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Valeria Straneo, la nuova campionessa italiana di mezza maratona


Domenica 26 febbraio alla Roma-Ostia, mezza maratona che era valevole come campionato itlliano sulla distanza, un’atleta che si sta facendo conoscere sempre di più al grande pubblico ha compiuto la sua ennesima straordinaria impresa. Lei è Valeria Straneo, 35 anni da Alessandria e pochi giorni fa si è laureata campionessa nazionale di mezza maratona. Non solo, ha anche fatto segnare il fantastico crono di 1h07’46, prestazione più veloce di sempre sulla distanza al femminile, ma non omologabile come record per via della caratteristiche del tracciato. Dopo un 2011 pieno di successi, anche questo 2012 si è aperto in maniera splendida per la podista del Runner Team 99.

Valeria, ci ha raccontato emozioni e riflessioni a tre giorni dalla gara.

Valeria, come hai preparato questa gara? La Roma Ostia si è inserita nella preparazione che sto facendo per la maratona di Rotterdam del 15 aprile. Ho fatto ottimi allenamenti sia in raduno federale a S Vincenzo (Li) che in Alessandria dove abito, sono in buona condizione quindi pensavo e speravo che avrei ritoccato il mio personale, ma non pensavo assolutamente a quello che poi è successo, cioè titolo italiano, miglior prestazione nazionale anche se non primato ufficiale e soprattutto non avrei mai immaginato di andare sotto l’ora e otto, pensavo che vincesse Anna Incerti.

Cos’hai pensato appena tagliato il traguardo?  Le mie sensazioni appena tagliato il traguardo sono state incredulità e gioia. Davvero non me l’aspettavo.
Questa tua fantastica “seconda carriera” è iniziata in un età in cui molti pensano a smettere. Come hai trovato gli stimoli per un nuovo inizio? Si, ho cominciato tardi a fare sul serio, ma questo non è dipeso da me. Soffro di una disfunzione congenita dei globuli rossi, la sferocitosi. I globuli rossi sono fragili e vengono distrutti dalla milza che di conseguenza s’ingrossa. La distruzione dei globuli provoca anemia, in alcuni casi anche molto severa. Ho risolto i miei problemi di anemia togliendo la milza che mi si era ingrossata a tal punto da costringermi ad operarmi. Da dopo l’operazione (maggio 2010) i miei valori si sono normalizzati, adesso corro con valori normali e quindi
riesco ad allenarmi come si deve, cioè a fare 2 allenamenti al giorno e a tenere buoni ritmi in gara, cosa che prima dell’operazione mi era impossibile. Questa nuova condizione mi ha dato una bella carica di energia positiva, in tutti i sensi.

Pensi di poter migliorare ulteriormente? Penso di avere ancora buoni margini  di miglioramento, nonostante l’età anagrafica. D’altronde non potendo
consumare il mio fisico con faticosi allenamenti prima dell’operazione, mi ritrovo ad avere ancora muscoli e articolazioni integre, magari più giovani di chi invece fa atletica da molto tempo.
Sono molto fiduciosa sul mio futuro da atleta. Penso di fare una buona maratona a Rotterdam il 15 aprile e se tutto va come deve andare, il risultato della Roma-Ostia mi ha reso consapevole di quello che potrei valere in maratona, secondo me intorno alle 2h24′.
E c’è sempre il sogno olimpico… Sarebbe bellissimo poter partecipare alle olimpiadi. Per ora io ho ancora il quarto tempo quindi sarei fuori dal terzetto olimpico, ma non demordo, penso che se facessi una buona prestazione a Rotterdam potrei avere più chance di partecipazione alle olimpiadi. Io provo il tutto per tutto, poi se non dovesse andare bene avrò la certezza di averci
provato fino in fondo e non avrò rimpianti.

Marco Ceste