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Da Valpelline a Roisan (AO): il Trail della Becca di Viou a Dennis Brunod e Gloriana Pellissier, il Vertical a Maguet ex-equo Aymonod e Bertone


Sabato 19 luglio 2014 verrà ricordato in Valle d’Aosta come la data d’esordio della corsa della Becca di Viou. Trail e Vertical sono i nomi ufficiali, skyrace visto la tipologia del percorso forse esprime meglio il tipo di gara, corsa sui sentieri della montagna, la Becca di Viou, posta tra i comuni di Roisan e Valpelline è quelle che mi piace ricordare. Quello che le scarpe dei 314 corridori (231 nel Trail e 83 nel Vertical) hanno per ore calpestato seguendo le tracciatura e le indicazioni dei 110 volontari distribuiti sul percorso da parte del Comitato Organizzatore presieduto da Maurizio Lanivi e da tutta la comunità di Valpelline, sede di partenza, e di Roisan, sede dell’arrivo. Un territorio affascinante, in parte sconosciuto, una natura ancora selvaggia che si consegna nel suo splendore non solo il venerdi sera al tramonto, ma anche nella mattinata di sabato, scongiurando il pericolo della pioggia, ma anzi regalando panorami mozzafiato con tante vette che ancora innevate circondano la Becca di Viou. Una gara che, a parere di chi scrive, sembra destinata a raccogliere l’eredità della Skyrace Aosta-Becca di Nona, per filosofia, organizzazione e percorso (e per la presenza del mitico Stefano Mottini a dirigere le operazioni in vetta alla Becca di Viou a quota 2856 metri).

Come detto due le gare in programma: il Trail della Becca di Viou (31 km con +/-2800 metri di dislivello) e il Vertical Becca di Viou (9 km con D+ 1950 metri). Nella prima si confrontavano gli amanti della corsa sul ripido sia in salita che in discesa, gara che tra l’altro era valida come quinta prova del Circuito Tour Trail Valle d’Aosta. Il Vertical, che comunque propone quasi 2000 metri di dislivello, era gara per scalatori puri.

La partenza invece sembrava quella di un cross di pochi chilometri, i prati di Valpelline sono stati presi d’assalto dai corridori con il gruppo che si sgranava prima di prendere la prima ripida poderale che iniziava a far salire di quota. Una partenza comune alle due gare, con la famiglia Beltrami a fare il ritmo, intesa come Gabriele a condurre su tutti gli uomini e Chaterine Bertone su tutte le donne, un ritmo che ha causato qualche fuori giri ai meno avezzi a questo tipo di partenza. Comunque dopo i fuochi artificiali iniziali ognuno ha preso il proprio passo e sono iniziate le lotte e le marcature per le posizioni.

Iniziando dal Trail, che comunque, visto il percorso e il terreno, proponeva 4 salite e 4 discese, era Dennis Brunod della Polisportiva Mont Avic, il favorito della vigilia e leader del circuito Tour Trail, a prendere la testa della corsa e a non mollarla più fino al traguardo, pur soffrendo di qualche acciacco per i ripetuti impegni agonistici anche ravvicinati in questo tipo di gare. Il suo 4h01’20” all’arrivo, sarà il tempo di riferimento per le prossime edizioni, che anche se stabilito in una giornata calda e afosa, sarà duro da migliorare. Alle sue spalle Ioan Maxim in 4h13’04”, ormai abituee delle gare in Valle d’Aosta, talento sportivo della Romania ma forgiato in quella fucina di campioni della corsa in montagna che è la Podistica Valle Varaita (quella dei gemelli Dematteis tanto per capirci). Completa il podio Marco Bethaz in 4h18’02”, seguito da Nadir Vuillermoz 4° in 4h23’50”, Diego Vuillermoz 5° in 4h26’28”, Fabrizio Cuaz 6° in 4h26’56”, Giorgio Pichi 7° in 4h48’34”, Nevio Ronco 8° in 4h50’43”, Claudio Restano 9° in 4h51’35” e Cesare Clap in 4h56’23”.

