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Trofeo Vanoni: a Morbegno (SO) vittorie della Francia e di Emmie Collinge


Storica vittoria della Francia al 58° Trofeo Vanoni: il terzetto d’Oltralpe ha vinto per la terza volta la gara, prima squadra straniera nell’impresa, conquistato così definitivamente il Trofeo dono del Comune di Morbegno. Incontenibile la gioia di Guillaume Girma, Thibaut Imbert e Julien Rancon, tant’è che dopo la vittoria sono passati a salutare tutto il pubblico schierato in via Vanoni. E’ stata bagarre dal primo metro, con il ceco Jan Janu a fare la voce grossa davanti a Guillaume Girma della Francia ed un incontenibile Enrico Benedetti (G.P. Santi Nuova Olonio). Ma la seconda frazione rimette le cose in ordine: a fine salita la Francia balza al comando con Thibaut Imbert e la Gran Bretagna con Rob Hope guadagna metri su metri, mentre si rimette in luce La Recastello Radici Group dopo le frazioni di Rolando Piana e Paolo Poli. In terza e ultima frazione Julien Rancon parte con un vantaggio di 1 minuto, ma alle sue spalle uno scatenato Alex Baldaccini (miglior crono di giornata per il quinto anno consecutivo con 28:48) tenta il tutto per tutto per riacciuffare il secondo posto dopo le frazioni dei valtellinesi Francesco Della Torre e Mirko Bertolini, ma l’inglese Ben Mounsey non molla e se Julien Rancon si gode la passerella trionfale fermandosi prima della finish line (1h32:55 il tempo finale dei francesci) ad applaudire l’eccezionale e caloroso pubblico morbegnese, è lotta fino all’ultimo metro per la piazza d’onore, con la Gran Bretagna – Snowdon Race Team (1h33:11) che resiste al folle recupero di Baldaccini (crono finale del G.S. Orobie 1h33:13). Al quarto posto un’ottima Recastello Radici Group (Piana-Poli-Ruga 1h34:56), quinto il CSI Morbegno che grazie a Giovanni Tacchini, Stefano Sansi e Marco Leoni fa segnare 1h35:45, sesta la Repubblica Ceca (Janu-Soukup-Mrazek/1h36:49), settima la Polonia (Jastrzebski-Przedwojewski-Celak/1h36:56).

Il Vanoni femminile ha una nuova regina: si chiama Emmie Collinge, l’inglesina volante che abita a Postalesio, a pochi chilometri da Morbegno, che domenica 25 ottobre ha stravinto il 32° Vanoni femminile con l’impressionante tempo e nuovo record di 21:13, staccando di ben 40” la vincitrice dello scorso anno e beniamina di casa Alice Gaggi (Runner Team ’99), terzo posto per un’ottima Samantha Galassi (La Recastello Radici Group/22:23), quarta Pavla Schorna (Repubblica Ceca/22:47) e a chiudere la top five Sara Bottarelli (Free-Zone/22:55), mentre Antonella Confortola (G.S. Forestale) è sesta, Katie Walshaw (Gran Bretagna) settima, Elisa Sortini (G.P. Talamona) ottava, Roberta Ciappini (G.S. CSI Morbegno) nona e prima under 23, Heidi Davies (Galles) decima. E’ partita subito con il turbo l’inglese Collinge, consapevole di non essere fortissima in discesa ha scollinato dopo il dosso con 1 minuto di vantaggio, presentandosi in via Vanoni, davanti al folto pubblico sorridente ed in spinta, neanche particolarmente stanca:”E’ stata una bellissima gara, mi è piaciuto molto il percorso veramente veloce e il pubblico così caloroso e partecipe”. Da sottolineare il record di partecipanti: ben 86 donne classificate.

Obiettivo centrato per i giovani del G.S. CSI Morbegno che schierando 60 atleti, nel 60° di fondazione del sodalizio, ha rivinto, dopo 4 anni, l’ambita Targa Mons. Danieli – Battaglion Morbegno messa in palio dagli Alpini di Morbegno per la prima società classificata; al secondo posto il G.P. Valchiavenna e al terzo l’A.S. Lanzada. 400 atleti delle categorie giovanili hanno invaso il centro di Morbegno di primo mattino per le prove loro riservate.

Fonte organizzazione

Giancarlo Costa

Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006.