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Al Monviso Vertical Race di Crissolo vittoria e record di Martin Dematteis, tra le donne la Kuzminska fa il botto


Di Carlo Degiovanni

Campioni regionali Max Di Gioia e Romina Cavallera nelle categorie Assolute, Jacopo Musso e Collino Federica nelle Promesse, Paolo Bert nei Master A maschili e Barra Silvio nei Master B Maschili.

La mezza stagione che pareva non avere mai fine si è arresa sabato 1 Giugno, appena in tempo per dare l’ultimo ritocco, con le temperature in aumento, alla neve della parte alta del tracciato di gara che a Crissolo ha assegnato i prestigiosi titoli di Campioni Regionali Fidal di chilometro verticale: specialità riservata agli amanti della salita estrema.

Da Crissolo al Monte Granè sono 1000 i metri di dislivello e 4050 i metri lineari. La partenza fa ben sperare: addirittura 200 metri di asfalto per scaldare i motori. Dura poco la “premessa” perché “au début” per dirla alla francese, dopo appena 600 metri il “muro di Culubrira” morde i polpacci per duecento metri con pendenza al 38%. Ed è solo l’avvio: altri 4 “muri” simili attendono gli atleti prima che nella parte alta, il tracciato di gara consenta di respirare un po’. Da questa descrizione si capisce il senso del Monviso Vertical Race giunto quest’anno alla 7° edizione.

Certo: c’è lo spettacolo della parete est del Monviso che domenica non ha voluto mancare all’appuntamento. Ci vorrebbe una sosta per ammirare l’imponente triangolo ma il cronometro va e la sosta viene rinviata alla conclusione della prova.

Per chi, come il cronista, ha osservato l’evolversi della gara dalle ultime posizioni lo scenario è stato indimenticabile. Il percorso nei liberi spazi della salita registrava ancora, dopo metà percorso, la fila ininterrotta delle schiene curve dei 152 iscritti complessivamente alla prova.

Gara vera per le posizioni di testa, con la presenza al via dei migliori specialisti. La caccia al record di Massimo Galliano (37.51) alimenta la competizione. Sono della partita Martin Dematteis (Esercito), Paolo Bert (Pod. Valle Infernotto), Max Di Gioia (Atl. Palzola), Fabio Cavallo (Pod. Valle Grana), i fratelli Bonetto (Atl. Val Pellice) e lo stesso detentore del record.

La gara di testa la fa l’allievo di Giulio Peyracchia che ferma il tempo in 37.37, nuovo record del tracciato crissolino. Quattordici secondi sotto la prestazione di Galliano (strepitosa) nel 2008.

A Di Gioia la seconda piazza ed a Paolo Bert il terzo posto sul podio. Paga il precedente recordman il tentativo di contenere i migliori e finisce in 10 posizione.

Favorita d’obbligo nella contesa femminile (23 iscritte) Romina Cavallera (Roata Chiusani) ma a calpestare per prima la linea rossa del traguardo al Monte Granè e una assoluta novità per le gare di questo tipo: Catarzina Kuzminska (Atl. Balangero) in 47.27” ha ragione della forte rivale allenata da Mauro Riba, oggi presente sulle pendenze del Vertical. Trentadue secondi dividono le due atlete ed alle loro spalle un graditissimo ritorno a Crissolo ed alle prime posizioni: Rrika Alma (Stilcar Cumiana) terza in 50.41”.

Un accenno anche a Chanya Sae-Yang (Nova Atletica Ciriè): la volontà l’ha condotta fin lassù.

I regolamenti, impietosi, l’hanno collocata Fuori Tempo Massimo ma in vetta, dopo un’ora e 40 minuti l’hanno ancora attesa, per un meritato applauso, gli addetti al traguardo e la parete est del Monviso.

Giancarlo Costa

Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006.