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Marco Moletto e Debora Cardone: i principi al cospetto del Re di Pietra. 148 atleti a faticare a Crissolo (CN) sul Monviso Vertical Race


Il Re di Pietra, inteso come il Monviso, era triste questa mattina quando 160 atleti / e dai garretti forti, o presunti tali, hanno raggiunto Crissolo per la disputa della 9a edizione del Monviso Vertical Race assunta, quest’anno, agli onori del Campionato Regionale e Provinciale di specialità intesa come Km verticale. Pendenze considerate proibitive quando nacque l’idea: 4.175 metri di lunghezza e 1000 canonici metri di dislivello.

Proprio alla vigilia di questo importante appuntamento sportivo, la passione per la montagna aveva dato il suo tributo e la vittima di un incidente sulla parete sud attendeva il recupero avvenuto ad opera del Soccorso Alpino ( a proposito: GRAZIE a questi angeli delle montagne).

Tornando alla manifestazione sportiva 148 i pettorali consegnati per il via suddivisi in 29 donne e 113 uomini a colorare prima i boschi di faggio e poi, più su, le piste di sci con la neve, oramai fortunatamente, trasformata in erba.

Agonismo allo stato puro anche se la moda Federale persiste nel volere creare campioni a tutte le età: “di roba non ce n’è mai troppa” dice un vecchio adagio ma è ancora bello pensare che se si compete si accetta il verdetto “a prescindere” ed il vincitore, e la vincitrice, è uno solo! Segue il podio come da millenarie tradizioni sportive.

Ed il vincitore nella gara maschile è stato il “Lui” facilmente individuabile dai pronostici stante i suoi brillanti precedenti in materia: Marco Moletto da Limone Piemonte, accasato alla società sportiva Val Vermeragna, la valle che ha allevato, sportivamente si intende, campioni del calibro dell’altro Marco inteso come Olmo. Lo scorso anno fese registrare lo strepitoso record concludendo in 36.56 migliorando il precedente 37.37 di sua maestà Martin Dematteis. Quest’anno tempo di tutto rispetto ma più alto. Il cronometro si è fermato a 37 minuti e 47 secondi.

L’impresa l’ha fatta anche Paolo Bert giunto in vetta secondo: 39. 51 rappresenta il suo secondo miglior tempo di sempre (39.15 nella edizione di esordio) ma soprattutto ottenuta dopo avere letteralmente dominato, solo 48 ore prima il Trail di Paesana “Vis a Viso” (34 km x 2400 di dislivello)! Fabio Bonetto (Atletica Val Pellice) il terzo protagonista di giornata. Un solo secondo sopra i 40 minuti per un atleta che sta dimostrando un grande stato di forma in questo avvio di stagione.

Resiste negli anni il record femminile di Cristina Clerico (Dragonero, 45.29 nel lontano 2007). Si avvicina, però, la vincitrice Debora Cardone (Valli di Lanzo) che sale forte conquistando la 20° piazza assoluta. Poi, un nome relativamente nuovo in questa massacrante disciplina: Barbara Cravello. Biellese tesserata per Trail Running ha dimostrato grande potenza sui muri caratteristici di questa arrampicata pedestre. Katarzina Kuzminska non riesce a ripetere l’exploit dello scorso anno che la portò alla vittoria: per lei un 48.40 ed un terzo gradino sul podio per la Atletica Canavesana.

Grande buffet finale ad accogliere il ritorno a valle dei “camosci” ed ovvia grande soddisfazione del Comitato organizzatore locale supportato dalla Podistica Valle Infernotto.

Tante (troppe) premiazioni a fine mattinata. Premiati i Campioni provinciali (Cuneo), Regionali (Piemonte), la combinata sci-corsa ed infine la gara: un’altra fatica che comunque ha permesso il ritorno a casa quando il campanile della chiesetta di Crissolo suonava le ore 13.

In allegato le classifiche per i particolari.

Giancarlo Costa

Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006.