Turin Half Marathon 2010, il podio parla keniano
21,097 chilometri per andare dallo storico e suggestivo Borgo Medievale di Torino, al moderno e funzionale 45° Nord Entertainment Center di Moncalieri.
In mezzo il lungo Po, la Gran Madre, corso Moncalieri e poi le strade nel centro dei comuni di Trofarello e Moncalieri. Poco più di 21 chilometri per dare tre conferme, se mai ce ne fosse stato bisogno: il fascino di Torino, la bontà del lavoro svolto dalla Turin Marathon e il dominio dei keniani.
Il capoluogo piemontese ha dimostrato ancora una volta di essere luogo e terreno ideale per questo tipo di manifestazioni. All’interno della città non è difficile trovare un tracciato che sappia accontentare atleti e spettatori, quest’oggi più che mai numerosi. Circa 2500 ai nastri di partenza, molti di più fra quelli al Borgo Medievale per il via, lungo il percorso per applaudire i passaggi e a Moncalieri assiepati per accogliere e acclamare i corridori, dal primo all’ultimo.
La Turin Marathon ha egregiamente svolto il suo ruolo logistico, cosicché atleti, addetti ai lavori e tifosi non hanno mai avuto esitazioni su come doversi comportare. La macchina organizzativa ha funzionato alla perfezione, il che è di grande auspicio per la Maratona del 14 novembre.
E infine i keniani. La loro prestazione ha una volta di più fatto capire che fra loro e tutti gli altri, per ora il divario è incolmabile.
Il Borgo Medievale si è svegliato presto, accogliendo al suo interno organizzatori e podisti. Si respira l’emozione di un evento che non è propriamente come tutti gli altri. La mezza di Torino è giunta alla sua undicesima edizione ed è ormai un appuntamento di livello internazionale conosciuto e apprezzato. Non mancano i grandi nomi: i super favoriti corridori del Kenya, Meli, Langat e Limo e atleti ben conosciuti a livello regionale, come Young, Cerva, Santachiara e Calderone, per citarne alcuni. Anche fra le donne il pronostico è tutto per l’Africa e si sa che sarà difficile scalzare le atlete di colore dalle primissime posizioni.
Il via alle 9.30 in punto. I tre keniani iniziano fin sa subito una corsa a parte, loro tre insieme, uno fianco all’altro. Fina dai primi chilometri si delineano le posizioni: dietro i tre africani sembra tenere molto bene Edward Young, più staccato Bruno Santachiara e ancora più dietro, in un gruppetto, Luca Cerva.
Anche la Bedada, fin da subito, fa un gran ritmo, tanto che si ritrova a battagliare con gli uomini nelle prime posizioni. Dietro di loro il lungo serpentone, che crea nella città di Tornio una sensazione assai affascinante.
La gara prosegue su livelli decisamente sostenuti ed è poco dopo la metà, che Elisha Meli decide di andarsene e di lasciare lì i suoi connazionali. La sua è un’azione decisa e decisiva, che non lascia scampo. Prende sui due compagni un vantaggio che aumenta ad ogni passo, sembra essere di un’altra categoria. E infatti, la sua prestazione risulterà superlativa. Al traguardo fa segnare il tempo di 1h01’49”, nuovo record per la Mezza Maratona di Torino.
Philip Langat giunge secondo, con il tempo di 1h0327” e Daniel Limo si prende il gradino più basso del podio, con 1h0433”. Quarta piazza per un ottimo Edward Young del G.P. Rivarolo, con il tempo 1h09’35”, poi Salvatore Calderone del C.U.S Torino con 1h10’18”, Luca Cerva della Forno Sergio Benetti con 1h10’38”, Alberto Monasterolo del City Base Running con 1h11’’01”, Bruno Santachiara del Runner Team 99 con 1h11’43”, Alessandro Giannone del City Base Running con 1h12’19” e Nicola Civarella dell’ATP Torino Maratona con 1h13’25”.
Fra le donne è assoluto il dominio di Embet Etea Bedada, atleta dell’Etiopia, unica capace di spezzare il monopolio keniano. Al traguardo fa registrare il tempo 1h10’54”. Dietro di lei due keniane: Dorcas Talam con 1h13’21” e Rael Kiyara con 1h13’39”. Al quarto posto la prima italiana, Monica Panuello dell’ASD Dragonero, con il tempo di 1h23’02”. Poi Sara Ferroglia del Runner Team 99 con 1h23’24”.
Elisha Meli, dopo il gran tempo di oggi, dichiara di avere come obiettivo quello di scendere sotto l’ora nella mezza maratona e di non pensare alla distanza regina dei 42,195 chilometri. Aveva già vinto nel 2008 e anche in quell’occasione fece il record della Turin Half Marathon. Gli altri due keniani si dicono entrambi soddisfatti del risultato ottenuto e del tracciato, bello e impegnativo. Tanti applausi per Yonug, quarto e atleta di casa. Non inganni il nome, perché lui è italiano ed è molto conosciuto nella zona in quanto in forza alla società di Rivarolo.
Alla fine il pubblico, da Torino a Moncalieri, ha riservato un applauso per tutti, e questa è forse stata la cosa più emozionante della Turin Half Marathon. Il calore della gente ha fatto da stupenda cornice a una giornata che è stata splendida, con un caldo sole che ha illuminato i 21,097 chilometri di un percorso che regalato fatica, emozioni, sorrisi e tanta gioia sportiva.
Marco Ceste
Il racconto fotografico della gara http://runningpassion.lastampa.it/news/i-volti-della-turin-half-marathon-2010-874400
La classifica completa http://www.turinmarathon.it/home-page/le-gare/turin-half-marathon/classifiche/