Xavier Chevrier e Silvia Rampazzo vincono l’EuroMarathon Ecotrail della penisola di Muggia
Ci sono volute undici edizioni per vedere un italiano sul gradino più alto del podio. La vittoria di Xavier Chevrier, il ventisettenne valdostano già campione italiano ed europeo di corsa in montagna, ha impreziosito l’EuroMarathon 2017, la manifestazione organizzata dall’Evinrude che si è corsa ieri da Ancarano fino al traguardo posto all’interno del Centro commerciale Montedoro Freetime.
Oltre 400 atleti, suddivisi fra le due competitive e la marcia a passo libero, hanno rinnovato il legame con una corsa in montagna che regala degli splendidi scorci sul Golfo di Trieste, in una giornata soleggiata e dalle temperature ideali per la pratica di questo sport. Jonathan Wyatt, il campione neozelandese vincitore nel 2016, ha abdicato dopo soli 5 chilometri di fatiche, lasciando la testa della corsa all’alfiere dell’Atletica Valli Bergamasche, Chevrier, e al ventiquattrenne burundese Celestin Nihombere, portacolori dell’Atletica Malignani di Udine. I due, dopo aver lasciato sul posto l’olimpionico ad Atlanta 1996 e sei volte campione del mondo di corsa in montagna, hanno proseguito fianco a fianco fino al ventesimo chilometro. A quel punto Chevrier ha inserito le ridotte e, lungo un tratto sterrato in salita, ha guadagnato un centinaio abbondante di metri rispetto alla gazzella africana, andando a tagliare il traguardo in 1h52’49”, davanti allo stesso Nihombere (1h53’05”) e a Wyatt (Atletica Trento), terzo in 2h08’23”. Chevrier e Nihombere hanno portato a casa una prestazione di assoluto valore, anche in considerazione del fatto che, solo poche ore prima, avevano preso parte rispettivamente alla 10 chilometri del Giro podistico di Trento e a una 5 chilometri a Rovigo.
Il quarto posto assoluto ha invece assegnato la vittoria in campo femminile, La veneta di Noale, Silvia Rampazzo (Tornado Trail Running), attuale detentrice del titolo mondiale di corsa in montagna lunghe distanze, non ha trovato avversarie in grado di impensierirla. La trentasettenne ingegnere ambientale, che si è dedicata a questo sport proprio per compensare le numerose ore passate davanti al computer, ha corso per quasi 18 chilometri in compagnia del forte atleta della Sportiamo Alessandro Maraspin, prima di allungare sulla salita di Vignano e di raggiungere l’arrivo a braccia alzate in 2h11’45”. Al triestino Maraspin, che alterna la pista e l’asfalto alle uscite in montagna, è andato in 2h16’26” il quinto posto. La campionessa Antonella Confortola (Marathon Club Imperia), in recupero dopo un infortunio al tendine d’Achille, ha strappato in 2h24’46” la seconda piazza del podio, davanti alla triestina del Gs Natisone Francesca Lettig, terza in 2h35’13”.
La classifica a coppie, novità di questa edizione, ha premiato Marco Palmolungo (Trieste Atletica) e Davide Devescovi (Gs San Giacomo), primi in 2h32’11”. Fra le donne l’hanno spuntata Rossella Trento ed Elen Mansour (3h33’24”), con i colori delle Generali, mentre nella graduatoria riservata alle coppie miste la vittoria è andata, in 2h44’42”, a Michela Miniussi (Gs Valrosandra) e Andrea Itri (Fincantieri Monfalcone).
Il percorso di 25 chilometri, con oltre 1.100 metri di dislivello, ha messo tutti d’accordo. Lo stesso Chevrier è rimasto impressionato dalla bellezza di questo territorio, che gli ha riportato alla mente «un bellissimo trail corso in Liguria, a Portofino». Soddisfatto anche il deus ex machina della manifestazione, Graziano Ferlora, che però si è tolto un sassolino nella scarpa, evidenziando «l’assurdità delle restrizioni volute dalla Fidal che hanno limitato la partecipazione degli atleti sloveni», da sempre affezionati a questa manifestazione.
Anche nella 10 chilometri, infine, non sono mancate le emozioni, grazie alle cavalcate in solitaria dello sloveno Simon Strnad, primo in 54’04” davanti ad Andrea Mauri (Pool Sport/54’53”) e a Filippo Pagavino (Atletica Dolce Nord Est/57’08”), e della portacolori del Cus Trieste Elisabetta Giacomelli (1h12’04”), che ha preceduto al traguardo Vesna Parovel (Sportiamo/1h14’57”) e Marzia Peroni (Tremendi Run/1h21’56”).
Fonte u.s. organizzazione