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Trofeo Kima: vittoria e record per lo scozzese Wild, terzo Minoggio, l’americana Gerardi prima donna


Il Trofeo Kima ha un nuovo re. Con una prova magistrale che gli è valsa la seconda vittoria in altrettante partecipazioni, lo scozzese Finlay Wild ha stampato il migliore crono di sempre nella più dura e tecnica delle ultra skymarathon. Nelle edizioni a venire, il nuovo tempo da battere sarà 6h05’54”. Al traguardo di Filorera standing ovation per l’americana Hillary Gerardi che, con una prova da manuale, ha siglato il suo terzo successo consecutivo. La 21ª edizione della super classica biennale, valevole come prima tappa italiana delle Merrel Skyrunner World Series, è andata in archivio con il botto. Ancora una volta i sette passi alpini, sopra i 2500m di quota, costellati da grossi massi granitici, hanno esaltato pubblico e atleti.
 
L’associazione Kima, nata in ricordo del soccorritore e guida alpina Pierangelo Marchetti, ha festeggiato il trentennale della fondazione con un’edizione memorabile, coronata da una gran festa finale. I numeri e l’internazionalità dell’evento sono impressionanti. Nonostante la tecnicità del tracciato e le rigide norme di selezione, ai nastri di partenza si sono presentati 403 atleti da 33 differenti paesi. Tra loro il gotha mondiale. Considerando anche Kima Extreme Skyrace, Kima Trail e Mini Kima, il numero totale dei concorrenti ha toccato quota 800, con una percentuale di partecipazione femminile del 24,5%.
 
UNA 22ª EDIZIONE BATTAGLIATA DALL’INIZIO ALLA FINE
Nonostante il forfait pre-gara di Nadir Maguet e William Boffelli, alle prese con acciacchi fisici, la starting list del Kima 2024 era di altissimo livello. Da subito si è capito che il best time di Kilian Jornet era a rischio. Sul primo dei sette passi di giornata sono transitati insieme lo scozzese Finlay Wild, l’americano Jack Kuenzle e lo spagnolo Manuel Merillas. Quest’ultimo si è ritirato sulle placche del Torrone in seguito a una caduta. A inserirsi nella lotta per il podio ha pesato il piemontese Cristian Minoggio, seguito dai lecchesi Daniel Antonioli, Mattia Gianola e dal veneto Mattia Tanara. I primi tre hanno continuato a spingere sino alla fine. Ciò ha permesso a Wild di vincere per la seconda volta consecutiva il Trofeo Kima e di soffiare il best time della Grande Corsa sul Sentiero Roma al boss dello skyrunning mondiale, Kilian Jornet. Per lui uno stratosferico finish time di 6h05’04”, che gli ha permesso di mettere in fila Jack Kuenzle (6h08’15”) e Cristian Minoggio (6h11’36”). Seguono nell’ordine Daniel Antonioli e Mattia Gianola.
 
Gara vera anche al femminile grazie alla super sfida tra l’americana Hillary Gerardi, la transalpina Elise Poncet e la messicana Karina Carsolio. A metà gara la francesina ha tentato la fuga, ma ancora una volta a tagliare per prima il traguardo di Filorera è stata Hillary Gerardi, che ha così festeggiato il suo terzo sigillo su questo percorso con un crono di 7h32’58”, di poco superiore al suo 7h30’38” del 2022, che rimane il record femminile di questa gara. Sul podio, insieme alla fortissima atleta americana, sono salite Elise Poncet (7h35’20”) e Karina Carsolio (7h40’02”). Bene anche la norvegese Henriette Albon.
 
LORENZO ROTA MARTIR & GIULIA MARCHESONI SULLA SKY
Guai a chiamarla gara di contorno: la Kima Extreme Skyrace è estrema di nome e di fatto, con uno sviluppo di 27,5 km, 1890 m di dislivello positivo, con salita verso il rifugio Gianetti, passaggio al mitico Passo Barbacan (2570 mslm, GPM della gara) e discesa verso il rifugio Omio. Un piccolo assaggio di Trofeo Kima, con la possibilità di mettersi in gioco nella parte finale della più mitica delle Ultra Skymarathon. Su tutti ha prevalso il talentuoso Lorenzo Rota Martir in 3h01’27” (il tempo da battere resta quello del 2022 di Luca Del Pero, 2h58’42”). Sul podio con lui sono saliti l’americano Daniel Curtis (3h05’38”) e il britannico Harry Bolton (3h10’52”). Al femminile, la trentina Giulia Marchesoni ha polverizzato il precedente primato di Giulia Compagnoni (3h40’40”), stoppando il cronometro sul tempo di 3h30’38”. Sul podio anche Alice Testini (3h32’25”) e Lisa Boschetti (3h32’32”).
 
FIRME D’AUTORE PER IL KIMA TRAIL
Luca Merli e Arianna Dentis danno spettacolo sulla distanza di 14 km, che ha portato 122 atleti nella suggestiva location della Val di Mello. Il trentino ha vinto in 53’43” davanti ad Alex Rigo (56’14”) e Francesco Ceschi (57’13”). La piemontese, invece, si è imposta con un crono di 1h02’48” davanti a Sladjana Zagorac (1h03’27”) ed Elisa Sortini (1h03’43”). Diversi anche i bambini della non competitiva Mini Kima da 6 km. Qui i più veloci sono stati Daniele Tombolato e Anna Rigonelli.
 
ARRIVEDERCI AL 2026
Essendo un evento biennale, il Trofeo Kima tornerà tra due anni con le sue gare satellite e con il medesimo obiettivo di emozionare e regalare forti emozioni ai più forti corridori del cielo.

Fonte press office sportdimontagna

Giancarlo Costa

Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006.