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A Torre Pellice i “Camosci” applaudono Paolo Bert e Cristina Dosio


Storico appuntamento per l’agonismo in montagna. Affonda le sue radici all’inizio del secolo scorso la tradizione della Corsa in Montagna (già Marcia Alpina) a Torre Pellice ed in specifico nel borgo di S. Margherita. Ennesima edizione di una prova riservata da sempre agli specialisti più preparati.

Dall’antica Coppa Venisio (primi anni del ‘900), alla gara del Castelluzzo che ha visto danzare sui massi nientemeno che Raimondo Balicco, attuale selezionatore della nazionale di specialità, Giovanni Mostacchetti, allegro alfiere della Forestale e recordman del percorso (1975) e Willy Bertin da Angrogna, pluricampione mondiale di Biatlhon ed olimpionico a Sapporo della stessa specialità. Ma su questi dislivelli anche Pier Giorgio Chiampo, attuale responsabile tecnico nazionale del settore, ha cercato e trovato gloria (1981).

Oggi siamo al “Sentiero dei Camosci” seconda edizione: dopo la falsa partenza dello scorso anno causa maltempo e conseguente rinvio, quest’anno gli instancabili (teste da montanari) protagonisti del Gruppo Amici di Santa Margherita attendevano la risposta degli appassionati.

Tutto alla grande: in una domenica di gran caldo 90 concorrenti al via ed 89 al traguardo. Sono numeri importanti per una specialità sempre più stretta tra Skyrace e Trail ed un calendario davvero affollato di appuntamenti agonistici concomitanti.

Percorso tirato a lucido: breve prologo su asfalto e poi su per i sentieri che accarezzano le pendici del Monte Vandalino, boschi, pascoli e conifere per 13 Km di distanza ma soprattutto circa 1000 metri di dislivello positivo. E’ utile parlare, oltre che della fatica degli atleti, anche del gran lavoro dell’organizzazione. Il GASM oggi si è presentato in gran spolvero: nuove divise nuovi atleti e nuovi volontari a gestire l’evento sportivo.

Abbiamo scritto dei 90 protagonisti: favorito d’obbligo Bert Paolo, il fuoriclasse locale dominatore, da una decina d’anni, delle scene regionali con qualche buon successo nazionale. Ha nel mirino la prossima 3 rifugi Val Pellice e prova la gamba in un percorso di avvicinamento che comprenderà anche il Monviso Vertical Race del prossimo sabato 18 giugno.

In salita lo accompagna Claudio Garnier. L’alfiere del GASM, protagonista delle gare di gran fondo, tiene il passo fino al giro di boa poi deve cedere, anche se appena un po’, allo strapotere del protagonista.

C’è Luca Vacchieri dalla Val Sangone a difendere con i denti il terzo gradino del podio maschile dall’attacco in discesa di Taziano Odino. Poi ci sono le protagoniste al femminile: niente sconti e percorso completo a misurarsi virtualmente con i colleghi maschi. Arriva dalla Valle Susa la vincitrice: Cristina Dosio, un’ora ventidue minuti e rotti e 29° posto assoluto. Plavan Marina, campionessa di Sky Race in seconda posizione paga pochi secondi dalla vincitrice. Ivana Costabel, sua compagna di squadra conquista la terza piazza su un nutrito gruppo di atlete (12) non usuale su percorsi così selettivi. In sintesi i Podi.

Maschile: 1° Bert Paolo – Pod. Valle Infernotto – 1.06.59 / 2° Garnier Claudio – GASM – 1.07.4 3° Vacchieri Luca – GS Des Amis – 1.09.01

Femminile:1° Dosio Cristina – Gio’ 22 Rivera – 1.22.20 / 2° Plavan Marina – Baudenasca – 1.25.56 3° Castabel Ivana – S.D. Baudenasca – 1.38.11

In allegato la classifica completa.

Giancarlo Costa

Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006.