Tris tricolore per Martin Dematteis. Confortola imbattibile, titolo con “en plein” a Zelbio (CO)
Di Piergiorgio Chiampo
Il Re della corsa in montagna italiana è ancora e sempre lui, Martin Dematteis. Per il terzo anno consecutivo il campione di Sampeyre fa suo il titolo tricolore, confermandosi il più forte del lotto anche nella terza e conclusiva prova disputata domenica in quel di Zelbio (Como). Una supremazia netta la sua, soprattutto su percorsi in salita e discesa, in un crescendo di condizione che potrebbe farne, africani permettendo, anche uno dei protagonisti dei mondiali in programma tra tre settimane in Albania. E a Zelbio proprio un africano il ruandese dell’Orecchiella Garfagnana Jean Baptiste Simukeka, è stato l’unico a rendergli vita dura. Un testa a testa bellissimo, che ha visto all’attacco ora uno ora l’altro, risoltosi poi a favore dall’atleta del C.S. Esercito capace di un allungo “impressionante” al culmine dell’ultima breve salita a poco più di un chilometro dal traguardo. Di li in poi fuga verso la vittoria per l’allievo di Giulio Peyracchia, all’arrivo in 48’26”con un margine di 21” su Simukeka. Netto il margine rifilato dal duo di testa al resto del gruppo, con terzo gradino del podio a 1’32” per un comunque positivo Marco De Gasperi, reduce peraltro dalle fatiche della vittoriosa Sierre Zinal. Quarta piazza invece a 2’40”per Gabriele Abate, capace in ogni caso di buona prestazione anche su un tracciato a lui non troppo avvezzo. Con distacchi ancor più ampi a completare la top ten sono poi giunti nell’ordine: Bernard Dematteis, Alex Baldaccini, Emanuele Manzi, Andrea Regazzoni, Alberto Mosca e Rolando Piana.
Maglia tricolore dunque e come detto per Martin Dematteis. Seconda piazza per De Gasperi pari punti con Abate ma avanti a lui per il miglior scarto. Ai piedi del podio Bernard Dematteis quarto e Alex Baldaccini quinto. Tra le Promesse, extrapolate dalla classifica assoluta, titolo italiano per il bellunese dei Caprioli San Vito, Luca Cagnati.
Confortola imbattibile in campo femminile. Tre vittorie su tre per la fiemmese, più forte di tutte su ogni tipo di terreno. Più forte anche dei postumi di una brutta caduta in bici rimediata due giorni prima che addirittura ne aveva messo in dubbio la presenza in quest’ultima prova, con il titolo comunque oramai già suo. Invece la portacolori del C.S.Forestale ha fatto gara di testa sin dall’inizio seminando tutte nell’arco dei due giri in programma, resistendo anche al ritorno di una semplicemente “strepitosa” Ornella Ferrara che compresi rapidamente i segreti della nuova specialità ne è subito divenuta protagonista, lei grande maratoneta già bronzo mondiale a Goteborg 95. Confortola e Ferrara, sei partecipazione olimpiche in due, campionesse con la C maiuscola, anche sotto il profilo umano, la cui immagine fa davvero bene alla nostra corsa in montagna. Sul traguardo dopo 38’54” due soli secondi hanno separato le due, mentre nella lotta per il terzo gradino del podio Alice Gaggi staccata di 39” ha avuto la meglio su Valentina Belotti quarta a 53” e Maria Grazia Roberti quinta a 1’35”. Nella Graduatoria finale del campionato Italiano dietro alla Confortola, argento alla Belotti e bronzo alla Gaggi. Ai piedi del podio nell’ordine: Ferrara, Roberti e Gaspari. Tra le Promesse maglia tricolore sulle spalle di Mina El Kannoussi dell’Atletica Saluzzo.
A livello juniores con titoli già assegnati a Letizia Titon e Cesare Maestri vincitori delle prime due prove, spazio ad altri protagonisti di giornata. Tra le juniores ferma dopo poche battute la Titon causa un problema fisico, via libera ad un’altra veneta Ilaria Dal Magro dell’Atletica Dolomiti di Belluno brava a gestire una gara in rimonta che le ha permesso di sopravanzare nel finale le lombarde Sara Lhansour e Silvia Zubani finite nell’ordine sul podio. Tra i pari età maschili invece successo di Dilan Titon dell’Assindustria Padova davanti al calabrese Marco Barbuscio e al già tricolore Maestri.
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