it

Articolo Publiredazionale

Giancarlo Costa

Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006.