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Yeman Crippa record italiano di maratona a Siviglia in 2 ore 6 minuti 6 secondi


Yeman Crippa migliora di oltre un minuto il record italiano di maratona correndo in 2h06’06” nella seconda maratona in carriera a Siviglia, Eyob Faniel 2h07:09 secondo di sempre, Daniele Meucci scende a 2h07:49
Yeman Crippa proietta la maratona azzurra in una nuova era. L’azzurro firma il record italiano a Siviglia con il tempo di 2h06’06”, togliendo un minuto e dieci secondi al precedente primato di 2h07:16 realizzato lo scorso anno a Barcellona da Iliass Aouani.

Nella seconda maratona della carriera, il trentino delle Fiamme Oro chiude al quarto posto con una gara di rimonta e con una seconda metà più veloce della prima (passaggio alla mezza in 1h03:15), superando nei chilometri finali l’altro azzurro Eyob Faniel (Fiamme Oro) che a sua volta scende sotto il precedente record con 2h07:09, seconda prestazione italiana di sempre e settimo posto al traguardo. Nella giornata che riscrive le liste alltime dei 42,195 km, sigla il personale anche Daniele Meucci (Esercito) con 2h07:49, sesto italiano di ogni epoca, undicesimo a Siviglia. Successo per l’etiope Deresa Geleta (2h03:27), secondo il francese Morhad Amdouni (2h03:47) a undici secondi dal record europeo, terzo l’israeliano Gashau Ayale (2h04:53).

Eccellente, Yeman Crippa. Attento, misurato, scatenato nel finale. Coraggioso Eyob Faniel, autore di un passaggio velocissimo alla mezza (1h01:50) pagato nell’ultimo tratto: torna comunque a migliorarsi dopo quattro anni, nella stessa maratona di Siviglia, dove nel 2020 corse l’allora record italiano di 2h07:19. Esemplare Daniele Meucci, sotto le due ore e otto minuti a 38 anni, per un progresso non lontano dai due minuti (2h09:25 sempre a Siviglia nel 2020). È una domenica di emozioni forti per la maratona azzurra.

La copertina spetta al neo-primatista Crippa: “Ultimi 9 km a 2:50, dal 37 al 42 in 14:31. Qualificarmi per i Giochi era l’obiettivo di oggi, ora finalmente posso prepararmi per l’appuntamento dell’anno e posso dire che il processo per diventare un maratoneta sta cominciando. La nostra idea era di correre sotto le 2h07, senza rischiare troppo e correndo in progressione: più avanti cercherò il tempo che merito, so che posso correre molto più veloce”.

LA GARA – Primi trenta chilometri nel secondo gruppo, insieme a una quindicina di atleti. Terminato il lavoro della lepre comincia la gara vera: “Dal 30 al 35esimo c’è stato un rallentamento perché nessuno prendeva l’iniziativa per tirare. Ma quando il coach Massimo Pegoretti mi ha detto di cominciare a spingere, le gambe rispondevano bene e ho finito veramente forte”, racconta il 27enne azzurro che negli ultimi sette km recupera sei posizioni. Il negative split è sempre significativo in maratona: 1h02:51 nella seconda metà. Rispetto all’esordio di Milano 2023 (2h08:57) il passo in avanti è sostanziale e supera i due minuti e mezzo. Un risultato che è frutto del lavoro di squadra: “Il mio coach, la mia famiglia, il mio team con il preparatore Riccardo Carbonaro, il nutrizionista Alfonso Presutto, Guglielmo Formichella che cura il lavoro sulla respirazione, il fisio Lorenzo Pilati, il manager Gianni Demadonna, il dottor Fabio Diana, la mental coach Maria Chiara Crippa (non è mia parente!). E poi un grazie alla Federazione che mi sostiene sempre e alle Fiamme Oro”. Lo attende una settimana di relax, poi inizierà a preparare anche Roma 2024: “Il doppio impegno agli Europei mi piacerebbe, prima la mezza e poi i 10.000 se il fisico reagirà bene”.

In un inverno da record per l’atletica italiana, quello di Yeman Crippa è il primato numero 17 in poco più di tre settimane. A livello personale, il campione d’Europa dei 10.000 aggiunge un’altra perla alla collezione di primati: ora detiene contemporaneamente quelli dei 3000, 5000, 10.000, 5 km, mezza e maratona (oltre ai 5000 indoor).

Fonte Fidal

Giancarlo Costa

Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006.