Tour Monviso Trail – Crissolo: crescono attesa e numeri per la “prima” del Monviso
Quali pensieri passeranno per la testa del Monviso che da giorni vede aggirarsi sulle sue pendici strani personaggi in tenuta atletica che percorrono correndo (dove possono) i suoi sentieri senza mai salire sulla cima…almeno per un breve saluto!
A vederlo così, nelle splendide giornate di questa fine estate, pare che il Monviso abbia addolcito le sue vertiginose pendenze e ridotto le distanze. All’atleta che sonda il terreno di gara pare di poterlo toccare semplicemente allungando una mano. Una cartolina che non ha eguali su tutte le Alpi, sia pure con il rispetto dovuto al Cervino ed alle Dolomiti.
Pochi giorni ancora e poi sarà TourMonvisoTrail.
Crissolo, poche anime in alta valle Po nella Provincia Granda, si appresta ad accogliere gli oltre 300 appassionati che hanno risposto, fino ad oggi ma le adesioni si accettano fino a tutto giovedì 29 agosto, alla sfida lanciata da un gruppo di appassionati del genere e raccolta dal Parco del Po Cuneese che se n’è fatto promotore.
Una avventura che ha saputo superare difficoltà che parevano insormontabili quali l’immotivato (almeno per noi) divieto francese al transito sul suo territorio. Teste dure questi piemontesi: dieci minuti di sconforto e poi il riposizionamento del tracciato interamente sul territorio italiano, la dove il Re di Pietra ha l’anima e pare respirarti addosso. Si scopre la verticalità dell’intero Gruppo del Monviso, si rimane estasiati dallo scenario impagabile del Rifugio Giacoletti con le Punte Udine e Venezia e, proprio di fronte all’atleta che sale il Coulour, la parete nord del Protagonista. Che dire poi del Quintino Sella, storico sostegno per chi il Monviso lo vuole salire invece che correrlo. Si transita poi in un luogo mistico e/o esoterico. Tra il Passo Gallarino ed il Passo S. Chiaffredo una mano (forse divina) ha posizionato le pietre in modo innaturale: centinaia di pietre collocate in verticale rendono uno scenario persino un po’ inquieto…Poi giù nell’inedito Bosco dell’Alevè con al centro il gioiellino del Bagnour inteso come lago e rifugio. L’esclusivo Vallone dei Duc rappresenta la dura fatica finale che culmina con l’inedito Passo Calatà. Ai 12 kilometri dall’arrivo inizia la discesa finale : si incontra il Rifugio Alpetto (con annesso suggestivo laghetto) ed il suo storico museo poi si prosegue fino a Tivoli dove una simpatica coppia di giovani margari ha deciso di allestire una esposizione di campanacci per accogliere degnamente gli atleti. Ancora 3 kilometri di facile sentiero e Crissolo accoglierà i temerari nel suo centro pedonale con arrivo sulla piazza principale.
Sarebbe doveroso un ringraziamento alle competenti Autorità francesi: il loro diniego a creato le premesse per un tracciato così spettacolare da convincere l’organizzazione a promuoverlo come definitivo ed immodificabile. Altrochè soluzione di ripiego!
Dario Viale, campione tanto di sport quanto di modestia sarà il “testimonial” di questa avventura. Lui che si è misurato con l’Himalaya e con il record di salita alla vetta del Monviso assisterà all’evento ed, ovviamente, alla premiazione prevista per le 15,30 quando ancora una parte dei partecipanti starà faticando in gara.
Per quanto può valere nei Trail, ci sarà anche l’aspetto agonistico tra gli oltre 200 partecipanti alla lunga distanza (43 Km e 3000 mt di dislivello). Su un numero così alto e provenienze così diverse ogni pronostico è azzardato ma a segnalare la presenza del vincitore (in 12 edizioni) della Tre Rifugi Val Pellice Paolo Bert, del Campione Torrese Claudio Garnier e di Danilo Lantermino non si andrà molto lontano da un pronostico credibile. C’è anche Gabriele Barra: lui il giro del Monviso lo ha gia vinto nelle edizioni del secolo scorso.
Anche tra le donne è presente la vincitrice della prima edizione: Paola Didero. Più difficile il pronostico tra le 40 protagoniste.
Per chi cerca distanze più “umane” la regia propone la Camminata Piccolo Tour (21 Km e 1400 metri di dislivello). Nata su misura per i Fit e Nordikwolker ha trovato apprezzamento anche tra i “corridori del cielo” . Per loro l’andatura è libera ma il consiglio è di utilizzare al massimo le ore a disposizione per vivere fino in fondo una giornata alla corte del Re magari visitando anche ciò che natura e cultura offrono in loco: la torbiera ed il centro visite del Parco a Pian del Re ed il Museo dell’Alpetto presso l’omonimo rifugio, piccolo gioiello della storia del CAI che festeggia i suoi 150 anni.
Per coloro che non vogliono o non amano confrontarsi con le fatiche agonistiche c’è spazio per partecipare alla festa incoraggiando i protagonisti sul percorso o all’arrivo.
Ritiro pettorali sabato 31 Agosto dalle ore 15,30 alle 19,00 e domenica 1 Settembre dalle 5,30 alle 6,15 presso l’Ufficio Gara di Crissolo.
Alle 6,30 Crissolo si sveglia ed alle 7,00 il via in contemporanea per i 300 protagonisti.
Per approfondimenti www.tourmonvisotrail.it
Fonte Organizzazione