Trofeo Kima non è solo corsa a fil di cielo
Trofeo Kima non è solo corsa a fil di cielo. Sabato pomeriggio alle 14, all’Università dello Skyrunning si parlerà di tecnologie al servizio dell’uomo e della montagna. Presso il centro polifunzionale della montagna a Filorera, vero cuore pulsante della manifestazione, il comitato organizzatore della manifestazione in stretta sinergia con Regione Lombardia, ha infatti promosso una tavola rotonda aperta a organizzatori, atleti e fruitori della montagna.
Al tavolo dei relatori Antonio Rossi (Sottosegretario Regionale con delega ai Grandi Eventi Sportivi), Massimo Sertori (Assessore Regionale agli Enti Locali, Montagne e Piccoli Comuni), Marino Giacometti (Presidente ISF e del C.O. Trofeo Kima), Lorenzo Bertolini (Sete Track), Fabrizio Pina (Presidente del Collegio Guide Alpine di Lombardia) e Gianfranco Comi (Presidente Regionale del Cnsas).
Prendendo spunto dal Kima che da quest’anno imporrà un materiale obbligatorio ad ogni singolo atleta e fornirà ad ogni concorrente un gps fornito dalla società valtellinese Sete Track al fine di monitorare in tempo reale l’andamento della gara. L’idea è quella di utilizzare il volano sportivo per lanciare un messaggio a istituzioni e semplici fruitori della montagna: in quota leggeri si, ma in sicurezza.
Alcune tecnologie attuali, estese dal mondo gare a quelle dell’alpinismo e trekking potrebbero infatti ridurre non poco i tempi di intervento in caso di soccorso. Tale tavola rotonda farà incontrare i diretti interlocutori e proverà a compiere un primo step verso l’abbattimento del digital divide e l’implementazione delle infrastrutture tecnologiche al servizio di chi vive in montagna o di chi la frequenta.
Intanto la quinta tappa delle Migu Run Skyrunner® Extreme Series, ha già dato un segnale forte. Sui 52Km del Kima, con 8.400 m di dislivello totale e sette passi tutti sopra i 2500m (quota massima passo Cameraccio 2.950 m), i 300 atleti selezionati correranno monitorati da un gps (copertura del percorso del 80-85%). Restano delle zone d’ombra, opportunamente segnalate, che non impediranno di seguire live l’evento dall’area parterre o semplicemente connettendosi al sito internet del Kima.
Non solo, seguendo le orme dello scialpinismo race, che ha sdoganato all’uso comune l’utilizzo del kit sicurezza pala/artva/sonda, il comitato organizzatore ha imposto un materiale minimo che verrà controllato in partenza e arrivo. Sul Sentiero Roma si correrà con scarpe da trail running, calzini, fuseaux ¾ oppure fuseaux sopra il ginocchio indossati con gambale, guanti, giacca antivento* e telo termico al seguito, Tshirt o maglia tecnica sotto il pettorale. Ogni atleta dovrà inoltre presentarsi in partenza con una riserva d’acqua di 1 litro (borraccia a collo largo o camel bag).
(*Verranno ritenute valide le giacche tecniche adatte al trail running con cappuccio integrato costruite con delle membrane aventi tecnologie certificate, come riportato da etichetta, di traspirabilità ed impermeabilità all’acqua e con cuciture termosaldate. Vista l’imprevedibilità delle condizioni metereologiche in ambiente alpino sono obbligatorie giacche con valori di impermeabilità pari alle 20000 colonne d’acqua e traspirabilità RET < 6).
Fonte press office sportdimontagna