Dennis Brunod con questa vittoria consolida il primato nel Tour Trail in attesa della gara finale di ottobre che lo vedrà all’opera anche come oganizzatore nella sua Champdepraz con in Mont Avic Trail.

Da segnalare che a questa gara ha partecipato anche il Presidente della Regione Valle d’Aosta Augusto Rollandin, che corre tutti i trail dimostrando un spirito sportivo, anzi uno spirito trail, non comune nei nostri politici.

Nella gara femminile grande prova di Gloriana Pellissier del Centro Sportivo Esercito, che taglia il traguardo vincendo in 4h20’10”, piazzandosi tra l’altro quarta assoluta, seguita da Sonia Glarey, ottima seconda in 4h44’01”, settima assoluta e soprattutto leader al femminile del Tour trail valle d’Aosta. A Cristina Borgesio il terzo gradino del podio in 5h29’11”, seguita da Gabriella Boi quarta in 5h43’23” e una tenace Carmela Vergura quinta in 5h51’02”.

Passando al Vertical, con partenza da Valpelline e arrivo ai 2856 metri della Becca di Viou, 9 km di sviluppo con 1950 metri di dislivello positivo, c’è da dire che è stata una gara tosta per scalatori veri. Pur mancando l’atteso protagonista di giornata, Xavier Chevrier che ha dato forfait a causa di una tracheite, atteso anche per un test in vista dei Campionati Mondiali di corsa in montagna lunghe distanze in Colorado dove difenderà la maglia azzurra della Nazionale, s’è imposta la “nouvelle vogue” dei corridori valdostani. Vincitori pari merito in 1h27’42” sono stati Nadir Maguet e Henry Aymonod del Team La Sportiva. Per Maguet, classe 1993, scialpinista della nazionale, l’ultimo di una serie di successi, un’ottima prova considerando che 24 ore prima aveva corso il Vertical di Canazei, arrivando davanti a un certo Kilian Jornet Burgada. Ma la vera sorpresa è stato Henry Aymonod, classe 1997, di estrazione scialpinistica, che forse dopo questa prova dovrebbe ripensare il suo futuro agonistico, che potrebbe riservare sbocchi importanti, per questo giovane “camoscio” valdostano, nello skyrunning e nella corsa in montagna. Sabato a Colere si correrà il Campionato Italiano di Km Verticale, e lui, che è ancora Junior, potrebbe essere la rivelazione di giornata. Sul terzo gradino del podio sale l’esperto Luca Mauri in 1h30’53”, local di Roisan, che gareggia poco ma lascia sempre il segno quando lo fa’, seguito da un’altra giovane promessa della corsa in montagna valdostana, Mathieu Courthoud 4° in 1h32’39” e da Paolo Vierin 5° in 1h33’51”.

Nella gara femminile ennesima prova di forza di Catherine Bertone dell’Atletica Calvesi vincitrice in 1h40’59”, che selezionata per la Nazionale Italiana corsa in montagna lunghe distanze, sta mettendo a punto il suo motore di maratoneta (2h34′ quinto tempo italiano del 2013) per le gare di sola salita in montagna, che potrebbero aprirle nuovi orizzonti agonistici, lasciando la strada e correndo sui sentieri. Sul podio la seguono un’ottima Christiane Nex seconda in 1h44’09” e Mara Joly che rientrava alle gare terza in 1h52’03”.

Poi arrivi fino al tardo pomeriggio, volti stanchi ma contenti del percorso fatto, accolti dallo speaker, Silvano Gadin, “the Voice”, che dopo sci di fondo e scialpinismo, sta raccontando con passione anche le corse sui sentieri di montagna. L’epopea degli sport di resistenza ha sempre avuto bisogno di narratori all’altezza delle epiche imprese dei campioni e dei gregari per volare con le gambe e la fantasia sulle cime delle montagne.

Guarda la classifica completa.

Giancarlo Costa

Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006.