Valencia: Kandie corre il record del mondo di mezza maratona, Chebet e Jepchirchir vincono la maratona, Straneo in 2h37m, D’Onofrio in 2h15m
Sulle strade spagnole di Valencia si corre la più spettacolare mezza maratona di tutti i tempi, con quattro uomini sotto il precedente record del mondo di mezza maratona e sotto la soglia dei 58 minuti, fin qui mai violata. È il giorno del keniano Kibiwott Kandie, autore di un sensazionale 57’32” sulla distanza dei 21,097 km, tempo che migliora di ben 29 secondi il precedente primato stabilito lo scorso anno dal connazionale Geoffrey Kamworor a Copenaghen in 58’01”. Ma c’è gloria anche per l’ugandese campione del mondo della specialità Jacob Kiplimo, pur battuto in volata, capace di 57:37, così come per il debuttante keniano Rhonex Kipruto (57:49) e per l’altro keniano Alexander Mutiso (57:59).
Nella giornata in cui l’azzurra Valeria Straneo (Laguna Running) non riesce nell’intento di centrare lo standard olimpico per Tokyo chiudendo la maratona in 2h37’04” (37ma) e l’altro azzurro Daniele D’Onofrio (Fiamme Oro) debutta in 2h15’40” (59° posto), Valencia è velocissima anche nei 42,195 km: la corsa spagnola diventa la terza al mondo dopo Berlino e Londra grazie alle 2h03’00” del keniano Evans Chebet che sbarca nella top ten di ogni epoca al sesto posto superando in volata il connazionale Lawrence Cherono (2h03:04, settimo all-time) e lasciando all’etiope Birhanu Legese il terzo posto in 2h03:16. Anche tra le donne è un dominio keniano con la campionessa del mondo della mezza Peres Jepchirchir che impressiona con il quinto crono di sempre (2h17’16”) sulla connazionale Joyciline Jepkosgei (2h18’40”). Soltanto Kosgei, Radcliffe, Keitany e Chepngetich meglio della Jepchirchir nella storia.
Dichiarazioni di Valeria Straneo: “Obiettivo assolutamente non raggiunto – commenta dalla Spagna – non è stata giornata, ero già in difficoltà a livello muscolare dal quinto chilometro, le gambe non giravano come avrebbero dovuto, mi sentivo affaticata. Sono riuscita a rimanere in gruppo fino alla mezza, con ottimi passaggi, poi tra il 25esimo e il 30esimo ho perso contatto dal mio gruppo e ho pensato anche di ritirarmi perché ormai l’obiettivo era sfumato. Ma mi dispiaceva mollare dopo una preparazione così lunga e quindi, almeno, mi sono presa la soddisfazione di arrivare fino in fondo”. A mente fredda i ragionamenti saranno approfonditi, insieme al suo allenatore Stefano Baldini: “Non posso assolutamente dire che abbiamo sbagliato qualcosa nella preparazione – prosegue Straneo – evidentemente a 44 anni il mio fisico non riesce a smaltire i lavori come prima. Ora valuteremo, con molta tranquillità e la massima serenità, se è arrivato il momento di chiudere con l’atletica di alto livello, almeno per quanto riguarda la maratona”.
Dichiarazioni di Daniela D’Onofrio: “Prova superata! Sono contentissimo di come sia andata, è una prima volta che mi dà tanta fiducia in vista della prossima maratona che probabilmente farò ad aprile. Dal trentesimo chilometro in poi, quando la lepre ha terminato il proprio lavoro, il mio gruppetto si è sfilacciato e sono rimasto da solo. Poi sono riuscito a superare una crisi avuta intorno al 37° km: è il cuore che mi ha portato all’arrivo. In generale ho provato sensazioni ottime, ho corso con facilità, a volte uscivano anche chilometri sotto i tre minuti e mi dicevo di non esagerare. Adesso so che posso passare sotto l’ora e sei minuti alla mezza e ho capito dove posso migliorare”.
Fonte Fidal