World Master Games: al Primo Nebiolo di Torino lo spettacolo sui 5000 metri
Quando si dice che lo sport non ha età. La dimostrazione perfetta è data dai World Master Games che si stanno svolgendo in questi giorni a Torino e in altre località del Piemonte. Una sorta di olimpiade per i master, i quali rappresentano una grandissima fetta di sportivi più o meno amatori che prendono parte alle centinaia di competizioni competitive e non di ogni disciplina, e che spesso danno del filo da torcere agli assoluti, ai più giovani e ai veri agonisti.
Come sempre, in un’olimpiade che si rispetti, a farla da padrona è l’atletica leggera che è di casa allo stadio Primo Nebiolo di Torino.
Molti i partecipanti alle prove di mezzofondo, rappresentate dalla distanza dei 5 mila metri. Con gli italiani che stanno facendo una bellissima figura.
Fra gli M35, Alessandro Giannone ha vinto con il tempo di 16’4247, davanti al venezuelano John Camejo Delgado con 16’3857 e il giapponese Kawamoto Koji con 16’3997.
In questo tipo di competizione, uno degli aspetti più interessanti per chi vi partecipa, è certamente il fatto di non conoscere le potenzialità dei propri avversari, i quali arrivano da ogni angolo del mondo e di loro non si sa nulla. Quindi, ogni sfida è aperta a ogni tipo di interpretazione e non ha pronostici.
Anche fra gli M40, vittoria azzura sui 5 mila, con Marco Oreste Brambilla che ha chiuso in 15’4820, davanti al russo Aleksandir Buravov con 15’49’65 e l’altro italiano Simone Marocco con 16’2610.
Giovanni Stella ha dominato fra i master 45, completando la sua prova con il crono di 16’5611, mettendosi alle spalle il mongolo Purejav Tserendorj con 17’1967 e l’altro azzurro Alberto Spina con 18’0431.
Fra gli M50 vittoria del kazako Sergey Plikarpov con 15’5478, fra gli M55 il russo Leon id Tikhonov con 17’25, fra gli M60 il kazako Byebay Tlemisson con 18’1439, fra gli M65 l’italiano Dario Rappo con 18’4813, fra gli M70 l’australiano Peter Sanderey con 21’2229, fra gli M75 il ceco Jiri Libra con 23’5671, fra gli M80 il russo Ivan Osipov con 24’3892 e fra gli M85 il russo Akhmet Siraziev con 27’1760.
Fotografie di Damiano Benedetto e Andrea Boccardo