Trail del Picarù 2011: Le sensazioni che provavo erano bellissime, ero contenta di essere lì..
Di Marina Plavan – Valetudo
Cenesi, 16 ottobre 2011.
Dopo le fatiche dell’Arrancabirra di sette giorni orsono, in mezzo alla neve e al freddo di Coumayeur in Valle d’Aosta, ci voleva proprio una bella gara sulle colline Liguri di Albenga, dove fortunatamente l’autunno fatica ancora ad arrivare. Cenesi è una frazione di Cisano sul Neva, nelle immediate vicinanze del golfo di Albenga, dove in questo periodo vi è una bella e prelibata sagra della Castagna. In questo contesto è andata in onda la quarta edizione del Trail del Picarù. Le gare agonistiche erano due, il trail lungo di 32 km e uno adatto per i corridori veloci di 17 km. Lo scorso anno la gara più lunga era esattamente due volte la più corta perche l’anello di 17 km si correva due volte, quest’anno invece gli organizzatori hanno ricavato, su queste panoramiche colline, un percorso unico ricco di passaggi mozzafiato.
Esattamente alle ore 08,30 è avvenuta la partenza dal piccolo paesino aggrappato su un poggio, dopo lo start abbiamo affrontato un lunghissimo tratto molto, troppo corribile per le mie caratteristiche, ed eccoci finalmente affrontare una bella e impegnativa salita per il GPM di giornata, su una strada bianca, vie sterrate che ho incontrato frequentemente nelle gare nella natura della liguria. Terminata la salitona, alè , si è volato giù per la discesa, dapprima molto pietrosa e pericolosa per le nostre caviglie, poi, in mezzo agli ulivi, è diventata meno tecnica e in un breve fazzoletto di tempo siamo arrivati a Cenesi, per il primo passaggio. Terminato il giretto nella località dello start, via nuovamente in salita verso il Picarù, questa collina è una piccola montagnola che fa da sentinella a Cenesi, dopo essere transitati nella vallata vicina, eccoci finalmente giungere dopo ben 32 km sotto l’arco dell’arrivo… Dopo i primi metri di corsa fatti con un gruppetto di uomini, che poi si sono involati, ho cercato di correre assaporando tutti i sapori, i colori di questo bellissimo panorama; lungo i sentieri panoramici ho ammirato il mare e il paesaggio circostante, l’aria mite mi hanno fatto ancor di più amare la corsa, le sensazioni che provavo erano bellissime, ero contenta di essere li’ e di essere viva… La gara era ben tracciata, ma nonostante ciò sbagliare percorso era facile, tutte le persone dislocate lungo il tracciato hanno avuto una parola buona e un sorriso per chi come me faticava. Un buon pasta-party e una ricca premiazione hanno fatto da sfondo a questa bel trail, organizzato dallo staff di Fabrizio Fattor , sempre disponibile e pronto ad incitare tutti noi concorrenti. Di ritorno a casa, sulle alture del Colle del San Bernardino, mi sono dovuta fermare per dare un’ultimo sguardo verso il mare e a quelle terre dove avevo passato una bellissima giornata di corsa.