Trofeo Kima catalano: Kilian Jornet Burgada e Nuria Picas sbancano la Grande Corsa sul Sentiero Roma.
Kilian Jornet e Nuria Picas sono i vincitori dell’edizione 2012 della Grande Corsa sul Sentiero Roma, quella inserita come 3ª delle 5 ultra dello Skyrunning World Series. Spettacolo in Val Masino con una grandissima giornata di sport resa avvincente da un parco atleti di alto livello e un tracciato che regala sempre grandissime emozioni.
LA PARTENZA: Il sole splende sul cielo di Filorera. Dopo la pioggia torrenziale della scorsa notte, il meteo è tornato ad essere valido alleato di Ilde Marchetti e il suo staff. Start slittato di mezz’ora per dare modo agli organizzatori di effettuare un ultimo controllo in quota e via per un appuntamento con il destino che per molti è quasi la “gara della vita”.
Alle 7 in punto i 122 corridori del cielo accreditati per l’edizione 2012 sono partiti dal quartiere generale di Filorera per affrontare questa spettacolare cavalcata di 49.5km con 3800m di dislivello positivo
A Predarossa, a metà della prima salita, Jornet ha subito rotto gli indugi salutando il resto della ciurma. Con passo facile, il portacolori del Team Salomon vantava già qualcosa come 5′ sul compagno di scuderia Tom Owens. Alle loro spalla l’orobico Paolo Gotti guidava il trenino degli italiani nel quale vi erano Franco Sancassani e Riccardo Faverio.
In bocchetta Roma, eccezion fatta per il battistrada, le posizioni di vertice hanno visto il transalpino Michel Lanne portarsi in terza posizione dietro Jornet (transitato in 1h51′) ed Owens. Nella momentanea top five si è portato pure il tedesco Philipp Reiter. Nella gara in rosa, come da programma, la svedese Emilie Forsberg (scollinata in 2h04′) era seguita dalla catalana Nuria Picas e dalla pluri vincitrice della gara Emanuela Brizio.
PASSO CAMERACCIO, IL GPM DELLA GARA:
Superata la lunga distesa granitica della Val Cameraccio e risalito il severo pendio che porta al GPM della gara, ai 2950m di Passo Cameraccio, in 2h38′ Kilian Jornet ha scollinato verso Val Torrone seguito a distanza da Tom Owens, Franco Sancassani e Philipp Reiter. 3h07′ per il passaggio femminile che ha visto transitare appaiate Emilie Forsberg e Nuria Picas seguite a distanza da Emanuela Brizio.
RIFUGIO ALLIEVI, META’ GARA:
Dopo 3h23′ i numerosi supporter saliti in quota per seguire la manifestazione nello spettacolare anfiteatro della Val di Zocca, hanno visto passare Kilian Jornet sempre saldamente al comando. Assolutamente in gara per un piazzamento da podio anche Tom Owens 2° e Franco Sancassani 3°. Sorpresa al femminile con Nuria Picas che in 3h52 è riuscita a passare davanti con un margine di 2′ su Emilie Forsberg e la due volte iridata di specialità che con una bella rimonta si è rimessa in gioco per un piazzamento da podio di maggiore prestigio.
GIANETTI… IN VISTA DELL’ULTIMO STRAPPO:
Dopo 4h56′, con crono di 9′ superiore rispetto ai transiti 2010 (ritardo dovuto alla poca neve in quota e a un fondo pesante sulla prima salita), Jornet è passato in solitaria al Rifugio Gianetti puntando dritto al Passo cameraccio e all’ultima discesa verso il traguardo. Staccato di oltre 8′ il suo compagno di club Tom Owens doveva guardarsi le spalle da Sancassani, Lanne, Simons e Gotti
FILORERA, IL GRAN FINALE:
Spettacolo al quartiere generale del Kima dove il numeroso pubblico presente, intrattenuto da spettacoli di contorno come il lancio dei paracadutisti nazionali della sezione di Lecco e dall’esibizione delle moto Pirate Troop trial freestyle, ha poi applaudito ogni singolo concorrente. Già, perché al Kima ogni finisher è un vero campione.
