Walter Sartor 2º nell’Ascension pedestre de la Bonette (FRA)
La route plus haute d’Europe. O almeno così amano descriverla i francesi nella loro perenne tensione verso “la grandeur”.
Quello che è certo è che il Col de la Bonette è, per il ciclismo, un percorso leggendario, al limite della sacralità. Una strada che di questo sport ha fatto la storia. Il più alto di una serie infinita di colli che uniscono le valli di questo lembo di terra a cavallo tra l’Italia e la Francia. Ma nell’ultima domenica di luglio, da trent’anni, la route de la Bonette è terra di conquista dei podisti, che, metro dopo metro, salgono gli infiniti tornanti che da Saint Etienne portano alla cima: 1700 metri di dislivello distribuiti su 27 km di gara.
Come da tradizione, anche per questa 30esima edizione il via è alle 7 del mattino, al settimo rintocco della campana del vecchio campanile romanico. Dopo i primi chilometri, davanti si crea un quartetto con il portacolori Dragonero Sartor (Team Brooks-Outdoorweb.it), i francesi Cadière e Gayol, e Stephane Valenti, già quinto agli ultimi europei di duathlon. Il gruppo resta compatto fino a quando, intorno al decimo chilometro, è proprio Valenti ad imprimere il suo cambio di ritmo e staccare gli avversari. Cadière e Gayol provano a resistere, ma perdono terreno, mentre Sartor accusa una crisi e resta attardato rispetto ai due francesi.
Valenti vede aumentare il suo vantaggio tornante dopo tornante e si invola solitario all’arrivo, con il crono finale di 2h02’49”.
Dietro Sartor, intorno al 20 chilometro, riesce a riagguantare e staccare i rivali, chiudendo al secondo posto in 2h0718”, con circa 2′ di vantaggio su Cadière, che agguanta il podio in volata.