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World Orienteering Championships 2012 Losanna (SVI)


Di Giorgio Pesenti

Si sono disputati a Losanna in Svizzera dal 14 al 21 luglio, i Campionati Mondiali di Corsa Orientamento. 46 i paesi in competizione, 131 donne e 198 maschi al via. Presenti in rappresentanza delle nazionali Italiana e Rumena le aquile Valetudo Miikhail Mamleev e Ionut Zinca.

Sintesi delle gare in collaborazione con Mikhail Mamleev e la FISO (Federazione Italiana Orientamento):

Finale sulla distanza media, Km 6.5, dislivello positivo di 240 metri per 20 punti di controllo. Dopo due giorni di qualificazioni sulla lunga e media distanza è stata affrontata la finale sulla Middle Distance, tutti gli atleti sono arrivati all’appuntamento un po’ affaticati compresi Mamleev e Zinca. Il percorso è stato ricavato in un verde bosco Prealpino ad una quota di 1200 metri sul livello del mare, il tracciato era un difficile tormentone tra sassi, rami e in alcuni tratti il sottobosco rendeva difficile il passaggio degli atleti, insomma una finale che ha messo a dura prova i muscoli e la psiche di tutti i runners. Mikhail Mamleev non ha commesso nessun errore tecnico ma la sua velocità di corsa non è stata delle migliori e alla fine ha conquistato il 30° posto assoluto, invece Ionut Zinca ha chiuso la sua fatica al 38° gradino.

Nella prova Middle Distance dei Campionati del Mondo di Svizzera, azzurri lontani dalla top 10 con Mikhail Mamleev 30° e Christine Kirchlechner 43^.

Potremmo invece chiamarlo successo a sorpresa quello ottenuto dal lettone Edgars Bertkus che ha rotto così il ghiaccio in una rassegna iridata. Il neo campione del mondo, pur non essendo tra i favoriti alla vigilia dell’evento, ha confermato la serie di ottimi piazzamenti ottenuti negli ultimi anni. Dietro di lui l’esperto Valentin Novikov e Fabian Hertner. Giù dal podio uno dei grandi favoriti Thierry Guerorgiou, che aveva ben impressionato nelle prove di qualificazione. Il lettone, dopo aver tagliato il traguardo fra lo stupore generale, ha atteso nervosamente l’arrivo degli avversari e solo Valentin Novikov lo ha impensierito seriamente giungendogli a soli 5.

Tra le donne, il titolo mondiale è andato alla bella Minna Kauppi che ha avuto la meglio sulla fortissima ed emergente Tove Alexandersson, già in evidenza ai JWOC. Terza Tatyana Riabkina. La notizia del giorno viene però dal 5° posto di Simone Niggli Luder preceduta anche da Ida Bobach. Per la svizzera un errore inusuale che le ha fatto perdere più di 2′.

Una delle gare più dure di sempre – il commento della vincitrice che oggi si è dimostrata fortissima – su un percorso molto tecnico e difficile dal punto di vista fisico.)

Finale sulla distanza lunga: Km 18.3, dislivello positivo di 450 metri, controlli n° 31. Molti chilometri in più da correre nella finale della lunga distanza rispetto alla finale sulla media distanza, ma i tracciatori di questa long hanno voluto privilegiare lo spettacolo della corsa prolungata, con cartina e bussola, in gran velocità. La zona boschiva di questa finale presentava sentieri e strade senza grosse difficoltà tecniche per cui gli atleti sono stati impegnati fisicamente fino allo spasimo. Mikhail Mamleev ha corso in modo impeccabile e per una manciata di secondi ( 20” per la precisione ) non è entrato nella classifica dei top 10. Per “Mischa” un numero di classifica da totocalcio, 13°. Anche per Zinca Ionut una buona posizione di classifica, 24°.

La vittoria e’ andata ad Olav Lundanes che ha battuto Matthias Merz e Edgars Bertuks. L’altro azzurro, Alessio Tenani, è giunto al traguardo con il 34° tempo.

Rivincita tra le donne per la svizzera Simone Niggli-Luder, che ha spodestato la vincitrice dell’altro ieri, Minna Kauppi. 3^ Annika Billstam.

Abbiamo raggiunto telefonicamente i 2 italiani che ci hanno gentilmente rilasciato alcune dichiarazioni post evento. Per me una bella gara – la spiegazione di Mamleev – senza grandi errori in una competizione in cui il bosco era piuttosto sporco. Ho preferito non rischiare e prendere i sentieri, in modo da andare in sicurezza. Questo piazzamento mi lascia pienamente soddisfatto. Dopo la gara Middle, visto il mio piazzamento (30° N.d.r) ho pensato che un posto nei top 20 long poteva essere una follia. Invece quest’oggi tutto è andato meglio. Non avevo quella potenza e leggerezza nell’azione che mi servivano per essere nei primissimi. Devo tenere in considerazione che ormai non sono più giovanissimo e la brillantezza delle qualifiche non è la stessa delle gare. Ora ci aspetta una giornata di riposo prima della staffetta.