DICHIARAZIONI POST RACE:
NURIA PICAS: «Vi dico subito che tra de anni sarà nuovamente qui. Questa è la gara più bella che io abbia mai visto. E’ qualcosa di incredibile, tecnicissima e strepitosa».
KILIAN JORNET: «Il percorso lo conoscevo, avendolo già corso due anni fa… ma ogni volta queste montagne mi lasciano a bocca aperta. Bello, davvero bello. Questo è il vero skyrunning, altro che certe competizioni che spacciano per tecniche e che poi si rivelano corse su strade sterrate».
ILDE MARCHETTI: «Ho iniziato questa avventura che praticamente ero una ragazzina che poco sapeva di corsa in montagna, skyrunning e gare podistiche. Il Kima era ed è la manifestazione nata a ricordo di mio fratello e l’ho voluta portare avanti con il massimo impegno. In questi anni, tra alti e bassi, abbiamo toccato livelli eccelsi. Ora però non ce la faccio più ad andare avanti da sola. Spero vivamente che questo non sia l’ultimo Kima. Per la Valmasino, per la provincia di Sondrio e per l’intero movimento sarebbe una perdita troppo grave. Invito quindi pubblicamente l’associazione albergatori della valle a prendere il testimone e continuare quanto in questi anni è stato fatto. Con loro si potrebbe crescere ancora e continuare a fare sognare altre generazioni di skyrunner».
MIGLIORI UOMINI:
1 – Kilian Jornet 6h28’52
2 – Tom Owens 6h39’28
3 – Franco Sancassani 6h45’39
4 – Andy Symonds
5 – Michel Lanne
6- Philipp Reiter
7-Bodas Rodrigues
8- Paolo Gotti
9-Filippo Beccari
10- Claudio Garnier
PODIO DONNE:
1-Nuria Picas 7h36’21 (RECORD)
2- Emilie Forsberg 7h47’06
3- Emanuela Brizio 7h47’21
4 Raffaella Miravalle
5 Carolina Tiraboschi
UN PREMIO SPECALE PER UN GRANDE AMICO DEL KIMA: GIANCARLO MORANDI..
La chiusura del Trofeo Kima è stata anche l’occasione per consegnare il prezioso premio del Comitato Italiano “Carta della Terra” a Giancarlo Morandi, presidente di Cobat (Consorzio Nazionale Raccolta e Riciclo), quale personaggio che si è maggiormente contraddistinto per il forte impegno sociale e ambientale, proprio nell’anno della conferenza sullo sviluppo sostenibile “Rio+20”.
Tra le iniziative che hanno valso a Giancarlo Morandi il riconoscimento sono state ricordate: nel 2002 l’operazione di recupero delle batterie al piombo esauste giacenti presso la Piramide laboratorio del CNR a 5000 m. s.l.m. in Himalaya vicino al campo base dell’Everest; nel 2005 la campagna di istruzione ai giovani di Puno in Perù presso il lago Titicaca per la costruzione di impianti di distribuzione di acqua calda; nel 2007 e nel 2008 l’installazione di pannelli solari destinati al Tibetan Children’s Village di Choglamsar in India, che a 3500 m. di quota ospita 1500 bambini tra i 3 e i 17 anni, orfani e figli di profughi tibetani in esilio; nel 2010 l’aiuto alla ricostruzione in ladakh (India) di un campo di profughi distrutto a seguito di una devastante alluvione.
Il premio prende il nome dal progetto “Carta della Terra”, varato su iniziativa dell’allora segretario delle Nazioni Unite Boutros Boutros-Ghali al termine del vertice di Rio del 1992, che rappresenta uno dei principali riferimenti per le politiche di sviluppo sostenibile e di gestione ambientale del pianeta riconosciuto a livello internazionale.
Fonte Ufficio Stampa Trofeo Kima