Valgoglio Vertical: il tic tac Seriano incorona i camosci Veronica Cavallari e Nicola Golinelli
Di Giorgio Pesenti
Domenica 16 Ottobre nel grazioso villaggio di Valgoglio Bergamo in alta Valle Seriana, una delle perle turistiche delle Orobie, i cronometri dello staff organizzativo diretto dall’Ing. Mario Marzani e dal Presidente della comunità montana Valle Seriana, hanno scandito il passo agli arrampicatori del cielo. I 1005 metri di dislivello positivo per uno sviluppo di 4 km sono stati tirati come le corde di un violino, questa specialità veloce dello skyrunning è molto affascinante perche è una lotta sportiva impietosa tra i corridori del cielo, in uno spazio temporale molto ristretto. La gestione di una scalata in salita così breve è assai problematica , il dilemma o il tarlo che assilla i corridori è sempre lo stesso, se parto forte scoppio, se parto piano arrivo, si fresco, ma nella coda della classifica, poi pensandoci bene, è un gara “corta” per un modo di dire. Comunque usando come termine di paragone il ritmo di marcia degli escursionisti, un camminatore della domenica riesce a percorrere 1000 metri di dislivello in 3 ore, e poi bisogna anche ritornare alla base di partenza, per cui sia per la velocità in salita che per lo sforzo energetico e muscolare, i Km Verticali sono delle competizioni podistiche molto toste. In aggiunta alle considerazioni precedenti questo Vertical Seriano si disputa a cronometro, gli atleti dalla centrale di Aviasco a quota mt. 965 s.l.m. sono partiti distanziati di trenta secondi, per cui oltre a misurarsi con il resto del lotto dei partenti, i concorrenti hanno dovuto principalmente misurarsi con le proprie capacità di corsa, sia fisiche e sia mentali. In questo tipo di competizioni, con il crono a dettare legge, è l’adrenalina che fa’ la differenza, chi ne ha in grossa quantità non deve partire con un ritmo alla canna del gas, al massimo della potenza, anche perché chi và in debito d’ossigeno, arriva nei pressi dell’arrivo alla capanna Giulia Maria a quota di 1970 metri s.l.m. con i muscoli pieni di acido lattico e gli ultimi metri di gara possono diventare un calvario. In dialetto Bergamasco, dato che si corre a fianco della condotta forzata, ci potrebbe scappare l’affermazione: “ se tè ghe la fet mia, tachet al tubo de l’acqua”; se non ce la fai attaccati al tubo dell’acqua!
Basta considerazioni e passiamo alla cronaca, al nastro di partenza fissato alla centrale idroelettrica di Aviasco si sono presentati 141 skyrunner, la temperatura era di 4 gradi centigradi e per la fase di riscaldamento si usavano dei pezzi di strada riscaldati dai raggi solari, il cielo era di un azzurro elettrico da incanto. Alle ore 08,50 è suonata la sirena per la partenza del primo concorrente, il percorso già dai primi metri è risultato micidiale, una serie di gradini ha lanciato la gara verso la frazione Bortolotti, dopo un breve attraversamento di una stradicciola asfaltata, questo 2° vertical di Valgoglio è entrato nel vivo con un’impennata di gradini impressionante. A metà gara il ristoro, poi un tratto nel bosco a zig zag ha buttato la competizione in un’altro salitone di gradoni, quindi un breve pianoro ci ha permesso di arrivare ai piedi della capanna Giulia, infine una salitella taglia-gambe ci ha proiettato all’arrivo. Su, in cielo, dopo un attimo di recupero, gli occhi degli atleti hanno visto uno spettacolo mondiale, ieri le Orobie ci hanno regalato un sacco di emozioni, sportive e visive. Ho idea che queste immagini rimarranno stampate per molto tempo nella nostra memoria visiva. Dopo l’arrivo un gradito ristoro prealpino con una montagna di pane, salame nostrano e formaggio stagionato, ha permesso a tutti i runner, un immediato recupero delle forze.
Il più lesto di tutti ad arrivare alla capanna Giulia Maria, in località cinque Laghi, è stato il campione del mondo di combinata di skyrunning 2010 Golinelli Nicola, il portacolori del team Ger Rancio ha chiuso la sua fatica con il tempo record di 35’16”, 2° il formidabile campione delle prove sulla neve Santus Fabio del Scais 3038 in 36’59”, 3° la promessa della corsa in montagna del G.S. Orobie Baldaccini Alex 38’03”, 4° il forestale Manzi Emanuele 38’19”, 5° un rappresentante dell’Esercito made in Bergamo Pasini Fabio in 38’20”, 6° Lanfranchi Pietro del Scais 3038 in 38’23”, 7° Zanaboni Massimiliano in 38’49” Atl. Valli Bergamasche, 8° Pasini Renato in 40’03” del Scais 3038, 9° Licini Giovanni 40’22”G.S. Orobie, 10° Fornoni Enrico in 40’54” del Scais 3038. Per la Valetudo skyrunning Italia 24° Toniolo Mauro, 29° Berlinghieri Clemente, 64° Lorenzi Matteo, 79° Peracchi Daniele, nella categoria MM 55 10° Pesenti Giorgio. Nella categoria maschile over 50/55 1° Baldaccini G. Franco G.S. Orobie, nella 55/60 successo per Savoldelli Vincenzo, nella over 60 1° l’intramontabile uomo d’acciaio Pasini Alfredo con il tempone di 42’02”, eccezionale!
Nella competizione rosa ha prevalso su un lotto di atlete molto qualificate Cavallari Veronica in 46’36” team Marathon Alta Quota, 2^ Serena Angela 47’16” Freezone, 3^ Pontchafer Monica 48’29” Freezone, 4^ Cavalli Giovanna 48’45” Runners Bergamo, 5^ Valgoi Alessandra 48’46” Atl. Alta Valtellina. 6^ l’aquila Valetudo rosa Brizio Emanuela in 49’57”, per la “Manu” un buon allenamento tirato, visto che la cinque volte campionessa mondiale è attesa sull’Etna il 6 novembre per la conquista dello scettro di miglior atleta femmina nel circuito Internazionale Mountain Running International Cup 2011 e naturalmente anche per vincere l’Etna Valetudo skyrace 2011. Al settim posto Oldrati Cristina 50’51”, 8°^ Tiraboschi Carolina 51’04” Fly Up, 9^ Neri Susanna 52’05” Le Torri Firenze, 10^ l’aquila Valetudo rosa Labonia Isabella in 55’02”. Ottimo il 2° posto nella categoria master femminile F50 della Valetudo rosa Bonaiti Silvana 1 00’34”.
Aggiungo che oltre a organizzare questo Vertical, l’appassionato comandante Ing. Marzani Mario ha provato l’emozione di appuntarsi il pettorale n° 8 ed è arrivato in cima con il tempo di 1h08’23”, un’ottimo inizio!
Buona la realizzazione di questo Km Verticale, un grazie a tutto lo staff Seriano; per forza, sul fiume Serio si fanno le cose sul serio!