Massimo Farcoz ed Elisa Brocard battezzano la prima Point de Chaligne Skyrace
Una giornata finalmente estiva ha accompagnato 159 corridori alla prima edizione della Pointe de Chaligne Skyrace, corsa in montagna di sola salita che dai 1200 metri della partenza presso l’Hotel dei Salassi di Ville sur Sarre in Valle d’Aosta ai 2605 metri della Pointe de Chaligne, per un dislivello in salita di 1500 metri, con una piccola discesa di 60 metri di dislivello, per uno sviluppo complessivo di circa 6 km. Questa estate 2014 è stata una stagione del ritorno delle gare di sola salita, che negli ultimi 2/3 anni sembravano quasi messe in ombra dalla prepotente ascesa delle gare di trail running, anche se la storia della corsa in montagna insegna che da sempre le gare hanno due format, salita/discesa o sola salita. Quindi l’idea dell’organizzatore Giovanni Ienaro, di organizzare per la prima volta una gara di corsa in montagna sulla Punta Chaligne, è stata premiata dai tanti concorrenti che vi hanno partecipato e dall’appoggio dei volontari, della Pro Loco di Sarre, del Gruppo Alpini. “Sono contento per il successo di questa prima edizione – ha dichiarato Giovanni Ienaro – Abbiamo esaurito i pettorali disponibili e la logistica, pur complessa, ha funzionato alla perfezione, dal trasporto zaini in vetta con l’elicottero, alle navette per gli atleti. Grandi atleti per le prime posizioni e soddisfazione generale per il percorso e il panorama. Per l’anno prossimo speriamo di trovare un accordo per un circuito di gare di sola salita (ndr. con Becca di Viou e K2000 Morgex) e di migliorare ancora la nostra.”
Insomma questa corsa sulle montagne dei Salassi, la popolazione che contrastò l’avanzata dell’Impero Romano, ha regalato un panorama stupendo, con i ghiacciai della Grivola, del Rutor, del Gran Combin ad attirare gli sguardi dei corridori dopo l’arrivo in vetta. La gara ha avuto una fase di lancio sulla strada che porta all’Hotel dei Salassi, poche centinaia di metri prima di prendere il sentiero, necessari per sgranare il gruppo e non creare un imbottigliamento nei primi metri di gara. Da qui ha preso la testa della corsa Massimo Farcoz del Pont Saint Martin, vincitore nel mese di luglio del titolo italiano promesse di Vertical Kilometer. Il giovane talento della corsa in montagna valdostana, che corre già con l’esperienza di un veterano, ha optato per l’uso dei bastoncini, visto la durezza del percorso nella seconda parte. Scelta vincente, sia per la posizione, è stato il primo assoluto, che per il crono finale, 58’58”, l’unico a correre sotto l’ora. “Sono contento per questa vittoria – ha dichiarato Massimo Farcoz – che viene dopo un periodo di scarsa forma a causa di qualche problemino fisico, dopo la gara di Colere a luglio che mi regalato il titolo italiano promesse. Spero di fare un bel finale di stagione nelle classiche di fine stagione della corsa in montagna.” Alle sue spalle sale sul secondo gradino del podio Luca Mauri, ex biker di grande talento, che quest’anno s’è riaffacciato all’agonismo nella corsa in montagna, che chiude in vetta alla Chaligne in 1h02’47”, seguito da Erik Benedetto 3° in 1h05’33”. Completano la top ten Stefano Stradelli 4° in 1h05’46”, Nicolò Maule 5° in 1h06’20”, Robero Maguet 6° in 1h06’40”, Matteo Savin 7° in 1h07’55”, Fabrizio Cuaz 8° in 1h08’10”, Davide Gerard 9° in 1h08’38” e Giancarlo Costa 10° in 1h09’06”.
Nella gara femminile vittoria per Elisa Brocard del Centro Sportivo Esercito di Courmayeur in 1h14’03”. Dopo l’Olimpiade di Sochi che l’ha vista protagonista nella 30 km di sci di fondo, questo era un test in vista degli allenamenti a secco che affronterà prossimamente con la Nazionale di fondo per preparare la stagione invernale di Coppa del Mondo. E chissà che non possa essere un primo passo per il ritorno all’agonismo nella corsa in montagna, che quattro anni fa la vide grande protagonista nelle gare verticali. Alle sue spalle l’ottima Christiane Nex di questa stagione, che chiude sul podio seconda in 1h15’39”. Terzo gradino del podio per Jenny Ferrod in 1h23’52”, che d’inverno è la protagonista dello snowboard-alpinismo nazionale, un podio che ha la caratteristica di mettere insieme una fondista (Brocard), una scialpinista (Nex) e una snowboarder (Ferrod). Alle sue spalle Chiara Pino è quarta in 1h26’02” e Barbara Debor Epis quinta in 1h26’44”.
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