Trail dei Tre Comuni – Albisola (SV) 12…10…2008
“Un paesaggio, quello ligure, che s’insinua nello sguardo fino a confondersi con l’anima di chi lo ammira”… Così recita l’apertura di un opuscolo pubblicitario contenuto nel pacco gara distribuito ai concorrenti della giornata dei Trail dei Tre Comuni (di questo si tratta visto che ci sono ben 5 gare) di Albisola. Questo ho pensato quando in cima alla seconda salita del Trail di 45 km, si è materializza un’alba da sogno, con il sole infuocato che sorgeva dal mare, foto che ho scelto come apertura di quest’articolo. Correre un trail vuol dire entrare in simbiosi con l’ambiente, con la natura, con i sentieri, con i paesi che s’attraversano, anche con i panorami che cambiano continuamente. Correre un trail vuol dire abbandonare la schiavitù del cronometro tipica delle corse su strada, per calpestare sentieri mai visti, in un gioco tra gambe, caviglie, pietre, foglie e ricci di castagne, che mettono a dura prova il fisico e la capacita di gestirsi di chi corre. L’importante è finire, integri e poi se viene il risultato ancora meglio. Insomma a ciascuno il suo Everest, proprio come in montagna.
Una giornata dedicata alla corsa in natura, al Trail, organizzata benissimo dalla società Alba Docilia di Albisola, con più di 100 volontari sul percorso, 500 corridori in tutto, con Maurizio Ferrero “mente” e regia della giornata.
La gara più breve, il Mini Trail di 5 km era non competitiva per i più piccoli.
Per i più grandi, trail non competivo su e giu per Albisola di 11 km.
Trail competitivo di 18 km, alla prima edizione, Memorial Sandro Pertini, con partenza dal Santuario di Nostra Signora della Pace e arrivo a Stella Santa Giustina, 1000 metri di dislivello positivo e 600 negativi. Qui vince Alberto Ghisellini in 1h41’08”, su Stefano Frumento in 1h41’48”, terzo Marco Abbà in 1h45’05”, quarto Alessandro Mascardi in 1h49’31” e quinto Daniele Buffa in 1h49’45”. Gara femminile vinta da Marina Mancinelli in 2h20’37” su Cristina Cassiani Ingoni 2h21’26” e Rossana Faita 2h25’29”.
Il Trail Nostra Signora della Pace, alla quarta edizione, era lungo 45 km, con 2100 metri di dislivello sia positivi che negativo, con un’appendice non competitiva con partenza libera. Pur senza arriva al Monte Beigua, prevedeva alcune dure salite, come il Monte Greppino e il Bric Genova, passando da Stella Santa Giustina e Ellera. Qui ha vinto Lorenzo Trincheri in 4h32’30”. Molto contento, nonostante una caduta e un ginocchio gonfio, per un successo in una stagione di gare sempre lunghe ed impegnative, dall’Etna alla Marathon des Sables. Secondo posto per Andrea Vipiana in 4h58’01”, soddisfatto ma provato da un percorso che ha un fondo particolarmente accidentato, che per lunghi tratti di cresta percorre l’Alta Via dei Monti Liguri. Terzo Claudio Saettone in 5h05’01”, quarto Matteo Renda 5h28’23” e quinto Paolo Rubaldo in 5h57’26”. Gara femminile vinta dalla forte atleta lecchese Patrizia Pensa in 5h29’57”, su Giuliana Arrigoni 5h44’54” e Marina Fiorito 6h16’24”.
Prima edizione per il Trail del Monte Beigua, 65 km, 3300 metri di dislivello sia negativo che negativo, con il passaggio sul Monte Beigua (quota 1287 metri) montagna simbolo del savonese. Per lunghi tratti si è corso sull’Alta Via dei Monti Liguri, oltre che per i paesi di Stella Santa Giustina, Giovo ed Ellera. Qui dominio per Pablo Barnes in 6h46’15”, l’argentino che vive a Calice Ligure, reduce dalla vittoria alle “Porte di pietra” 70 km su e giù per l’Appennnino alessandrino e da altre buone prestazioni in trail sulle Alpi, come quelli della Valdigne e dello Chaberton. Secondo posto per il giovane bergamasco Matteo Ghezzi, forte discesista, in 7h09’04”, terzo Enrico Camarda in 7h29’42”, quarto Maurizio Costa in 7h39’44” e quinto Lelio Baglio in 7h42’54”.
Per la famiglia Barnes completa il successo la sua compagna Virginia Oliveri, vincendo in 7h38’58”, su Francesca Gualco 8h14’47”.
Una nota di colore chiaro-scuro per terminare. Qualche “buontempone” ha pensato bene di sabotare il percorso nella serata di sabato, coprendo segni, togliendo bandelle e girando frecce, costringendo gli organizzatori ad un lavoro supplementare nella notte tra sabato e domenica per garantire il ripristino del percorso. Sabotare una manifestazione del genere è stata una vera meschinità.
Anche il sottoscritto, ne ha fatto un po’ le spese. Ero in gara nella 45 km, una via di mezzo tra fotografo e trail runner e dopo il passaggio sull’ultima salita del Bric Genova, a 20 minuti dal traguardo non ho visto una deviazione, forse perché seminascosta dai “buontemponi”, forse perchè ero un po’ cotto. Peccato, ero quinto e continuando sono finito fuori percorso, fino ad arrivare ad una strada ed ad un agriturismo. Almeno li la giornata è finita bene…
In allegato la Road Map dei percorsi da 45 e 65 km, nella sezione foto il tracciato del trail 11 km, fornito da Giorgio Aprà (Garmin).
In allegato le classifiche dei trail 18km, 45km e 65km