In ripresa Alessio Tenani, arrivato a questo appuntamento con qualche problema fisico. Dopo la gara Sprint in cui non sono stato bene, oggi, con un impegno meno violento, sono riuscito ad esprimermi meglio. Sono stato tra i primi a scendere in gara, correndo quasi sempre da solo. Anche io ho preferito tenere tratte pulite, rimanendo sui sentieri .)

Finale a Staffetta: I tre atleti di ogni nazionale erano impegnati su un percorso di km 6,9 per un dislivello di 180 metri, i punti di controllo n° 20. Per l’Italia l’ultimo frazionista è stato Mikhail Mamleev, che ha corso un’ultima frazione da record, ha fatto fermare i cronometri sul tempo di 34’40”, questo crono, il migliore dei tre frazionisti azzurri, ha portato l’Italia in 11^ posizione assoluta.

(dal sito fiso.it: LOSANNA (SVI): La Staffetta di oggi ha chiuso il programma dei WOC 2012. Le 2 rappresentative azzurre si sono piazzate rispettivamente 11^, quella maschile, e 20^ quella femminile. Tra gli uomini il successo è andato alla Repubblica Ceca davanti a Norvegia e Svezia. Italia a 8’08. Tra le donne, le padrone di casa della Svizzera hanno distanziato Svezia e Norvegia. Italia a 29′:53. Da segnalare che per l’elvetica Simone Niggli Luder si è trattato del 3° oro in questa edizione dei WOC e del 20° in carriera.

Ma veniamo alla prova degli italiani. Il primo azzurro a scendere in gara è stato l’altoatesino Klaus Schgaguler. Per lui una partenza differente rispetto al grosso del gruppo come spiegato dallo stesso atleta: Ho visto tutti schizzare a destra mentre io ho avuto l’impressione di avere una scelta a 90° all’opposto. Dopo una prova in cui ha cambiato al 15° posto Schgaguler ha tratto questo bilancio. Sono dispiaciuto perchè potevo andare meglio. Ho tenuto bene durante la prima parte ma poi ho perso terreno. Il problema è che in questo tipo di prova se perdi il contatto dal gruppo rimani tagliato fuori. Peccato. Direi che sono andato benino mentre i miei compagni bene.

Seconda frazione per Alessio Tenani:Klaus mi ha dato il cambio in 15^ posizione. Sono rimasto in un gruppetto con una situazione piuttosto dinamica in cui i cambi di posizione erano frequenti. La mia gara è stata normale, nulla di eccezionale, ho dato il mio cambio a Mamleev sempre 15°. Poi lui ha guadagnato qualcosa. Per noi un risultato che giudico positivo vista la presenza di tante squadre come Finlandia, Estonia, Austria che hanno valori simili ai nostri.

Ultimo in gara, come consueto, Mikhail Mamleev: Un buon risultato su un tracciato in cui 20 squadre erano al nostro livello. Credo di aver fatto un buon tempo. Siamo partiti in 5-6 tutti assieme ed io ho fatto 2° del gruppo.

La parola alle azzurre

Carlotta Scalet: Ho avuto subito alcuni problemi. Al 1° punto non sono stata in grado di capire bene l’area, ho dovuto rilocalizzarmi perdendo circa 3 minuti. Sono andata in difficoltà raggiungendo quasi il 2° punto di controllo. A quel punto sono dovuta tornare indietro. Lì ho perso il gruppo di testa. Poi sono andata in recupero superando Ucraina e Australia. In quella fase di rimonta ho ritrovato il giusto stimolo.

Seconda frazione per Maria Novella Sbaraglia: Una gara alla ricerca della regolarità anche se in cui alcuni punti, forzando, ho commesso l’errore. E’ stato inoltre molto complicato gestire i forking.

A chiudere Christine Kirchlechner: Tutte e tre abbiamo disputato una gara con delle incertezze. Nessun grosso errore ma alcune piccole insicurezze che non ci hanno permesso di arrivare più in alto. Nel finale della mia frazione ho recuperato 2 posizioni. Per non rischiare però ho preferito adottare scelte sicure a discapito del tempo.

Questo il primo commento di Jaroslav Kacmarcik: I ragazzi hanno fatto il loro dovere. Sarebbe bastato poco per entrare nelle top 10.)

Finale Sprint : I chilometri da percorrere sono stati 4,2 per un dislivello di 80 metri, punti di controllo numero 20. Ionut Zinca ha espresso le sue ottime qualità da velocista, il suo piazzamento mondiale, 14°. Nella finale sprint Mikhail Mamleev non ha partecipato alla gara.

Giorgio Pesenti

ono nato a Brembilla, nel bergamasco, e ora vivo a Almenno San Salvatore. Dal 2004 sono presidente della Valetudo skyrunning e collaboro con il network OutdoorPassion dal 2011.