Zegama-Aizkorri: seconda Emanuela Brizio, nella gara maschile vittoria di Kilian Jornet Burgada
Innumerevoli spettacoli e numeri esaltanti per le 10 candeline della maratona in montagna sull’Aizkorri, tra le vette che sono la punta di diamante di questo verde parco nel nord est dei Paesi Baschi. La graziosa Zegama, è incastonata in posizione centrale al massiccio e si trova esattamente ai suoi piedi, questi incantevoli luoghi offrono al visitatore una natura verdissima e come per magia…., presa la macchina, in pochi minuti su una comoda e scorrevole superstrada, si raggiungono le ampie spiaggie di San Sebastian. Chi frequenta queste località, per turismo o per running, è normale che ritorni a casa con un cuore innamorato di questa verde e azzurra regione: la Gipuzkoa.
Decima edizione della Zegama-Aizkorri, gara resa durissima per il forte calore del sole. Infatti il fresco nelle zone d’ombra di Zegama, ha tratto in inganno molti corridori del cielo perchè, una volta in quota, nelle zone esposte al sole e in assenza di vento, è stato come entrare in un forno a microonde e chi era sprovvisto della borraccia ha rimediato una bella asciugatura della gola. In compenso un bagno di folla ha salutato il passaggio dei corridori, rendendo piacevoli questi 42 km e 195 metri corsi domenica 29 maggio.
Tre i GPM: Aratz, Aikorri e Andraitz, addirittura sul mitico attacco dell’Aizkorri, il pratone di Santo Spiritu, gli atleti hanno corso tra due straripanti ali di tifosi, qui i corridori del cielo, che erano in difficoltà per la severa ascesa, erano letteralmente sospinti da un tifo mega caloroso. Purtroppo nonostante il gran tifo, con i coloriti incitamenti “animo-animo, venga-venga e buona suerte, 50 atleti, stremati dalla fatica, hanno dovuto togliere il pettorale lungo il percorso.
La decima maratona rosa di Zegama è stata molto combattuta fin dai primi passi, dopo il giro di lancio intorno al centro storico del villaggio, la vincitrice la Basca Oihana Kortazar ha decisamente preso il largo sin dalle prime rampette che portavano i runner sul primo GPM. Dietro a inseguire, le due francesi, la tre volte vincitrice di Zegama Corinne Favre in compagnia della connazionale Gobert Maud, l’azzurra della Valetudo Brizio Emanuela vincitrice delle edizioni 2009 e 2010 e dalla Russa Vokueva Zhanna. Sul primo traguardo della montagna, la basca Oihana Kortazar, accellera vistosamente e si presenta sulla prima vetta con 4 minuti di vantaggio sulla nostra campionessa mondiale di skyrunning 2009 e 2010; a 5 minuti si presenta in terza posizione la tre volte vincitrice di Zegama la Corinne Favre, Coco dopo il brutto incidente in montagna di due anni fà in Nepal è come rinata per le corse di skyrunning.
La Basca Kortazar insiste nella sua forte azione e svetta sul 2° GPM, l’Aizkorri incrementando ancora il suo vantaggio sulle due campionesse Brizio e Favre, sul terzo GPM Andraitz la fuggitiva Oihana raggiunge il massimo vantaggio sulla nostra Manu, il cronometro Basco sanciva un ritardo di 10 minuti mentre la Favre iniziava a risentire della immane fatica e accusava un ritardo ancora maggiore. Scollinato il terzo GPM la nostra super Manu sente che è ora di provare a recuperare il gap e mette le ali alle sue Quantum della Sportiva e ogni chilometro di discesa recupera circa un minuto, a tre chilometri dall’arrivo inizia a vedere la sua avversaria, Kortazar sente l’arrivo di Emanuela e dal fondo del barile riesce a trovare ancora qualche sostanza zuccherina che le permette di tagliare il nastro d’arrivo con il suo bimbo di otto mesi nelle sue braccia, staccando il crono finale 4h42’50. Seconda, dopo il suo fantastico volo sulla terza discesa Emanuela Brizio in 4h43’29, terza Corinne Favre che però incorre in una penalizzazione di tre minuti per la mancanza della giacca anti vento per alcuni chilometri del percorso, per cui sul podio sale la sua connazionale Maud in 5h06’54 e quindi 4^ Corinne Favre in 5h08’51, 5^ Zubizareta Izaskun 5h12’32”. In totale sono state 34 le atlete al traguardo.
