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Trail Monte Casto 42 km – Andorno Micca (BI)


Il Trail Monte Casto nelle parole della nostra collaboratrice Carmela Vergura: un commento romantico per una grande corsa.

Di Carmela Vergura

La prima volta che mi sono avvicinata ad una gara di trail running è
stato in occasione del GRAND TRAIL DELLA VALDIGNE, a luglio di quest’anno in
Valle D’Aosta. Il percorso di questo mio debutto nel trail era di 45 km con più
di 2000 metri di dislivello. Non potevo minimamente immaginare a cosa andavo
incontro, e così, per giorni interi tra un allenamento corto di 1 ora e un
lungo di 2, riflettevo su quello che sarebbe stato il mio primo trail.  Tutto sommato è andata bene: partenza
tranquilla, andatura da turista che si guarda attorno, ammirando le bellissime
montagne  valdostane e, soprattutto, sosta
a tutti i ristori. Lungo il percorso pensavo: non è cosi impegnativo…: le ultime
parole famose! Al km 30 una voragine si era aperta nel mio stomaco, una crisi
di fame e di sete, tanto che non riuscivo più ad andare avanti. A quel punto la
volontà e la testa hanno lavorato più delle mie gambe e sono arrivata al
traguardo di Courmayeur stremata ma felice! Ed ero anche la 5a
donna! Bene, la strada era ormai aperta, prossima gara: TRAIL DEL MONTE CASTO,
percorso lungo di 42 km il 26 ottobre! E domenica io c’ero! 

La mattina della gara, con altri 200 trailers, alle 7.00 eravamo  pronti a partire. Si sale sulla prima cima,
il Monte Casto, quota 1100 metri. Breve sosta per guardare il panorama! Discesa
facile su una strada poderale e subito un sentiero, dopo aver attraversato il
torrente Strona verso la prima vera salita, che ci ha  portato verso il Bocchetto Sessera a quota 1.380 metri. Il
panorama è davvero stupendo, oggi è una giornata da ricordare per sempre. Si
passa 2 volte dal Bocchetto Sessera, dopo un giro su un versante pieno di
insidie, con foglie che nascondono le pietre scivolose.

Al 25 km si inizia a
scendere verso Andorno, ma è ancora lunga la strada. Ci aspetta una risalita,
la chiesetta degli Eremiti, dopo 36 km nelle gambe, e poi finalmente gli ultimi
chilometri verso il centro del paese di Andorno. E’ stata una giornata piena di
emozioni e sensazioni positive. Già dalla partenza si avvertiva il desiderio di
percorrere questi sentieri così ben segnati dal factotum di questo trail, e di
altre gare della zona, Maurizio Scilla. Effettivamente le aspettative sono
state ampiamente ripagate. Spesso si camminava su un tappeto morbidissimo di
foglie, e altre volte, su pietre nascoste dalle foglie che non hanno
risparmiato ai corridori fastidiose storte e cadute. Non sono mancati i momenti
per guardarsi attorno ed ammirare il panorama dalle piste di sci di Bielmonte,
ma il momento più bello e prezioso per me 
è stata l’alba.

Appena partiti da Andorno i raggi del sole si sono
infiltrati tra i rami degli alberi, donandoci un tocco d’oro in aggiunta ai
colori già perfetti dell’autunno. Anche se il percorso del Casto è molto
corribile, spesso mi fermavo a guardarmi intorno, a fotografare i posti e i
momenti da ricordare nei mesi futuri. Risalire per due volte il Bocchetto
Sessera non è stato faticoso, poiché entrambe le volte sono salita in compagnia
di ragazzi che come me hanno apprezzato il luogo, i sentieri e le strade
attraversate.

Tutto perfetto anche nella segnaletica. Ammirevole il lavoro
fatto dal soccorso alpino, posizionatosi nei punti di maggiore scivolosità.
Arrivare ad Andorno dopo 4 ore e 37 minuti è stato emozionante. Ad aspettarmi
ci sono i volontari e l’organizzatore Scilla che dedica a tutti i concorrenti
una frase, una parola di grandezza per la piccola impresa compiuta oggi. Poi
abbraccio mia figlia e mio marito. Sono stanca, dolorante per la caduta e per
le storte, una caviglia gonfia,  eppure
sono felice. Guardo Scilla seduto sotto lo striscione, come un guru indiano, è
sveglio dalle 4 del mattino, (e da chissà quanti giorni si sveglia all’alba per
controllare il percorso), per lui il trail non è ancora terminato. CHE SPIRITO!
Grazie MAU!

Foto Alessandro Malusardi

Giancarlo Costa

Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006.