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Turin Marathon: vittoria e titolo mondiale militare per Laila Soufyane, a Youssef Sbaii la gara maschile


Laila Soufyane vince la Turin Marathon Gran Premio La Stampa e il Campionato Mondiale Militare di maratona. L’azzurra dell’Esercito a Torino si mette al collo l’oro della rassegna iridata, abbinata alla trentesima edizione della rassegna sabauda, in 2h36:32, ricevendo avvolta nel tricolore gli applausi del folto pubblico accorso in Piazza Castello. L’Italia sale sul podio anche con la squadra maschile, d’argento alle spalle della Polonia e davanti all’Ecuador.

Al femminile, la gara aveva visto a lungo in testa la compagna di squadra Fatna Maraoui, che solo un anno fa fu seconda proprio nella 42,195 chilometri torinese: la piemontese, dopo essere passata in 1h17:56 alla mezza e in 1h32:17 ai 25km, perde terreno e si fa raggiungere dalla collega intorno al chilometro 30, per poi essere costretta al ritiro a una decina di chilometri dal traguardo. Soufyane (un PB di 2:32:39 del 2015) da quel momento prende così le redini della corsa. Sul secondo e terzo gradino del podio salgono due polacche: Olha Kalendarova, staccata di due minuti e mezzo (2:39:01) e Karolina Pilarska (2:43:29), mentre è nona in 2h58:21 Federica Dal Ri (Esercito).

Al maschile il più veloce è il marocchino, tesserato in Italia per il Team Marathon, Youssef Sbaai, oggi vincitore in 2h13:43 con quasi un minuto di vantaggio sul polacco Arkadiusz Gardzielewski (2h14:39) che però festeggia la vittoria nella rassegna mondiale militare. La Turin Marathon vede al terzo posto il 27enne keniano Simon Kamau Njeri (Run2gether), settimo a Torino nel 2014, in 2h15:18. È settimo – e quarto nella classifica dei Mondiali Militari – il 25enne Manuel Cominotto (Esercito), che all’esordio sui 42.195 metri ferma i cronometri a 2h18:09. Undicesimo, con il crono di 2h20:14, Francesco Bona (Aeronautica) e 26° Domenico Ricatti (Aeronautica) in 2h26:51, ritirato Ahmed El Mazoury (Fiamme Gialle). La Polonia si impone in entrambe le classifiche a squadre.

Interviste ai protagonisti

“Arrivare prima in una maratona con la bandiera italiana corona un sogno che avevo da tanto. Un’emozione indescrivibile”. Gli occhi di Laila Soufyane si illuminano quando descrive il momento in cui ha tagliato il traguardo. Ho esordito in maratona proprio qui a Torino nel 2014. Quella di oggi è la mia quarta esperienza e la prima vittoria. Soufyane, nata in Marocco ma trasferitasi in Italia con la famiglia all’età di quattro anni, risiede a Colleferro, in provincia di Roma. Conoscevo il percorso veloce, sono partita tranquilla anche grazie al gruppo che ci spingeva, poi per gran parte della gara sono stata con Fatna Maraoui. Lei ha fatto poi uno strappo intorno al 15° km ma sono riuscita a non staccarmi, la vedevo dalla seconda posizione, e dal 30° piano piano sono riuscita a risalire progressivamente. Dopo il 38° ho iniziato a sentire qualche crampo, forse per il caldo, ma vedere il traguardo e sapere che ero al comando non mi ha fatto più sentire la fatica. Vincere la mia prima maratona al Mondiale Militare è anche un modo per ringraziare l’Esercito e la mia famiglia. Ora guardo alla stagione dei cross, tornerò alle maratone in primavera. Il mio prossimo sogno? L’Olimpiade. Voglio Tokyo 2020”.

Manuel Cominotto: “È stato un bell’esordio, sono soddisfatto. Sono partito tranquillo e con Francesco Bona siamo stati insieme più o meno fino al 30° km dandoci una grande mano anche a livello psicologico. Poi ho iniziato a recuperare sul gruppetto di testa e ho finito ancora con buone energie. Non potevo chiedere di più per il mio debutto, avrei già dovuto farlo un paio di anni fa ma poi per problemi anche fisici ho dovuto rimandare. Ora un paio di settimane di recupero poi vedremo come proseguire la preparazione, ma sicuramente in primavera mi cimenterò altre maratone”.
Fonte fidal.it

Giancarlo Costa

Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006.