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Yeman Crippa quarto e Nadia Battocletti sesta al Cross del Campaccio


Doppietta dell’Etiopia nel 63° Cross del Campaccio, ma anche buone prove degli azzurri. La stagione 2020 si apre a San Giorgio su Legnano (Milano) con sfide appassionanti, vinte da Mogos Tuemay al maschile e Fotyen Tesfay tra le donne. In chiave italiana, il bronzo europeo Yeman Crippa resta sempre in lotta per il podio che gli sfugge in volata ed è quarto al traguardo, mentre la campionessa continentale under 20 Nadia Battocletti chiude sesta, dopo una gara condotta per buona parte nel gruppo di testa. Entrambi confermano lo stesso piazzamento dell’anno scorso in questa grande classica della campestre, quarta tappa del circuito World Athletics di specialità.

UOMINI – In una bella giornata di sole, con il termometro intorno agli 8 gradi, il 22enne etiope Mogos Tuemay prende il largo alla fine del penultimo dei cinque giri e si impone in 29:01 sui 10 chilometri davanti al connazionale Lamecha Girma (29:11), vicecampione mondiale dei 3000 siepi. Poi il keniano Robert Keter (29:13), nel duello per la terza posizione, riesce ad avere la meglio soltanto nei metri conclusivi sull’azzurro Yeman Crippa (29:18), mai così vicino al podio del Campaccio. Per la seconda edizione di fila, il 23enne trentino delle Fiamme Oro è al quarto posto. E un mese dopo il bronzo agli Europei di Lisbona, si lascia alle spalle i due atleti che lo avevano preceduto in quell’occasione a cominciare dal turco Aras Kaya (29:22), argento continentale, oggi quinto. Applausi anche per Marouan Razine (Esercito): il campione italiano dei 5000 metri, sesto in 29:36, si toglie la soddisfazione di superare lo svedese oro europeo Robel Fsiha (29:37). Nella top ten anche Yohanes Chiappinelli (Carabinieri, 29:50) e Sergiy Polikarpenko (Carabinieri, 30:06), che con la squadra azzurra hanno conquistato l’argento under 23 a Lisbona, oltre a Michele Fontana (Aeronautica), decimo in 30:14, seguito da Mattia Padovani (Atl. Lecco Colombo Costruzioni, 30:17) e da due azzurri della montagna: il vicecampione mondiale Cesare Maestri (30:29) e il bronzo europeo Xavier Chevrier (30:37), compagni di club nell’Atletica Valli Bergamasche Leffe, con in mezzo il britannico Andy Vernon (30:30). “Ho dato tutto – racconta Yeman Crippa – e più di così non potevo fare. All’inizio del quinto e ultimo giro ero appaiato per il terzo posto con Keter, che però ha allungato. Ma sto bene, sono appena dietro ai migliori del mondo e oggi ho battuto i primi due degli Europei. Sono in crescita, ora andrò ad allenarmi al caldo in Portogallo per poi tornare il 25 gennaio e correre la Cinque Mulini. La stagione è tutta in preparazione delle Olimpiadi di Tokyo, 5000 e 10.000 metri, vedremo cosa e come fare”.

DONNE – Al femminile successo della 21enne Fotyen Tesfay, che si porta al comando nell’ultimo giro e piazza la volata decisiva in 19:27 sui 6 km per sorprendere la keniana Margaret Chelimo Kipkemboi, argento mondiale dei 5000 metri e leader nella recente BOclassic di San Silvestro a Bolzano, seconda con lo stesso crono (19:27). Una vittoria dell’Etiopia, nella gara del Campaccio dedicata alle donne, mancava dal 2014. Sul podio ancora il Kenya con Gloriah Kite, terza in 19:29 nei confronti dell’etiope Alemitu Tariku (19:37) e della keniana Eva Cherono (19:45). Stavolta la migliore delle azzurre è Nadia Battocletti, protagonista al suo debutto nella categoria promesse. La bicampionessa europea under 20 rimane tra le battistrada per oltre metà gara, sino al termine del secondo giro, e arriva in 19:58 al sesto posto, come l’anno scorso. Ma in questa edizione la 19enne trentina delle Fiamme Azzurre finisce nettamente davanti a tutte le altre italiane: Valeria Roffino (Fiamme Azzurre, 20:32), Federica Zanne (Esercito, 20:42) e Martina Merlo (Aeronautica, 20:43), poi la maratoneta Sara Dossena (101 Running, decima in 20:45) e la campionessa mondiale U20 di corsa in montagna Angela Mattevi (Atl. Valle di Cembra), undicesima con 20:46 in rimonta su Laura Dalla Montà (Assindustria Sport Padova, 20:54) e Silvia Oggioni (Pro Sesto Atletica, 20:55). “Il ritmo dei primi due giri era forte – le parole di Nadia Battocletti mentre firma autografi ai tanti ragazzini – ma sono riuscita a tenerlo. Con mio padre Giuliano avevamo deciso di rischiare un po’, di osare, di avere coraggio. Mi sento in forma ed è giusto provarci. Nell’ultimo giro cambiato ritmo per due volte, inutile provare a seguirle, mi sarei bruciata. Sono contenta così, il Campaccio è una gara fantastica e poi è in continuità con ciò che ha fatto mio papà qui per tanti anni”.

Fonte fidal

Giancarlo Costa

Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006.