Tragedia alla Boston Marathon: esplodono due bombe al traguardo, 3 morti e 150 feriti
L’edizione numero 117 della maratona di Boston, la 42 chilometri più antica al mondo, una delle più amate, partecipate, seguite e importanti del panorama mondiale dell’atletica leggera, è finita in tragedia.
La gara, come ogni anno, era molto attesa, in quanto a livello agonistico la maratona di Boston è fra le prove più indicative dell’anno, un evento al quale prendono parte gi specialisti più forti del circuito internazionale.
L’etiope Lelisa Desisa ha vinto in 2h10’22, mentre fra le donne ha trionfato la keniana Rita Jeptoo in 2h25’26. Ma tutto ciò, purtroppo, è passato in secondo piano.
I primi erano ormai transitati sotto il traguardo da due ore: erano infatti circa le tre ora locale ed erano da poco passate le quattro ore di gara. Due esplosioni, a 12 secondi di distanza l’una dall’altra, hanno invaso la zona d’arrivo.
Il bilancio, forse ancora provvisorio, parla per ora di tre morti certi, fra cui un bambino di otto anni, e circa 150 feriti, di cui una ventina molto gravi.
E’ stato ormai accertato che si tratta di un attentato terroristico, il quale ha scosso tutti gli Stati Uniti che davvero, ancora non hanno dimenticato la paura e la rabbia causate dai tragici fatti dell’11 settembre 2001. Resta da capire, però, quale sia la matrice, ricordando gli attenti alle Olimpiadi di Atlanta ’96 e la strage di Oklahoma City del ’95.
L’ombra scura delle stragi terroristiche, delle bombe e della morte, torna a gettare l’America nell’ansia e nel timore che tutto ciò non avrà mai una vera fine. Questa volta è stato colpito uno degli eventi sportivi più partecipati al mondo: la maratona di Boston, con i suoi 27 mila partenti.
Il Presidente Barack Obama ha dichiarato che giustizia sarà fatta, che i colpevoli verranno catturati. Ma intanto, un sogno è stato distrutto e la paura è che molti altri, di conseguenza, moriranno con esso. Da ieri, probabilmente, è per sempre cambiato un mondo che finora era fra i più affascinanti, ricchi e partecipati: quello delle maratone internazionali, eventi ai quali partecipano migliaia di persone ogni settimana, in tutto il pianeta.
Solo una cosa potrà salvarci anche questa volta: la nostra voglia di andare avanti normalmente, nonostante tutto. La voglia di non rinunciare ai sogni e continuare a vivere.