Nella competizione maschile Kilian Jornet Burgada ha dato fondo a tutte le sue capacità atletiche ed energetiche per avere la meglio sulle difficoltà del percorso, la calura e la qualificata concorrenza degli avversari, molto forti ed agguerriti. Questa seconda prova delle World Series 2011 è stata molto tirata dal primo all’ultimo metro. Dopo pochi metri di salita, nel gruppo dei migliori c’è stata subito una selezione molto netta, ad avvantaggiarsi su tutti è stato un drappello di 4 uomini con appunto il campione di scialpinismo e skyrunning, il catalano Kilian Jornet Burgada, il Francese Michel Rabat, lo Spagnolo Aitor Osa e l’inglese Tom Owens. Dietro a questi primi quattro interpreti, si incollavano alla scia dei battistrada il Valetudo Mikhail Mamleev, il Lecchese Nicola Golinelli, e nelle prime 15 posizioni si piazzavano il Valtellinese Tacchini Giovanni e il Trentino Gil Pintarelli. Sul 1° gpm i 4 fuggitivi, Kilian, Rabat, Aitor e Owens staccavano il best time sull’Aratz con il tempo di h. 1 37’02”, alle loro spalle un pimpante Mamleev guidava l’inseguimento al quartetto di fuggitivi con alle spalle, sempre in bella evidenza, Golinelli, Tacchini e Pintarelli, insomma una grande Italia qui a Zegama. Sull’Aizkorri, con un tempo di 2h17’15” transitano cinque runner, sono Kilian, Aitor, Owens, Rabat e dalle prime retrovie si accoda al quartetto il Catalano Miguel Heras. Da questo esatto punto della marathon l’aquila Valetudo Mamleev, per fastidiosi crampi alle gambe perde le posizioni di vertice delle corsa. All’attacco della terza salita si involano in due Kilian e Owens. Il Britannico Tom non è uno sconosciuto, ma è il campione mondiale di skyrunning per team 2010, titolo vinto alle Orobie skyraid, inoltre Owens è un campionissimo nelle gare di ultra trail, nel suo palmeres figurano le vittorie nella Trans Gran Canaria piu’ altre competizioni in Scozia, Regno Unito e Francia.
Sull’ultimo GPM l’incitamento dell’oceanica folla dell’ Andraitz fà esaltare Kilian, che piazza un forcing da grande campione; questa formidabile azione di corsa fà guadagnare al vincitore di giornata 33 secondi sull’immediato inseguitore l’Inglese Owens, in terza posizione transita il compagno di società del fuggitivo, Heras. Il discesone finale di 12 chilometri non cambia le carte di questa carrera di montagna e con un festoso e lungo applauso viene incoronato ancora una volta re di Zegama Kilian Jornet Burgada con il tempo di 3h57’39”, purtroppo questa improvvisa calura non ha permesso a Kilian di migliorare il record di questa maratona nel cielo dei Paesi Baschi. Secondo in 3h58’14” Tom Owens, la medaglia di argento di Zegama è stata accolta con lo stesso calore ed entusiasmo che è stato conferito al vincitore assoluto, 3°, da Salamanca, Miguel Heras in 4h02’52”, 4° Aitor Osa 4h04’53”, 5° e primo degli Italiani Golinelli Nicola 4h06’22”, 10° Tacchini Giovanni, 17° Gil Pintarelli, 27° l’aquila Valetudo Mikhail Mamleev. In tutto si sono classificati 415 skyrunner.
(Giorgio Pesenti-Valetudo)