Il Trail dei Walser a Gressoney Saint Jean (AO)
Di Carmela Vergura
Non posso non andare, Gressoney è una delle mie mete preferite: per le tipiche case dal basamento in pietra, per le piste da sci nordico e discesa, per la bellezza della valle e soprattutto perché è una tappa fondamentale, chiamata anche posto vita, del Tor Des Geants. Sono bellissimi e ancora vivi i ricordi di questi momenti, nel 2011 in piena crisi fisica. Nel 2012 l’angoscia di ripartire sapendo che nelle ore seguenti arrivava una tormenta di neve… ma oggi, sabato 3 agosto, si festeggia sportivamente parlando, un grande evento: la prima edizione del Monterosa Walser Ultra Trail.
Edizione che ha visto un successo enorme, oltre seicento iscritti tra il percorso lungo di circa 50 chilometri, e il breve di 20 chilometri. Dal suo primo apparire questa gara si è affacciata nel mondo sportivo della Valle D’Aosta, e non solo, con estrema autorevolezza e voglia di dare qualità a un Trail che non fosse solo tale, ma un benvenuto ai turisti, agli appassionati della natura e della montagna, ai più modesti macinatori di chilometri proponendo, giustamente, un percorso breve, ma allo stesso tempo affascinante. Un percorso ad anello attorno a Gressoney S.Jean e Gressoney La Trinitè, uno sviluppo altimetrico alla portata di tutti, 1200 metri positivi con il punto più alto al rifugio Alpenzù Grande. Rifugio che durante il Tor del 2012 mi ha vista dormire beatamente al suo interno per oltre due ore! Oggi, in barba ai dolori, correrò e sarò anch’io della mischia in questa edizione dal clima favorevole, giornata stupenda, calda, sembra la festa del Trail.
La macchina organizzativa con la Regione Valle D’Aosta, e l’Associazione Forte Di Bard, sostenitori principali dell’evento dispone di tantissimi volontari sia nella parte accoglienza e distribuzione pettorali, sia lungo il percorso. Il percorso lungo è quello che ha incuriosito i trailer, 50 km, testati, provati e disegnati da tre valdostani famosi per le imprese atletiche Bruno Brunod, Franco Collè e Giancarlo Annovazzi.
Anche sul percorso lungo il richiamo è stato molto positivo, oltre duecento iscritti. La partenza dei 50 km avviene alle ore 6, quella della 20 km alle ore 10. Una folla! Gressoney diventa una metropoli in poche ore, che bella sensazione sapere che l’aspetto agonistico passa in secondo piano, nei visi di chi vedo scaldarsi o sistemarsi l’occorrente osservo la curiosità di esserci, di correre insieme, pur facendo fatica, ma piacevolmente.
Tantissimi amici, tanti arrivati da fuori regione e il percorso dei 20 km sono un cardiopalma unico. Il mio cuore, non oso pensare a quanto sia arrivato, ma oggi mi piace correre, da troppo tempo cammino e basta, oggi voglio riassaporare la falcata della corsa. Buona parte del percorso segue il “walser-wag” ovvero sentiero del popolo Walser che, a partire dal XII secolo, colonizzò queste terre, per essere abitate anche ad altitudini impervie. La parte finale della gara si corre sulla passeggiata della regina, si parla della Regina Margherita di Savoia che era solita passeggiare su questo sentiero che conduceva anche al suo castello, siamo agli inizi del 900.
Quanta storia! E oggi anche noi faremo la nostra piccolissima parte di storia sportiva di Gressoney, a fianco della gara più famosa in tutto il mondo cioè il Trofeo Mezzalama di scialpinismo. Se per percorrere venti chilometri i primi ci impiegano poco più di un’ora e trenta minuti, i trailer del lungo arrivano sotto le sei ore, a dimostrazione di una grande competizione atletica e di un percorso che si dimostra molto veloce, a dispetto degli oltre 4000 metri di D+. I punti più importanti toccati dal percorso sono il Colle Valdobbia e il rifugio Ospizio Sottile, Lago Gabiet, Colle Ranzola e infine Punta Regina a 2385 metri, picchiata finale verso il palazzetto dello sport di Gressoney S.Jean. Nulla è lasciato al caso: volontari, soccorso alpino, i media con la televisione, le personalità, il cronometraggio con il live in diretta, i ristori ovunque il percorso.
Un banchetto con il ben di Dio e l’accoglienza nel palazzetto propongono un terzo tempo socievole e allegro in attesa delle premiazioni. Oggi è nata una stella nello scenario ricco dei trail, una gara questa che farà parlare e avrà molto successo, se il buongiorno si vede dal mattino.
Passando alla parte agonistica, Dennis Brunod non si lascia scappare l’occasione di mettere la sua importante firma sotto la prima edizione di questa gara vincendo il trail di 50 km in 5h58’29”, seguito sul podio dallo svizzero Jules Henry Gabioud 2° in 6h09’46”, già vincitore del Tor des Geants edizione 2011 e da Aldo Christille 3° in 6h10’42”. Nella gara femminile ennesimo successo in carriera per Sonia Glarey in 6h59’12”, seguita da Lara Mustat seconda in 7h15’31” e da lisa borzani terza in 7h30’52”.
Fondisti di livello internazionale sugli scudi nella gara di 20 km, con Francesco De Fabiani che vince in 1h30’00”, su Federico Pellegrino 2° in 1h32’26” e Francois Ronc Cella 3° in 1h32’56”. Tra le ragazza vittoria per Francesca Baudin in 1h51’17” su Cristina Clerico seconda in 1h58’27” e Isabella Lucchini terza in 2h00’05”