Ultramitic 2013 Andorra Ultra Trail Vallnord
Una gara mitica, un lungo viaggio e due racconti di questa trasferta, da due dei protagonisti del trail Italiano in trasferta sui Pirenei: Sonia Glarey e Mauro Saroglia.
Di Sonia Glarey
Animo-animo! Venga-venga! Olà Campeonas !Sono le parole che mi tornano in mente come un mantra e insieme a questo incitamento degli Andorriani sento il ritmo dei tamburini del gruppo che ci ha incitati alla partenza. .
Ore 22.00 del 21.06.2013.. Tutto è pronto, Si parte! E si parte veloci! Il percorso di questa gara e delle altre è stato rivisto più volte, la neve è ancora presente a quote bassissime rispetto alla stagione e sia La Ronda des Cims, sia la nostra gara devono subire forti modifiche. Non è davvero possibile andare a 2900 metri, ma gli organizzatori di questa gara vogliono mantenere il vero animo di questa competizione. La gara è una gara di montagna dura dove quello che impressiona è il dislivello da fare: 112km per 9700m D+, alla fine saranno 120 km con 9000 D+ a quote più basse ma con pendenze da capogiro e tecnicità assoluta.
Nel briefing viene messo in evidenza il loro motto:
Corre è bene, Correre Molto è meglio, Correre TROPPO è PERFETTO.
Abbiamo subito capito con chi abbiamo a che fare! E questi Andorriani sia in gara che in organizzazione non si risparmiano. Partiamo di notte e nei primi 25 arriviamo prima che faccia nuovamente buio. Solo chi era lì può capire la durezza di questa gara.. che credo di poter dire ha emozionato, provato fisicamente e mentalmento e insegnato tanto a tutti i partecipanti.Il percorso si snoda lungo il perimetro del principato di Andorra e ci regala paesaggi unici, di incanto. Abbiamo la grande fortuna di correre durante il giorno più lungo dell’anno, la notte è meravigliosa, illuminata da una luna quasi piena, il giorno compare fresco e luminoso, poche nuvole. Nonostante il ritardato ritiro dell’inverno, dove la neve si è finalmente sciolta c’è un’esplosione di fiori, i larici e gli abeti contornano i prati erbosi dove pascolano mucche e cavalli da cartolina. Ciò che realmente fa da padrone è l’acqua: una quantità d’acqua incredibile che riempie torrenti in piena, impetuosi e sonori. Ma nello stesso tempo acqua che ci rende la vita difficile trasformando i sentieri in rii, fango ovunque, neve e acqua. Acqua che ci bagna i piedi per 24 ore. Su 340 iscritti arriveremo alla fine in 128, un numero che impressiona se consideriamo che il clima era ideale, niente temporali, vento e freddo. E’ la durezza della gara che ha provato i corridori. Una gara da soffrire, da odiare a tratti, ma soprattutto una gara da amare!
Questo invece il racconto
di Mauro Saroglia
4 canavesani nel principato di Andorra per la Ultra Mitic Trail
Sonia Glarey natia valdostana ma trapiantata ad Ivrea, Fulvio Bertodo eporediese, Marco Mangaretto di Quincinetto e Mauro Saroglia canavesano della Valle Soana ed abitante nel chivassese.
Percorso in origine di 112 km. per 9.800 mt. Dislivello + che ha subito diverse modifiche per la presenza in quota ancora di abbondante neve. Alla fine abbiamo tra tutti calcolato che di km. ne abbiamo fatti almeno 120 per un dislivello ben superiore ai 9.000 mt+
Trail di altissimo livello tecnico con la presenza di atleti fortissimi da tutta Europa ma anche da diverse altre nazioni al mondo.
Percorso molto difficile per sentieri tecnici ed impegnativi reso ancor più complicato dalla presenza di tantissima acqua per via dello scioglimento delle nevi che hanno reso la vita difficile a tutti i nostri piedi massacrati all’arrivo, salite durissime e discese infinite di difficile interpretazione per via dei cambi di percorso effettuati.
L’ambiente dei Pirenei è fantastico, abbiamo potuto ammirare montagne bellissime e ci è piaciuto osservare fiori coloratissimi e profumatissimi, ma anche la presenza di animali al pascolo in alta quota, non solo vacche ma bellissimi cavalli con i loro puledrini.
La partenza alle 10 di sera da subito il senso delle difficoltà da affrontare, da subito la notte, in una giornata dal clima ideale per correre in quota. Grande presenza di pubblico alla partenza, all’arrivo ma soprattutto lungo tutto il percorso a dimostrazione di quanto il trail sia sentito in quelle zone.
Marco Mangaretto è stato il 1° italiano al traguardo in 23h31′ con una prima parte di gara veloce che però ha un po’ pagato dall’80° km in avanti, accusando problemi di stomaco e concludendo in 20° posizione assoluta. Per lui un’altra esperienza nelle lunghe distanze dopo il 10° posto al TDG 2013.
Sonia Glarey e Mauro Saroglia sono giunti appaiati in 23h52’ conquistando la 21° posizione assoluta. Sonia conquista la 2a piazza assoluta in campo femminile (come al TDG 2012) e Saroglia la 2a posizione di categoria. Una prima parte di gara brillante per la Glarey mentre Mauro Saroglia, con grande esperienza nelle ultradistanze (6° posizione al TDG 2012 ma con il 5° tempo assoluto) manteneva un ritmo costante sin dall’inizio. Percorrevano insieme gli ultimi 50 km. facendo un grande recupero e guadagnando posizioni su posizioni specialmente nella parte finale dove eguagliavano nei diversi settori i tempi dei primi classificati.
Fulvio Bertodo, 44° assoluto in poco più che 27 ore è molto soddisfatto di aver finalmente portato a termine una gara di ultradistanza con questo risultato. Anch’egli molto veloce nel primo terzo di gara ha gestito con saggezza la restante parte della prova, acquisendo un’esperienza importante.
Trasferta quindi più che positiva che gli atleti terranno nel cuore.