Yeman Crippa bronzo ai Campionati Europei di Cross
Un’altra medaglia internazionale per Yeman Crippa: l’azzurro conquista il bronzo ai Campionati Europei di Cross sui prati di Lisbona. Al termine dei 10,225 km di saliscendi sul percorso muscolare del Parque da Bela Vista il 23enne trentino delle Fiamme Oro – con il tempo di 30:21 – è sul podio alle spalle dello svedese Robel Fsiha (29:59) e del turco Aras Kaya (30:10), insieme ai quali aveva viaggiato in gruppo fino ai tre chilometri dall’arrivo. A poco più di due mesi dal primato italiano dei 10.000 metri e l’ottavo posto ai Mondiali di Doha, Crippa sale per la prima volta sul podio individuale degli EuroCross nella categoria assoluta, dopo aver trionfato due volte da junior (2014-2015) e aver vinto due bronzi nel 2016 e 2017 da under 23. Nel primo giro, a dettare l’andatura è lo svizzero Wanders insieme al duo di turchi Aras e Ali Kaya, con l’azzurro in pieno controllo. Che non sia la giornata del campione in carica Filip Ingebrigtsen lo si intuisce subito, nascosto e lontano dai leader. Crippa galoppa con apparente facilità sulle ripide discese e le impegnative salite del percorso, e da metà gara l’affare medaglie si restringe a pochi pretendenti: risale lo svedese di origine eritrea Fsiha, che quest’anno si era fatto notare per essere stato il migliore degli europei ai Mondiali di cross di Aarhus, e inizia la lotta a tre con Crippa e il turco Aras Kaya, alla ricerca di un nuovo successo dopo il 2016. Nel momento della verità, Crippa fatica ma tiene duro e chi ne ha di più è proprio il 23enne Fsiha, che saluta Kaya e si lancia verso il traguardo in solitaria.
CRIPPA: “NEL POSTO GIUSTO, AL MOMENTO GIUSTO” – “Non mi accontento mai, ma per come si era messa la gara va benissimo il bronzo – racconta Crippa – i primi due correvano più ‘facili’ di me, e verso la fine stavano rientrando da dietro Wanders e il britannico Butchart. Devo dire la verità, oggi ho sofferto come un animale, soprattutto negli ultimi due giri, e ho tenuto duro perché la maglia della Nazionale va rappresentata come si deve. Ho dato tutto, ho aspettato la discesa finale per consumare le ultime energie e prendermi questa medaglia. Finalmente la stagione 2019 è finita, ora si comincia a pensare a Tokyo: è stato un anno vincente perché con il mio allenatore Massimo Pegoretti siamo stati in grado di pianificare gli obiettivi, e sappiamo sempre farci trovare pronti all’appuntamento. Penso sia una cosa normale, che dovrebbe fare qualsiasi atleta: non sono un Crippa straordinario ma un Crippa che arriva nel posto giusto, al momento giusto. Nel 2020 mi auguro di continuare a migliorare, io ci credo, e spero facciano altrettanto tutti coloro che mi stanno intorno”.
Crippa diventa il terzo azzurro capace di conquistare una medaglia individuale senior dopo Lalli (oro) e Meucci (bronzo) entrambi a Budapest nel 2012. È la degna conclusione di un’annata da fuoriclasse per il mezzofondista – appena rientrato dal raduno di quattro settimane in Kenya – già capace del bronzo europeo dei 10.000 a Berlino 2018: vittoria in Coppa Europa di specialità a Londra, primo posto agli Europei a squadre di Bydgoszcz nei 5000 e record italiano sfiorato a più riprese, ottava piazza iridata nella notte del record nazionale, e adesso il podio del cross.
ITALIA DECIMA – Decima la squadra azzurra, con gli altri che non riescono a rimanere nelle prime posizioni: quasi appaiati Nekagenet Crippa (42° in 32:00) e Michele Fontana (43° con 32:03), poco più dietro finiscono 46° Giuseppe Gerratana (32:17) e 49° Said El Otmani (32:26).
QUINTE LE AZZURRE – Due atlete italiane, nella gara senior femminile di 8,225 chilometri, sfiorano l’ingresso in top ten. Undicesima la piemontese Valeria Roffino (28:34), capitana azzurra che coglie il suo miglior piazzamento in carriera, alla decima partecipazione in questa rassegna. Poi c’è subito la 23enne siciliana Federica Sugamiele (28:36), dodicesima all’esordio in Nazionale assoluta. Con il 33° posto della vicentina Rebecca Lonedo (29:36), un’altra atleta classe ’96, chiude quinta la formazione dell’Italia a 56 punti, mentre finisce 41esima Martina Merlo (30:17) e si ferma la matricola Silvia Oggioni. Quarto titolo consecutivo e assolo vincente per la turca Yasemin Can (26:52) davanti alla norvegese Karoline Bjerkeli Grovdal (27:07), d’argento dopo quattro bronzi di fila. Nella lotta per il terzo posto, riesce a spuntarla la svedese Samrawit Mengsteab (27:43) sull’irlandese Fionnuala McCormack (27:45). Podio a squadre con Gran Bretagna (26), Irlanda (41) e Portogallo (43).
STAFFETTA – Decimo il quartetto dell’Italia nella staffetta mista 4×1,5 chilometri in 18:54 al termine di una gara condotta quasi sempre intorno a questa posizione, fin dall’avvio con Elisa Bortoli che lancia Mohamed Zerrad, poi Joyce Mattagliano risale di un posto prima di chiudere con Soufiane El Kabbouri. La Gran Bretagna (Sarah McDonald, James McMurray, Alexandra Bell, Jonny Davies) va al comando nella seconda frazione e si prende il titolo (17:55) superando Bielorussia (18:01) e Francia (18:05).
Nadia Battocletti vince l’oro under20
Fantastica conferma d’oro per Nadia Battocletti: è ancora campionessa europea under 20 del cross. Dopo Tilburg c’è Lisbona: la 19enne trentina delle Fiamme Azzurre, figlia d’arte, si ripete nella rassegna continentale e trascina le azzurrine al secondo posto a squadre. Per Battocletti vittoria con il tempo di 13:58 nei 4,225 km del percorso portoghese, davanti alla slovena Klara Lukan (14:01) che l’aveva sconfitta nei 5000 metri agli Europei U20 di Boras, e alla portoghese padrona di casa Mariana Machado (14:10). Il team azzurro con lo stesso punteggio della Gran Bretagna è secondo grazie al 13esimo posto di Angela Mattevi (14:42) e al 15esimo di Ludovica Cavalli (14:51), poi 32esima Anna Arnaudo (15:12), 42esima Giada Licandro (15:20) e 49esima Laura Pellicoro (15:30), mentre il bronzo va alla Francia. Sul podio anche l’Italia under 23 maschile, argento a squadre con la quinta posizione individuale di Yohanes Chiappinelli, la settima di Jacopo De Marchi e la 17esima di Sebastiano Parolini, seguiti da Riccardo Mugnosso (30°), Pasquale Selvarolo (31°) e Sergiy Polikarpenko (61°). Brillante gara tra le under 23 al femminile di Federica Zanne, quinta al traguardo.
Fonte fidal