Alla Turin Marathon, Running Angels tra sorrisi e sfortuna
Di Gianfranco Mogliotti
I “Running Angels” hanno fatto tagliare il traguardo della 28esima Turin marathon, a Gianfranco Mogliotti, Atleta diversamente abile, alla sua quarta maratona in 364 giorni: Turin Marathon 2012, Milan City Marathon 2013, Venice Marathon 2013, Turin Marathon 2013!
Ad accompagnarlo, un “Dream team”: Daniele Boero, Pier Paolo Mattiacci, Antonio Audo, Stefano Stola, Carmela Vergura e Pier Luigi Rossi.
Ma questa volta oltre alla fatica per guidare la KBike lungo i durissimi 42 km e 195 metri, si è messa di mezzo anche la sorte, a cominciare dalla partenza. Su indicazione degli organizzatori, il gruppo è stato fatto partire nella ressa dei 9 mila di piazza San Carlo. Le spinte e l’immotivato nervosismo degli atleti per tenere la posizione, hanno finito per piegare e indebolire i tubi della KBike, che dopo undici chilometri (corsi in meno di un’ora, tempo di ottimo valore) si sono spaccati, obbligando l’equipaggio a fermarsi una prima volta per rimettere in sicurezza il mezzo e riprendere con serenità la corsa.
Dopo la “sosta ai box”, si è tornati in gara più motivati che mai, addirittura prima che passasse il gruppo coi palloncini delle 3 ore e 30.
Sui cavalcavia dopo Moncalieri, si è sfiorato il dramma con il gravissimo incidente occorso a Carmela Vergura, top trail runner. Nel momento in cui lasciava il suo turno di spinta alla KBike, è stata rovinosamente travolta da una disattento “suiveur” in bicicletta: intervento immediato della Croce Rossa e trasporto in ospedale per suturare la ferita al mento: ben 5 punti!
Ma “the show must go on”. Kbike di nuovo in gara e palloncino delle 4 ore in arrivo. Tutto ok nel lungo rettilineo con il cervo della palazzina di Stupinigi a fare da stella polare. Arrivo alla residenza di caccia dei Savoia e nuovo stop ai box: tubo di sinistra rotto definitivamente e bandiera bianca quasi issata. Lì il colpo di genio e di fortuna. I Running Angels si trasformano in meccanici e con martello e cacciavite in mano fanno il miracolo: di nuovo in corsa!
Un solo obiettivo balena nel cuore del Dream team: arrivare in piazza Castello entro le 5 ore e 30.
Finiti a fondo del gruppo, tra quelli per cui il tempo non conta ma solo il traguardo, i “Running Angels”, con le gambe via via più affaticate, sono giunti in Torino. Ma in corso Re Umberto una bellissima sorpresa: Carmela, letteralmente scappata dall’ospedale, correva loro incontro, per ricongiungersi al Gruppo ed alzare le braccia all’unisono davanti a Palazzo Madama. Seconda sorpresa in piazza Carlo Felice: per il rush finale ecco arrivare anche Pier Luigi Rossi, che si era staccato lungo la corsa.
Squadra ricompattata e sorrisi pronti ad esplodere sotto lo striscione d’arrivo. In 4 ore e 49 minuti!