Tre Rifugi Val Pellice: cadono i record storici ad opera dei gemelli Dematteis e di Ghelfi-Chialvo
La sfida è stata lanciata nel febbraio scorso per dare un valore aggiunto ad una manifestazione che è già di per se all’apice della popolarietà nel mondo antico e moderno della Corsa in Montagna: il confronto tra i Campioni del secolo scorso ed i Campioni attuali. In altre parole la sfida ai record maschile e femminile sul tracciato di 21,6 km comprendente 1700 metri di dislivello storicamente appartenenti a Erminio Nicco e Silvio Calandri (2h05’44” – 1976) e Severina Pesando e Claudia Priotti (2h46’47” – 1984). “Quota mille” la denominazione dell’operazione in virtù della consistenza del monte premi destinata all’impresa!
150 coppie hanno aderito alla disfida ridotte a 145 reali per alcune limitate rinunce dell’ultim’ora. Ovviamente non tutte con l’ambizione di “quota mille” ma tutte con l’obiettivo di essere protagoniste in una giornata di storia ed alla ricerca del proprio “personal best”.
Il meteo ha fatto dannare le aspettative degli atleti e tolto il sonno agli organizzatori ma Giove pluvio è stato clemente relegando il maltempo (forte maltempo) a valle e riservando alla 42° edizione della Tre Rifugi una discreta giornata: qualche goccia in avvio di ostilità e poi solo il fresco che ha persino favorito lo sforzo atletico dei protagonisti. Nonostante i limiti dei temporali di valle, però, un buon pubblico ha raggiunto il luogo della disfida per assistere all’evento e l’aspettativa non è stata delusa.
Le notizie che filtravano dai punti di controllo sul tracciato lasciavano ancora qualche margine di dubbio fino al transito al Colle Manzol di Martin e Bernard Dematteis (Corrintime) avvenuta dopo circa 1 ora e 31 minuti dal via (per la statistica ai punti di controllo precedenti erano transitati in 31’ al Colle Barant ed in 47’ al Rifugio Barbara). Nessun dubbio per la vittoria finale ma i tempi per il record maschile erano davvero stretti mancando ancora circa 9 km all’arrivo dei quali 6,5 di discesa altamente tecnica e 2,5 pianeggianti per giungere al traguardo del Rifugio Willi Jervis. La prima parte ha richiesto 24 minuti di equilibrismi ed il capolavoro si è realizzato sul tratto finale percorso aggiungendo qualche spicciolo agli 8 minuti! Ad attendere i nuovi campioni l’ovazione del pubblico che ha sostenuto a gran voce il passo ancora straordinario della volata finale: 2h03’14” il tempo ufficializzato da Wedosport e l’abbraccio degli “antichi” recordman Erminio Nicco e Silvio Calandri ai gemelli Dematteis.
Alla sfida al record hanno preso parte altre coppie di atleti ed, in particolare, la coppia formata dal collaudatissimo Paolo Bert, oggi quarantunenne, già vincitore di 13 edizioni della corsa principe della Marcia Alpina e Marco Bergo alle sue prime esperienze nella Tre Rifugi. Nelle gambe un potenziale tempo inferiore ai 2.08’ ma nei fatti traditi da problemi fisici che non hanno impedito la conquista della seconda posizione ma lontano dai tempi previsti (Pod. Valle Infernotto – 2h18’08”). Terza posizione per i Valsangonesi Luca Vacchieri e Giovanni Bosio (Des Amis 2h19’10”)
Ad imitare l’impresa dei gemelli della Valle Varaita sono state due atlete che appartengono alla stessa ASD che ha “cresciuto” i campioni: la Podistica Valle Varaita. Francesca Ghelfi e Martina Chialvo hanno condiviso “quota mille” risultando nella classifica assoluta in 9° posizione su 145 coppie classificate! 2h40’42” il tempo realizzato che migliora di oltre 6 minuti il record precedente. Anche per loro l’abbraccio sportivo finale della cavourese Claudia Priotti, oramai ex record woman della Tre Rifugi, già nazionale di Corsa in Montagna. La seconda posizione femminile è stata conquistata dalle gemelle Dematteis. Non è un refuso ma semplicemente l’affacciarsi all’agonismo delle cugine dei più famosi gemelli: anche loro dotate di grandi mezzi ma meno avvezze all’agonismo. La loro corsa si è fermata dopo 2 ore 54 minuti e 32 secondi. Lorena Casse e Raffaella Miravalle hanno conquistato il terzo gradino del podio femminile in 3.05’55”.
Nelle coppie miste vittoria di Ilaria Veronese con il papà Luciano in 1h46’01”.
Come sopra scritto, coscienti dei propri mezzi la gran parte dei partecipanti hanno preso parte alla competizione senza avere come obiettivo “quota mille” ma per entrare nella “Storia” della Marcia Alpina (al secolo Corsa in Montagna) e per misurarsi con i propri record con sfide incrociate a volte ai limiti delle possibilità: nonostante ciò nessun infortunio a turbare la giornata affogata nella festa finale presso le locali strutture del Rifugio Jervis e della Ciabota.
Doverosi gli apprezzamenti a tutti coloro che hanno “assistito” la manifestazione rischiando una giornata di pioggia che fortunatamente si è tradotta in una pioggia di complimenti e soddisfazioni.
Classifica completa sul sito www.wedosport.net
Foto scaricabili gratuitamente sul sito www.wildemotions.it
Di Carlo Degiovanni