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A Usseglio Castagneri e Bertino vincono la Via di Annibale, Facelli e Flores Leyre l’ Hannibal Skyrace


Si sono disputate ad Usseglio, nelle Valli di Lanzo (To),ben tre gare di skyrunning tra sabato 1 e domenica 2 settembre: La Via di Annibale Skymarathon 42km e la Hannibal’al Skyrace di 33km il sabato, mentre la domenica, la più breve Elefanti Skytrail di 11km.

La partenza de La Via di Annibale Skymarathon e della Hannibal’al Skyrace sono avvenute, in contemporanea, alle 6 del mattino. Gli atleti sono partiti, ancora avvolti dal buio della notte, lungo la traccia nel bosco rischiarata dalle torce accese dai druidi celtici dell’accampamento montato a lato del traguardo. Questa la partenza per una settantina di guerrieri che si sono cimentati nelle due distanze 42 e 33 km. La Via di Annibale Sky Marathon, è una gara dura, forse la più alta d’Europa con 5 km oltre i 3000 metri ed il suo punto più alto a 3300 m, nella specialità sui 42 km. A suo indiscusso attivo quest’anno si possono annoverare atleti provenienti dalla Scozia, dalla Spagna, dal Sudafrica, dalla Francia e dall’Inghilterra oltre ovviamente dal Centro e Sud Italia.

Appena dopo il rifugio Cibrario, un primo allarme. Qui la neve è di marmo ed i volontari hanno dovuto scalinare con picconi e pale per rendere possibile il passaggio degli atleti che già sono partiti e salgono ignari che ad attenderli ci sarà gelo, vento e neve. Il ristoro abbondante ed il the caldo preparato dal Cai di Leini scalda il cuore degli intrepidi che ripartono verso il colle Sulè avvolto nella tormenta. Il freddo si fa pungente ed i volontari ed i soccorritori dislocati sul tracciato sono intirizziti nelle loro postazioni. Anche il nevaio dopo il Colle è tutto da scalinare ed è anch’esso è una sola lastra di marmo bianco. Il cancello delle Gavie delle ore 10,00 è anche il bivio di divisione tra la 33 km e la 42 km. Per quelli che corrono la Via di Annibale Skymarathon, l’arrivo al colle Autaret è difficoltoso per vento e nevischio, tanto che i volontari che presidiano la punta della Costan 3300 m, avvertono con le radio, della Saitel, che le condizioni sono proibitive, e che lassù non si può salire. La gara, come nella passata edizione, trova al Colle Autaret 3071 m il suo giro di boa da dove inizia la lunga discesa che si concluderà, per ora, alle Marmoutteri. I corridori procedono velocemente verso la parte bassa del tracciato, riscaldandosi, sino alle Marmoutteri, dove, quelli che partecipano alla 33 km, svoltando a sinistra, seguendo la traccia che li porta direttamente a Malciaussia. Per gli atleti della marathon la piacevole discesa è finita e tocca affrontare in tratto vertical di 470 m che mena al Rifugio Tazzetti, gestito dal Cai di Chieri. Lassù potranno trovare ristoro con frutta essiccata della ditta Neronatura, ed altri alimenti naturali e bevande calde. Mentre i più sono quassù e si beano guardando quel paesaggio incantato, i primissimi vincitori sono già al traguardo. Ora, per tutti, inizia la nuova discesa sino al lago di Malciussia, nelle praterie del Falin, salita alle torbiere del lago Falin, ancora un vertical, chiamato “amichevolmente” il Verticalino della Madonna di Margone, infine Perinera ed Usseglio.

Per il secondo anno si aggiudica la gara sui 42km Castagneri Stefano portacolori dell’Atletica Monterosa e local della valle di Ala di Stura in 4h54’30”, seguito da Perino Ivo, di Usseglio, 2° in 5h09’41” e da Ghiano Gianluca di Pinerolo (To) 3° in 5h27’48”. Nella gara femminile vittoria di Bertino Chiara, local della valle di Usseglio e portacolori della Podistica Torino in 6h37’00” su Aghiana Elisabetta di Monte San Biagio (Latina) 2a in 7h22’39” e
Albanese Stefania di Torino 3a in 9h00’15”.

Nella gara sui 33 km vittoria di Facelli Lorenzo di Caselle dell’Atletica Monterosa in 4h20’40”, seguito sul podio da Olivetti Simone di Cantoira (To) 2° in 5h01’41” e da Ghiano Dario di Pinerolo (To) 3° in 4h36’00”. Vincitrice tra le donne la spagnola Flores Leyre di Pamplona in 5h49’33”, davanti a Cavenna Valentina di Chieri (To) 2a in 7h39’00”.
Ha chiuso la manifestazione la gara della domenica sugli 11km con la salita al Colle Lusera a 2200 metri, la discesa a Pian Benot e l’arrivo ad Usseglio. In questa gara vittoria maschile di Vinardi Giorgio di Coassolo in 1h10’41”, 2° Serra Umberto di Ciriè in 1h10’52” e 3° Seffusatti Stefano di Usseglio in 1h17’57”. Si aggiudica la gara femminile Ferrando Giulia di Corio (To) in 1h40’58”.

L’organizzazione è molto attenta a tutto quello che riguarda l’accoglienza degli atleti. Questo è riconosciuto ed apprezzato dagli stessi partecipanti che vivono una giornata tra amici. Un pacco gara ricco e mai banale è un gradito ricordo che si portano appresso e fanno ricordare quella giornata così diversa passata lassù dove il tempo pare essersi fermato. E loro ricordano le serate prima delle gare passate assaggiando polenta e barbera e discutendo su che cosa sia mai quel piatto tipico che lassù chiamano “Bagna Cauda”. All’arrivo, oltre all’accoglienza dei celti graioceli del gruppo di rievocazione storica “Ordine del Grifone” con il loro tifo, sono stati accolti con un buffet caldo e freddo distribuito dalla Proloco di Usseglio che ha riscaldato atleti e volontari tutti. Ogni atleta ha quasi stretto amicizia con i moltissimi volontari che hanno incontrato sul percorso o al parterre di partenza-arrivo tanta è stata la familiarità con cui sono stati accolti. A tutti un sentito ringraziamento per la riuscita della manifestazione ed anche per l’aiuto portato dal Soccorso Alpino all’elisoccorso intervenuto per una caduta senza gravi conseguenze, lussazione di una spalla, ad una atleta caduta sul sentiero del Rifugio Tazzetti.

Fonte organizzazione

Giancarlo Costa

Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006.