Valetudo Sky Race: il viaggio continua
Come anticipazione della prossima corsa del circuito Mountain Running International Cup, la Ternua Arratzu Urdaibai, pubblichiamo il racconto di Carmela Vergura della prima tappa, quella di Almenno San Salvatore.
Di Carmela Vergura
Parto da Montalto Dora alle 4.00 del mattino, imposto il navigatore in direzione Santa Cristina, vicino Borgomanero; l’appuntamento è con Cecilia, la donna mamma che con Emanuela Brizio sono le rappresentanti del gentil sesso delle quali, in questi anni, ne sto ammirando le gesta e imprese sportive, dovute soprattutto alla loro caparbietà.
Oggi domenica 3 aprile, si svolge la 5° edizione della Valetudo Skyrunning in quel di Almenno San Salvatore, piccolo comune della provincia di Bergamo. La partenza della gara avviene alle 9.30, ho tutto il tempo di guidare con calma e chiacchierare con le due amiche. Guido con estrema serenità e il desiderio di parlare con le due amiche che non vedo da qualche mese. Sono sicura che oggi, al loro quasi debutto nelle gare stagionali, sapranno dimostrare la loro classe e la stoffa delle campionesse che sono. Le loro imprese resteranno nella storia dello sport italiano femminile delle sky race e dei trail .
Emanuela Brizio è l’unica italiana ad avere vinto per ben due anni di seguito il Campionato Mondiale FSA di skyrunning (2009 e 2010), Cecilia Mora è la donna trail che ha conquistato nel 2009 a Serre Chevalier il mondiale di Ultratrail sulla distanza di 68 km e 3500 metri dislivello positivo, titolo che cercherà di difendere il 10 luglio 2011 in Irlanda. Questi pensieri mi guidano verso la meta prefissata di Santa Cristina, penso alle due amiche e alla gara di oggi, la 5° Valetudo Skyrunning. A capo dell’organizzazione di questa gara del cielo vi è un uomo, il cui nome Giorgio Pesenti, riveste un ruolo determinante e fondamentale per la società. Organizzare una sky race, sia che la distanza è di 23 km, e ben oltre, richiede un lavoro incredibile. Segnare con meticolosità il percorso, prevedere dove e quanti ristori, chiedere i permessi per gli attraversamenti stradali, cercare i volontari e disporli lungo il percorso, cercare degli alberghi convenzionati, gli spogliatoi e gli spazi per gli atleti, i premi, gli sponsor, l’ambulanza, la consegna dei pettorali, il servizio di cronometraggio, lo speaker ….alla mente factotum Pesenti non sfugge nulla. Personalmente ho costatato la collaborazione di un intero paesino che si è mobilitato per questa competizione d’inizio stagione. Quasi 24 km per un test d’inizio stagione per alcuni, per altri testare la forma e per la sottoscritta il ritorno alle gare dopo una brutta influenza. La Valetudo Skyrace propone un menù tecnico prelibato, la prima lunga parte in progressiva salita sino ad arrivare al Monte Linzone (altezza 1392 metri), dove per l’occasione della bella giornata intere famiglie facevano escursionismo e da cui poter ammirare un panorama aperto sulla Pianura Padana.
Ha vinto la classe, per gli uomini a vestire per la prima volta nel 2011 la maglia di leader del circuito mondiale Mountain Running è il basco di origini rumene Ionut Alin Zinca, ma è nelle donne che il mio cuore si esalta: Manuela Brizio conquista ampiamente la prima posizione femminile, e quindi leader anche lei del circuito battendo una giovane spagnola Picas Albets Nuria, la Catalana la vincitrice del circuito Muntain Running 2010, e al terzo gradino del podio l’altra Valetudo: Cecilia Mora. Le mie amiche che poco prima in macchina avevano rivelato delle perplessità sugli esiti di un eventuale vittoria, hanno avuto la conferma che la classe ha vinto. Manu ha dimostrato con buon margine di voler essere protagonista nelle gare del cielo anche nell’anno 2011. Sa perfettamente che quella di oggi è solo una gara “aperitivo” del mondiale e vincerlo non sarà facile, ma è anche consapevole che nella vita ci sono altre cose, che un giorno dovrà “abdicare” ma quel giorno è ancora lontano e lei si dividerà tra le sue skyrace e i suoi pazienti del reparto di terapia intensiva dell’ospedale. Così, allo stesso modo Cecilia, in questa gara ha dimostrato di voler essere sia una madre di 4 figli maschi e un talento atletico come pochi. Cecilia è quella del “va dove ti porta il cuore”, dalle gare dei paesaggi mozzafiato, a quelle delle salite durissime dove lei trova beatitudine. Poi ritorna tra i suoi bambini della scuola materna e intanto fa sognare il suo cuore per altre imprese.
Domenica 3 aprile è stata la festa della Valetudo, la società di Giorgio Pesenti ha vinto sia tra i maschi che tra le donne, ha vinto soprattutto l’amicizia, lo sport, la voglia di stare insieme condividendo la fatica. Con una premiazione molto ricca e onorata dalle personalità del posto, ci siamo lasciati con un arrivederci per l’edizione 2012.
In macchina le due amiche hanno parlato di tutto, sui loro volti vi era più tranquillità, l’adrenalina pre-gara ha lasciato lo spazio ai commenti sul futuro agonistico di ognuna e non solo, si è parlato di tutto, dalla politica, all’amore, alle diete, ai problemi della vita quotidiana e soprattutto alla realizzazione dei sogni, quelli che si sono avverati e quelli che nel cuore di ognuna sono segretamente nascosti.
(C’è una gara nei miei sogni… Vorrei partire un giorno per una skyrace che da Alagna, passando per il Gnifetti, arrivi fino al Rifugio Margherita, in una galoppata verso i ghiacciai del Monte Rosa, crepacci permettendo… Chissà, magari qualcuno mi ascolta) Emanuela Brizio
(Di questo sport apprezzo molto la semplicità della gente che vi partecipa, mi piace l’aspetto familiare in cui ci si trova durante le gare e soprattutto la valorizzazione e il rispetto del territorio. Sono sempre stata sensibile, io figlia di contadini, al rispetto della terra, e ammiro chi si batte in qualsiasi occasione per non dimenticarci delle bellezze che ci circondano e che vanno sempre salvaguardate) Cecilia Mora
Ciao ragazze, ciao campionesse m’inchino alla vostra classe e arrivederci alla prossima.